stefano franzoni
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martedì 30 aprile 2019
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considerazioni sul povero thor
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Ci siamo: pochi minuti a Endgame. Hype pazzesco. Di fianco la mia fidanzata pregusta (ahimè) i muscoli del buon Thor (unica ragione per accompagnarmi). Fila dietro: un bambino sfoggia una t-shirt rossa con il martello del Dio del Tuono. Da lettore Marvel in realtà non avevo mai avuto particolare affetto per Thor. Eppure, a partire da quel gigione esordio del 2011, il citato era divenuto, negli anni, il personaggio MCU che mi GASAVA di più, nonché quello a cui 5 registi diversi avevano finito per donare lo sviluppo più entusiasmante. Ragioniamo: Tony cambia casa, cambia armature, macchine, problemi esistenziali e cattivone di turno ma fondamentalmente rimane lo stesso genio anticonformista dalla battuta pronta con Pepper al suo fianco.
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Ci siamo: pochi minuti a Endgame. Hype pazzesco. Di fianco la mia fidanzata pregusta (ahimè) i muscoli del buon Thor (unica ragione per accompagnarmi). Fila dietro: un bambino sfoggia una t-shirt rossa con il martello del Dio del Tuono. Da lettore Marvel in realtà non avevo mai avuto particolare affetto per Thor. Eppure, a partire da quel gigione esordio del 2011, il citato era divenuto, negli anni, il personaggio MCU che mi GASAVA di più, nonché quello a cui 5 registi diversi avevano finito per donare lo sviluppo più entusiasmante. Ragioniamo: Tony cambia casa, cambia armature, macchine, problemi esistenziali e cattivone di turno ma fondamentalmente rimane lo stesso genio anticonformista dalla battuta pronta con Pepper al suo fianco. Cap è Cap, talmente retto nell'agire quanto nel pensare che, diciamolo, non è che sia particolarmente esplorato dal punto di vista psicologico in nessun film. Arriviamo a Thor: quanta strada dalla prima aulica avventura bon ton fino al dissacrante Ragnarok! Dopo QUATTRO film, mamma Marvel e Taika Waititi riscrivono il personaggio. Via il linguaggio aulico, via il mitologico capello elfico, via il mitico Mjolnir, distrutto dalla sorella malefica. Thor cade. Ahi ahi. Non ha più un Regno (sottrattogli) non può più appellarsi al divino influsso del divino padre, e nemmeno alla runica arma. Dunque, spogliato dell'epica, si domanda: <<ma io ora chi sono senza più il mito che mi circonda?>> E tuttavia riesce a trovare qualcosa dentro di se, una scintilla, gli attributi, ed avanza ad uno stato nuovo di consapevolezza (e poteri). Comprende che in effetti non è un Dio dei martelli, ma il Dio del Tuono e, OSSIGNORE, come tuona! Comunque questo inizialmente borioso “figlio di” perde: 1 madre, 2 padre, 3 fidanzata 4 martello 5 amici di una vita 6 sorellona inculenta 7 pianeta di cui doveva essere Re 8 pure un occhio Purtroppo con lui la vita (e la sceneggiatura) continuano, ciononostante, ad essere inclementi. Evidentemente a casa Marvel avevano capito che la nuova versione tragica da mitologia greca (più che norrena) funzionava meglio della vecchia aulica e fumettosa. Perciò nel magnifico Infinity War alla lista si aggiugono 9 l'amicone Heimdall 10 Il fratello Loki 11 il resto degli asgardiani, roba che se perdeva pure le chiavi del motorino faceva tombola. Quindi i Russo Borthers bilanciano il karma e gli affidano un bella missione in solitario (con Rocket e Groot) per forgiare questa armona devastante e WOOOO, che Thor nel finale di Infinity War!!!!! Roba che quando Thanos scompare, tra le mille domande che per una anno ci rimangono in testa, una certezza l'abbiamo:quando Thor rivedrà Thanos, ora che ha questa Stormbreaker (che a momenti lo ammazza con un colpo)....sarà epico a dir poco!!! Passa un anno e ci siamo: ENDGAME! Dopo 15 min neanche l'incontro! E invece, al Titano, Thor neanche lascia il tempo di spiegarsi che gli mozza la testa. Oooooooochei…….. E poi? Da qui .....l'INCONCEPIBILE. Diventa un imbolsito ubriacone coeniano, un panzone esaurito. Beve, sragiona, rutta, è zoticone e volgare. Nell’impossibilità di far tornare indietro il tempo, dopo la dipartita di Thanos per sua mano, è crollato. Più di tutti gli altri. “Perché ha perso più di tutti e perché più di tutti si sente colpevole” ho letto in diverse interviste. Vero che forse era l’unico con le possibilità di uccidere Thanos e non c’è riuscito (voi lo biasimate? Io no, ha fatto più di tutti gli altri messi assieme con quel colpo al petto!), vero anche che ha perso un po’ tutto. Ma a ben guardare, dopo la decimazione, non è che neanche il mondo se la cavi bene. E a buon senso, tutto sommato, mentre chi più chi meno, tutti vanno avanti, fa stridere che a rimanere emotivamente sconvolto più di tutti gli altri sia proprio una divinità ultraterrena di oltre mille anni. Dai. Suvvia. Che poi diciamocelo: non è Antonioni, Bergman o Fellini, è la Marvel. Intrattenimento. Si chiamano Supereroi, volano, sparano onde energetiche dalle dita e hanno lo scopo di sbancare i botteghini e fare felici i fan. E io so che la Marvel non deluderà quel piccolo bambino con la maglia di Thor e che prima della fine del film vedrà il suo beniamino affumicare il sedere ai nemici! Che poi in effetti questa versione di un Thor più Hungry che Mighty, potrebbe solamente essere il preludio ad un colpo di scena che potrebbe far saltare sulla poltrona migliaia di ragazze urlanti e nel giro di un mese vendere milioni di magliette, pupazzetti e gadget del redivivo e incazzato Dio del Tuono! E invece no. Arriviamo così fino a fine film. Endgame before the endgame per lo Zio del Tuono. Che tutto sommato se da Ragnarok avevo apprezzato questo nuovo taglio autoironico e comico a questo punto i Russo Brothers hanno talmente tirato che la corda si è spezzata… e io quasi quasi inizio un po’ ad avere nostalgia addirittura per Kenneth Branagh. Oddio, non avrei mai pensato di dire una cosa simile. La battaglia finale, culmine di un climax ascendente di 11 anni, rimette in scena tutti in una epica scena auto celebrativa e fa davvero male vedere Tony e Cap in grande spolvero (il secondo addirittura usa Mjolnir, anzi addirittura proprio spara fulmini!) mentre ogni fan di Thor assiste al compimento della sua smitizzazione, mentre le prende goffamente da Thanos, non vola manco più e i fulmini boh, i fulmini ormai li usa più Cap. Insomma il Dio del Tuono non c’è più. Al massimo un Dio dei Martelli. Che dolore. E proprio nel momento in cui i fan lo attendevano di più. Quello che ci era stato descritto un po’ come il più forte degli eroi, ora pare proprio il più inutile, MA PERCHE’ ? Io proprio non riesco a farmene una ragione. Metterlo da parte per celebrare la "dipartita" cinematografica di Ironman e Cap ci sta tutta. Diamo più importanza a loro, perché ci lasceranno, ammesso che poi Thor, come viene poi suggerito, rimanga davvero nell'MCU, al di là di un ruolo più o meno centrale (a questo punto due o tre dubbi vengono a tutti) ne I Guardiani della Galassia 3. MA C’ERA PROPRIO BISOGNO DI SVILIRLO FINO IN FONDO? L'epicità c'era comunque, il sacrificio per portare a casa la "partita" c'era comunque, per passarne tante ne aveva passate tante. Non era forse più rispettoso per un personaggio che di milioni ne ha fatti guadagnare tanti tanti e che ha tanti tanti fan nel mondo, tenere più corto questo gioco all’imbolsimento e ridargli dignità, almeno nel finale, riportandolo in una delle vesti cui la stessa Marvel ci aveva abituati riuscendo (e bene) a farcelo amare? Perché si, Thor potrà anche tornare, ma ricordiamo comunque che con questo Endgame eravamo in cima alla vetta, al culmine di 22 film Marvel, alla fine della fine. Perché proprio in questo momento azzoppare la figura del buon Thor figo e performante, che fino ad allora aveva portato sulle spalle buona parte dei nodi salienti dei film Marvel? Perchè, Marvel? Fine film. Mi alzo, un po’ perplesso. La mia fidanzata guarda in basso, cercando la borsa, non sembra esaltata e mi dice, senza sorridere <<che triste Thor così>> lei che prima di ogni film Marvel mi chiedeva: <<C’è anche Thor? Sennò non mi interessa>> e chissà quante come lei. AH già. Mi volto per cercare il bimbo dietro di me, quello con la maglietta di Thor, voglio vedere la sua espressione. Non c’è più. Se ne è già andato. E forse è meglio così.
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lupodelupis
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martedì 30 aprile 2019
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se sopravvivete a 3 ore ...
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3 ore !!!!
Stiamo superando i limiti del ridicolo per una storia che doveva essere un semplice "rewind" e "killing-off". Perchè è ovvio che bisognava mettere un cerotto al film precedente ed è altrettanto ovvio che alcuni attori si erano rotti le pelotas di fare i supereroi a 60 anni (reali o percepiti).
Senza sforare nello spoiler quello che mi ha fatto incazxxxxre di più è che oramai ne disney ne marvel riescono a fare a meno di snaturare il proprio prodotto di partenza e devono inserire un messaggio politico o come lo chiamo di lavaggio del cervello globalizzante.
Vedere la parte finale su Thor e Cp America, il primo non se lo meritava una fine così nullamente asgardiana e mitologica.
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3 ore !!!!
Stiamo superando i limiti del ridicolo per una storia che doveva essere un semplice "rewind" e "killing-off". Perchè è ovvio che bisognava mettere un cerotto al film precedente ed è altrettanto ovvio che alcuni attori si erano rotti le pelotas di fare i supereroi a 60 anni (reali o percepiti).
Senza sforare nello spoiler quello che mi ha fatto incazxxxxre di più è che oramai ne disney ne marvel riescono a fare a meno di snaturare il proprio prodotto di partenza e devono inserire un messaggio politico o come lo chiamo di lavaggio del cervello globalizzante.
Vedere la parte finale su Thor e Cp America, il primo non se lo meritava una fine così nullamente asgardiana e mitologica.
Il personaggio migliore? Hulk
L'eroe per forza? Black panther e famiglia. Inseriti alla fine, ma con un posto di rilievo a differenza di altri eroi "ritornati".
Il noioso? Spider man. Anche lui inserito alla fine ma fastidioso come una ragno sotto la camicia.
Il battutaro? Ant-man mi era piaciuto ma qui mi ha dato i nervi.
Mi viene voglia di bruciare tutti i fumetti marvel che ho
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lorenzo perrucci
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martedì 30 aprile 2019
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"avengers: endgame": una conclusione perfetta.
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“AVENGERS: ENDGAME” - RECENSIONE NO SPOILER
Cosa scrivere di questo film? Vi parla un assoluto appassionato del genere supereroistico, un ragazzo cresciuto con i supereroi Marvel e che ogni volta che entra in sala torna bambino. Il primo film dell'MCU che vidi al cinema, fu "L'incredibile Hulk" del 2008. Ne rimasi contento ma allo stesso tempo spaventato, a causa di un uomo capace di trasformarsi in una creatura mostruosa... ma tutto ciò mi affascinò. Continuai a vedere tutti i film MCU, fino al fantastico "The Avenger", un film che riunì per la prima volta tutti i supereroi in un epico combattimento: inutile dire che fu un vero e proprio viaggio ad occhi aperti. Sembrava fosse il massimo a cui potesse ambire un cinecomic, ma con il tempo ci hanno insegnato che si poteva fare molto di meglio.
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“AVENGERS: ENDGAME” - RECENSIONE NO SPOILER
Cosa scrivere di questo film? Vi parla un assoluto appassionato del genere supereroistico, un ragazzo cresciuto con i supereroi Marvel e che ogni volta che entra in sala torna bambino. Il primo film dell'MCU che vidi al cinema, fu "L'incredibile Hulk" del 2008. Ne rimasi contento ma allo stesso tempo spaventato, a causa di un uomo capace di trasformarsi in una creatura mostruosa... ma tutto ciò mi affascinò. Continuai a vedere tutti i film MCU, fino al fantastico "The Avenger", un film che riunì per la prima volta tutti i supereroi in un epico combattimento: inutile dire che fu un vero e proprio viaggio ad occhi aperti. Sembrava fosse il massimo a cui potesse ambire un cinecomic, ma con il tempo ci hanno insegnato che si poteva fare molto di meglio. Infatti da lì in poi sono stati presentati nuovi personaggi che sono entrati nei cuori di tutti noi fan, a partire dal fantastico Doctor Strange, ai Guardiani della Galassia per passare ad Ant-Man o Black Panther. Nuovi personaggi che si sono aggiunti agli Avengers originali, proponendo nuove storie mai viste prima. Un vero e proprio viaggio durato 11 anni: 22 film film mi hanno accompagnato nella mia infanzia ed adolescenza, fino ad arrivare al fatidico "Avengers: Infinity War". In questo film abbiamo assistito ad una conclusione inaspettata: a causa dello schiocco di Thanos, metà dell'universo è scomparso e con esso metà dei nostri supereroi preferiti. Per la prima volta nella storia un cattivo ha prevalso sui buoni, risultando vincitore assoluto. Il 24 aprile 2019 è uscito finalmente "Avengers: Endgame". Come già specifica il titolo, ci troviamo nella "fine dei giochi", infatti gli Avengers affrontano duramente questa sconfitta impartita da Thanos. Un lutto interiore esaminato magistralmente dai Russo, che con questa pellicola hanno firmato il suo personalissimo capolavoro. Da The Winter Soldier ad oggi hanno fatto passi da gigante senza dubbio e questo film rappresenta sicuramente il punto più alto della loro carriera. Partiamo però da un presupposto: è estremamente difficile parlare di questo film e dire qualcosa di interessante senza fare spoiler. Avengers: Endgame è sicuramente la fine di tutto, ma anche un nuovo inizio. Un film di una forza incontrollabile, che però non è esente anche da critiche. Senza fare spoiler, è un film molto, molto intimo. Infinity War si concentrava sulla pura epicità e azione per tutto il film per cercare di fermare Thanos, in vista di una minaccia incombente, invece in questo “Endgame” si avvertono le sensazioni dovute alla prima, vera sconfitta dei supereroi a causa dello schiocco di Thanos. Nel film sono presenti dei dialoghi davvero toccanti che ricalcano le emozioni dei sopravvissuti: una profonda disperazione, rassegnazione e desolazione mai avvertita nei film dell’MCU. Sembra davvero tutto perduto. Ho apprezzato davvero moltissimo l’approfondimento psicologico dei 6 Avengers originali, ma secondo alcuni questo è ciò che dà lentezza al film... può anche essere vero, ma questa è servita per farci capire ulteriormente la psicologia di tutti. Da un film non sempre bisogna avere azione e basta anche se si parla di un cinecomic. In un film di supereroi è fantastico anche trovare un’analisi dei personaggi, così da entrare completamente in empatia con gli stessi: questo film ci riesce alla grande e si distacca dagli altri film perché il pathos è veramente forte e si avverte in un crescendo di dialoghi, sguardi, lacrime e rabbia che porteranno all'inesorabile ed epico finale. Per quanto riguarda l’azione, ne è presente parecchia, ma senza fare spoiler posso dire al massimo che la sequenza finale vi fonderà il cervello da quanto è bella. Prendete tutte le sequenze di azione più assurde dell'MCU e duplicatele: non siete nemmeno vicino a quello che potrete vedere sullo schermo. 3 ore che volano letteralmente. La fotografia in gran parte del film è cupa, ha dei toni molto freddi e una colonna sonora firmata da Alan Silvestri adatta in qualsiasi frangente del film e mai sottotono. La trama inoltre è sorretta da una solida sceneggiatura, il che rende il film più godibile sotto ogni aspetto. Personalmente mi omologo a chi dice che questo film è storia del cinema, per un semplice motivo: questo film è LA storia del cinema d’intrattenimento ora come ora, perché ha saputo dettare la moda del “franchise” come nessun altro ha saputo fare fino ad ora. La DC ci sta provando e molte altre catene filmiche stanno cercando un approccio del genere, fallendo chi più chi meno. Un “esperimento” iniziato nel 2008 con il primo Iron Man e con i successivi film stand-alone sui singoli personaggi hanno creato un film assurdo come quello di “The Avengers”, un autentico successo. Poi la storia è continuata, si sono introdotti nuovi personaggi, fino ad arrivare a questo “Avengers: Endgame”: un film che detta la FINE ma anche un nuovo INIZIO dei nostri supereroi. Una conclusione epica che non può lasciare indifferenti. La Marvel ha avuto la capacità di chiudere ma anche tracciare un nuovo inizio in sole 3 ore. Alcuni lo hanno criticato per alcune cose, probabilmente volute (ve le spiego più giù nella parte spoiler), ma che passano in secondo piano grazie all'assoluta emozione che questo film è capace di donare. Lunga vita alla Marvel, la ringrazio per questi splendidi 11 anni e questo film fantastico. TANTA EMOZIONE E AUTENTICA EPICITÀ. Andate al cinema. VI VOGLIO BENE 3000.
- Perrucci Lorenzo
Qui comincia la parte SPOILER: Molti hanno criticato l'eccessiva lentezza del film. Dal mio punto di vista il film approfondisce perfettamente la psicologia dei 6 Avengers originali dopo lo schiocco di Thanos. Dopo aver ucciso Thanos all'inzio del film ed aver capito di non avere nessuna possibilità di salvare l'umanità a causa delle gemme ormai distrutte da Thanos stesso, passano 5 anni e sulla terra troviamo i nostri supereroi distrutti dalla loro sconfitta, che cercano difficoltosamente di andare avanti. Inizialmente alcuni di loro lo fanno, ma molti vivono nel rimpianto e pensano costantemente ad un modo per risolvere la situazione. Infatti, dopo l'arrivo di Ant-Man, gli Avengers si rimettono di nuovo in gioco per risolvere ciò che è stato fatto da Thanos, trovando una svolta nel viaggio nel tempo. Dalla seconda ora infatti troviamo numerosi viaggi nel tempo: si passa tra le strade della "New York" del 2012 ai tempi del primo "The Avengers", a incursioni in "The Dark World". In questo Thor riprende il suo martello e saluta per l'ultima volta sua madre che morirà poco dopo. Soffermiamoci proprio su Thor: molti non hanno apprezzato il suo cambiamento fisico ed il suo personaggio perché non l'hanno capito fino in fondo. Thor è grasso, un ubriacone e vive come uno straccione: fa tutto questo perché è caduto in una profondissima depressione, perché proprio in "Infinity War" commise l'errore fatale di non uccidere con un colpo alla testa Thanos, che schioccò le dita. All'inizio di Infinity War invece ha visto l'uccisione di metà della popolazione di Asgard e la morte di suo fratello Loki, a cui si aggiunge l'ineluttabile schiocco. Tony invece si è creato una famiglia mentre Hulk si è trasfromato in Professor Hulk, un'altra ardua scelta che a molti non è piaciuta. Io invece la ritengo azzeccata perché da tempo il personaggio di Hulk non ha mai avuto un'evoluzione, come accade spesso nei fumetti. Qui invece è presente ed anche giustificata: da "The Incredible Hulk", Banner cercava in tutti i modi di controllare Hulk e negli anni, nei vari film Marvel, abbiamo visto come la differenza fra le due controparti si è assottigliata sempre di più fino a far diventare possibile la fusione tra le due controparti. Un processo lento, ma ben sviluppato, anche se spiegato frettolosamente in Endgame. Inoltre Hulk è importante ai fini della trama perché sarà colui che indosserà le gemme e farà tornare indietro tutte le persone scomparse nello schiocco. Thor nel film però non è solo ingrassato, ma presenta una folta e lunga barba, nonché dei lunghi capelli che lo fanno ritornare di nuovo alle origini e donano al personaggio un look più vichingo, che ricorda le rappresentazioni non fumettistiche del "Dio del Tuono". Fantastica la scena su Vormir dove ci sono Occhio di Falco/Ronin e Natasha Romanoff che combattono per salvarsi l'un l'altro anche se alla fine muore Natasha, che non aveva nulla da perdere... E che dire del combattimento finale? 40 minuti di goduria ed epicità: Captain America degno con il martello di Thor e pugni fino al fatidico schiocco da parte di Tony Stark che farà morire tutti i cattivi. Una scena molto toccante che segnerà il cuore di molti. E' iniziato tutto con Iron Man e così è finito con la sua frase più famosa: se alla fine del primo Iron Man lui disse "Io sono Iron Man", anche qui finisce allo stesso modo, schioccando le dita dicendo la stessa frase in risposta alla sicurezza di Thanos. Muore davanti a Pepper (con cui ha creato finalmente una famiglia) e il suo beniamino Spider-Man. Una scena straziante senza dubbio. Forse nel corso del film non sono spiegate alcune cose riguardanti i viaggi nel tempo, che non fa quadrare tutto alla perfezione ma sono sicuro che verranno esposte nel corso dei prossimi film. Alla fine poi, Captain America riporta tutte le gemme al loro posto così da non modificare le linee temporali del passato, ma decide di rimanere con Peggy Carter e restituirle il ballo promesso ben 70 anni prima dal primo "Captain America: The First Avenger". Il film chiude con un Captain America attempato, vecchio che passa il suo scudo a Falcon e che rivela di aver vissuto la sua vita con Peggy. L'ultima scena infatti è proprio il ballo tra loro due e un bacio a coronare il tutto. Un film che sa mischiare epicità e dramma come nessun altro film è stato capace di fare, senza nessun dubbio. Nei titoli di coda si susseguono le figure dei sei Avengers originali con tanto di firma come per ringraziare i suoi fan. Un finale perfetto per una conclusione perfetta.
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frank1965
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lunedì 29 aprile 2019
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purtroppo no! non lo ammetto!
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Non vedevo l'ora di trovare un posto dove poter esprimere il mio dispiacere per questo epilogo della Saga Marvel.
Premetto che ho 53 anni e da poco meno ho iniziato a seguire i Super Eroi. Capitan America, Spiderman (allora Uomo Ragno) e Fantastici 4 mi hanno accompagnato per lunghissimi anni e mi hanno fatto sognare. Come sicuramente tanti altri ho sognato di essere punto da un ragno radioattivo, di fare un viaggio nello spazio ed essere tempestato da radiazioni che mi rendessero speciale etc etc. Ovviamente tutti sogni. Ma con questo epilogo della saga mi sono stati infranti tutti. Non me la sento di svelare retroscena e spoiler che rovinerebbero lo spettacolo a chi deve ancora vederlo ma di esprimere il mio rammarico per come sia stata mal gestita l'ultima puntata di questo sogno meraviglioso si.
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Non vedevo l'ora di trovare un posto dove poter esprimere il mio dispiacere per questo epilogo della Saga Marvel.
Premetto che ho 53 anni e da poco meno ho iniziato a seguire i Super Eroi. Capitan America, Spiderman (allora Uomo Ragno) e Fantastici 4 mi hanno accompagnato per lunghissimi anni e mi hanno fatto sognare. Come sicuramente tanti altri ho sognato di essere punto da un ragno radioattivo, di fare un viaggio nello spazio ed essere tempestato da radiazioni che mi rendessero speciale etc etc. Ovviamente tutti sogni. Ma con questo epilogo della saga mi sono stati infranti tutti. Non me la sento di svelare retroscena e spoiler che rovinerebbero lo spettacolo a chi deve ancora vederlo ma di esprimere il mio rammarico per come sia stata mal gestita l'ultima puntata di questo sogno meraviglioso si. Stan Lee e Jack Kirby tanti anni fa hanno creato un universo fantastico e denso di spettacolarità. Ci hanno fatto credere che a difenderci da Super Cattivi arrivassero sempre i ns.Beneamati SuperEroi. Senza di loro con la loro invincibilità chi può difendeci? Se anche loro diventano mortali si crea un vuoto e si da spazio all'incertezza e alla paura. No non ci siamo. Considero questo ultimo capitolo una dissacrazione totale. Non è ammissibile che un figlio di un Dio come Odino diventi quello che è diventato. Dietro alla creazione di tanti personaggi Tony Stark ha sempre dato il suo contributo e deve essere rispettato e salvaguardato nonostante il suo carattere. Capitan America non rappresenta solo uno di loro ma l'entusiasmo e la forza di una nazione e di un popolo forte e coraggioso. Potrei continuare a lungo. Per concludere dico che la tanto decantata battaglia finale doveva essere un tripudio di forze che si scontravano ma così non è stato. Molto meglio il primo film degli Avengers dove Hulk era se stesso, lo scudo di Capitan America era indistruttibile, il Martello di Thor era solo suo etc etc.
MI spiace per chi non c'è più e che credo non avrebbe voluto una conslusione così. Magari mi sbaglio ma voglio almeno crederlo. Grazie di tutto Stan
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dado74
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lunedì 29 aprile 2019
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epico
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Impressionante! È la prima cosa che mi viene da dire appena uscito dalla sala de cinema.
Film pazzesco per me il più bello della Marvel di sempre. Avvincente e anche commovente non so se si riuscirà a fare in futuro un film altrettanto bello come questo!
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givas
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lunedì 29 aprile 2019
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delusione totale!!!
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Il film peggiore della serie,Thor trattato come un ubriacone melenzo, Hulk un giuggiolone bambinone... praticamente 2 degli eroi Marvel più importanti trattati a cojonella... Capitan America che alza tranquillamente il martello di Thor (cosa impossibile per gli amanti dei fumetti Marvel) e usa i fulmini come Thor!! (Ridicolo). Scene di combattimento solo dopo 1 prima parte lunga inutile e lenta, in piu al contrario di Infinty War tutte scene buie e poco nitide! Con una conclusione ridicola... (“la frase di Pepper a Tony Stark è da barzelletta) e la frase di Capitan America a Falcon è un’investitura per una figura che non è mai stata importante nell’univesto Marvel.
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Il film peggiore della serie,Thor trattato come un ubriacone melenzo, Hulk un giuggiolone bambinone... praticamente 2 degli eroi Marvel più importanti trattati a cojonella... Capitan America che alza tranquillamente il martello di Thor (cosa impossibile per gli amanti dei fumetti Marvel) e usa i fulmini come Thor!! (Ridicolo). Scene di combattimento solo dopo 1 prima parte lunga inutile e lenta, in piu al contrario di Infinty War tutte scene buie e poco nitide! Con una conclusione ridicola... (“la frase di Pepper a Tony Stark è da barzelletta) e la frase di Capitan America a Falcon è un’investitura per una figura che non è mai stata importante nell’univesto Marvel....ultima cosa: non vi aspettate un ruolo importante per Capitan Marvel, si vede nei primi minuti e negli ultimi minuti del film.... CHE DELUSIONE TOTALE!!
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(di luca capaccioli)
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nino pellino
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domenica 28 aprile 2019
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un finale importante
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Un finale decisamente importante che sembra definitivamente chiudere il cerchio su questa saga dei nostri cari supereroi della Marvel. La trama è decisamente complessa e degna di un atto conclusivo sicuramente più che dignitoso. Nel penultimo capitolo il nemico Thanos aveva avuto il sopravvento sulle sorti di alcuni Vendicatori, ma questa volta grazie ad un'invenzione di Hulk, una sorta di macchina del tempo che permette di ritornare nel passato, forse gli eroi sopravvissuti, protagonisti di quest'ultimo atto, possono cambiare le sorti del loro destino e addirittura annullare le terribili azioni compiute dall'acerrimo Thanos. Ci riusciranno? L'unica nota dolente è forse l'eccessiva lungaggine di questa pellicola della durata di ben 3 ore.
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Un finale decisamente importante che sembra definitivamente chiudere il cerchio su questa saga dei nostri cari supereroi della Marvel. La trama è decisamente complessa e degna di un atto conclusivo sicuramente più che dignitoso. Nel penultimo capitolo il nemico Thanos aveva avuto il sopravvento sulle sorti di alcuni Vendicatori, ma questa volta grazie ad un'invenzione di Hulk, una sorta di macchina del tempo che permette di ritornare nel passato, forse gli eroi sopravvissuti, protagonisti di quest'ultimo atto, possono cambiare le sorti del loro destino e addirittura annullare le terribili azioni compiute dall'acerrimo Thanos. Ci riusciranno? L'unica nota dolente è forse l'eccessiva lungaggine di questa pellicola della durata di ben 3 ore. Ma si sa che la cinematografia americana ama esternare il concetto di importanza di un film soprattutto attraverso una considerevole durata. Come se ampliarne l'estensione equivarrebbe a voler implicamente enfatizzare anche la qualità.
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writer58
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domenica 28 aprile 2019
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il crepuscolo degli eroi
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Il ciclo degli Avengers ha travalicato l'ambito filmico ed è diventato un fenomeno culturale e mass-mediale di proporzioni planetarie, un terreno dove rappresentare la lotta costante tra luce e oscurità, tra vittoria e sconfitta, tra mediocrità ed eroismo, tra voglia di normalità e desideri di trascendenza. Un campo che attinge largamente ad archetipi trasversali alle diverse culture, provenienze e collocazioni, un'autentica fabbrica di mitologie, icone, simboli, oggetti d'investimento, una macchina spettacolare estremamente potente e diversificata.
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Il ciclo degli Avengers ha travalicato l'ambito filmico ed è diventato un fenomeno culturale e mass-mediale di proporzioni planetarie, un terreno dove rappresentare la lotta costante tra luce e oscurità, tra vittoria e sconfitta, tra mediocrità ed eroismo, tra voglia di normalità e desideri di trascendenza. Un campo che attinge largamente ad archetipi trasversali alle diverse culture, provenienze e collocazioni, un'autentica fabbrica di mitologie, icone, simboli, oggetti d'investimento, una macchina spettacolare estremamente potente e diversificata.
Mi era piaciuto Infinity War anche per la sua conclusione amara, la consapevolezza che pure i supereroi hanno i loro limiti e possono essere sconfitti da un potere superiore, quello del tempo e della morte, impersonato dal titano Thanos. Mi ero chiesto cosa avessero in serbo registi e sceneggiatori per l'ultimo atto, come avrebbero potuto gli Avengers ribaltare una situazione compromessa in un modo così definitivo.
[Attenzione spoiler] La soluzione adottata è tripartita: nella prima ora, i personaggi principali sono colti nella loro dimensione di lutto, rinuncia e disperazione: non hanno più voglia di lottare, qualcuno ha perso la sua famiglia nella decimazione che concludeva Infinity War, qualcuno l'ha trovata; serpeggia un senso di impotenza e fallimento quasi paralizzante. Thor è ingrassato 30 chili, Occhio di Falco è diventato un vigilante solitario, Iron Man non ne vuole più sapere del passato. Thanos viene liquidato in tre minuti, anche lui sembra aver perso la sua energia, dopo aver portato a compimento il suo atroce progetto.
Nella seconda parte, si rispolvera il vecchio (e ormai abusato) viaggio nel tempo. Pur condito da qualche scena ironica, assomiglia alla partita di ritorno dopo un'andata particolarmente sfavorevole o a un tasto "undo" che permette agevolmente di cancellare ciò che si è appena scritto. Anche se i teorici sostengono che viaggiare nel tempo comporterebbe una modifica del flusso e quindi la creazione di un nuovo ramo della realtà che si biforca dando luogo a un universo parallelo, i nostri eroi partono per luoghi e tempi differenti, ma ritornano opportunamente insieme (quasi tutti) nello stesso presente. Non ho intenzione di rivelare l'obiettivo del loro viaggio, mi limiterò a dire che, grazie alla loro incursione temporale, gli Avengers diventano testimoni delle loro imprese passate, come in un gioco ricorsivo e, soprattutto, riescono a ripristinare la situazione precedente allo sterminio operato da Thanos e quindi riappaiono, salutati dalle urla di giubilo del pubblico e da fremiti di vera emozione, tutti gli eroi eliminati: Doctor Strange, Black Panter, Spider Man, Falcon, ecc.
In questo modo, nel terzo tempo del film, può iniziare la battaglia finale, un diluvio più frenetico che epico di scontri, lampi di luce, proiettili di fuoco, in cui pare che la stessa potenza dei contendenti generi un effetto simile a due magneti che si respingono reciprocamente [fine spoiler].
Il film dura tre ore e,nonostante la densità della materia trattata, mi è parso abbastanza prolisso e, a tratti, diluito. Hulk e Thor vengono rappresentati in modo comico e i loro personaggi appaiono un po' sviliti. Certamente, l'obiettivo era quello di celebrare i protagonisti e chiudere la saga con una narrazione che toccasse i punti più alti dell'intero ciclo. In questo senso, la battaglia finale assomiglia un po' a quelle jam session in cui i protagonisti dei festival rock degli anni ' 60 e ' 70 si esibivano tutti insieme davanti a un pubblico in estasi: anche se qualcuno steccava, l'effetto generale era potente ed emozionante, si creavano meccanismi di coinvolgimento e di identificazione tra pubblico e artisti.
Endgame non mi ha convinto, non mi è parso un grande film: usa escamotage narrativi un po' puerili per raggiungere i propri obiettivi, i dialoghi appaiono spesso banali e scontati, il registro comico e quello drammatico non sono ben bilanciati e amalgamati tra di loro.
Tuttavia, costituisce la conclusione di una saga molto spettacolare ed emozionante che ha tenuto inchiodata l'attenzione di centinaia di milioni di spettatori e che ha rappresentato un evento con pochi precedenti nella produzione culturale di questo scorcio di secolo.
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domenica 28 aprile 2019
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deludente
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Non so se sia stato per le aspettative molto alte, ma le prime 2 ore di film sono state di una NOIA MORTALE!! TROPPO LENTO!!!! Tutte le persone che erano sedute vicino a me sentivo condividere il mio pensiero e annoiarsi. L'unica scena un po' più "ricca" di pathos è stata quella della breve battaglia finale durata neanche 10 Minuti. Battute scontate e molte volte scene inutili, quasi come se fossero state pensate semplicemente per "allungare il brodo". Assolutamente DELUDENTE!!!!
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marvel
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domenica 28 aprile 2019
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un film da rifare
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Un film da rivedere..
Si..! Da rivedere, Ma dai fratelli Russo..
Poteva essere il capolavoro 😔
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(di luca capaccioli)
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