jacoposalvetti
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sabato 27 aprile 2019
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un film diverso - un finale equo
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Un anno fa con Infinity War per la prima volta in 10 anni abbiamo assistito ad una vera e propria sconfitta dei nostri eroi, senza se e senza ma, qualcosa che nei film precedenti dal finale sempre certo ('vissero felici e contenti') non avremmo mai creduto possibile. Endgames si presenta come il finale annunciato di un progetto iniziato con Iron Man nel 2008, un finale che però non sappiamo se sarà roseo al 100% perchè dopo Infinity War ,diciamocelo, tutto è possibile. Anche se in cuor proprio lo spettatore si aspetta che tutto si risolverà per il meglio, in questo film gli eroi e gli atti di eroismo sono più autentici che mai perchè ognuno dei protagonisti può perdere qualcosa nel lungo cammino per la vittoria finale.
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SPOILER -
Un anno fa con Infinity War per la prima volta in 10 anni abbiamo assistito ad una vera e propria sconfitta dei nostri eroi, senza se e senza ma, qualcosa che nei film precedenti dal finale sempre certo ('vissero felici e contenti') non avremmo mai creduto possibile. Endgames si presenta come il finale annunciato di un progetto iniziato con Iron Man nel 2008, un finale che però non sappiamo se sarà roseo al 100% perchè dopo Infinity War ,diciamocelo, tutto è possibile. Anche se in cuor proprio lo spettatore si aspetta che tutto si risolverà per il meglio, in questo film gli eroi e gli atti di eroismo sono più autentici che mai perchè ognuno dei protagonisti può perdere qualcosa nel lungo cammino per la vittoria finale. La domanda è come rimediare alla sconfitta ? Ecco l'idea del viaggio del tempo forse banale ma che rimane comunque l'unica soluzione possibile per rimediare agli eventi del film precedente. Viene ampliamente, e forse troppo sfruttato dai registi per, omaggiare le precedenti opere in una sorta di revival dei tempi andati. Tuttavia Thanos, il cattivo che crede di fare il bene dell'universo, è più che mai convinto che occorra 'riavviare' l'intera galassia e ricomiciare da capo e non demorde continuando a perseverare i suoi scopi convinto in fondo di poter plasmare la realtà e di dare nuova vita e prosperità all’universo. Ora veniamo a quello che reputo le vere protagoniste di questo film: le EMOZIONI, che personalmente mi hanno catturato e coinvolto per tutta la sua durata. C'è chi potrebbe vedere in Thor un personaggio eccessivamente ridicolizzato, io vedo un semidio sconfitto dalla sua parte più umana e vulnerabile, un uomo solo che ha perso tutti e si sente responsabile per la sua prima grande sconfitta (ho 1500 anni e ho sconfitto nemici per il doppio dei miei anni), Captain America la cui vera felicità sembra sia rimasta congelata nel ghiaccio e che cerca di insegnare alle persone ad andare avanti nonostante lui non ci sia veramente riuscito e Tony che raccoglie l'ultimo insegnamento del padre e si sacrifica per il bene comune rinunciando ad essere un padre presente, ma lasciando un importante insegnamento a sua figlia. Queste e tante altre sono le emozioni che ci lascia Endgames. E le Battaglie ? Una, grande epica, da pelle d'oca in cui i registi vogliono che ci siano tutti ma proprio tutti!!! Scelta sicuramente criticabile per l'eccessiva 'pesantezza' della scena forse esagerata per il numero di eroi coinvolti, ma se non in questo in quale film ? se fosse mancato quel supereroe o quell'altro non saremmo stati qui a dire 'Ma lui? come mai non c'era?' Invece ognuno ha avuto la possibilità di vedere il suo eroe Marvel preferito in azione. Veniamo al finale, dopo Infinity War un finale senza lutti non sarebbe stato possibile ( per me nemmeno tollerabile) si sarebbe ricaduti nella trama da film per 'bambini', invece come ogni vera battaglia, anche se vinta, le perdite ci sono state e i nostri beniamini ne escono feriti o non ne escono o decidono che finalmente è venuto il momento di congedarsi. Si conclude un avventura durata 11 anni e alla fine tutti porgono omaggio a chi l'ha iniziata e conclusa, forse non degno del martello di Thor, ma in grado di passare da miliardario, playboy, filantropo a salvatore della terra, marito fedele, eroe la paura di non essere all'altezza, mentore (spiderman), padre di famiglia ed EROE.
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alessio camducci
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sabato 27 aprile 2019
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schifo schifo schifo
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Che dire.... È un disastro, dal primo minuto all'ultimo.... Ci sono i viaggi nel tempo eeeeee.... Niente questi fanno di tutto e non c'è neanche una ripercussione sul presente, o un non so che.... Niente di niente (es: spoiler... Nebula uccide la se stessa del passato... E non muore, dovrebbe morire se uccidi il te stesso del passato, e invece no!!! Perché? Beh... NESSUNO TI SPIEGA UN CA**O DI NULLA) zero, thor? Se in thor ragnarok è un deficente qui è peggio, è un grassone ubriacone di mer*a, non ha più nulla che lo rende thor, ma la cosa peggiore è il finale.... Non che sia brutto anzi il contrario, è bello anzi bellissimo... Il problema è che non ha senso di esistere perché sto film é un'accozzaglia di buchi di trama e di cose senza senso, quindi quel finale per quanto bello non ha senso di esistere come il resto del film.
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sabato 27 aprile 2019
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Stupendo e con tanti colpi di scena
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venerdì 26 aprile 2019
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avengers endgame bocciato
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Assolutamente il più brutto tra i film degli Avengers. Troppo lento, troppo malinconico e il finale è discutibile.
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luca capaccioli
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venerdì 26 aprile 2019
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l'epica conclusione di una delle saghe più amate!
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"La fine è parte del viaggio".
È con questa frase, pronunciata da Tony Stark, che si intuisce subito dove i fratelli Antony e Joe Russo vogliono andare a parare. Tuttavia, nonostante sia stato più volte annunciato che Avengers: Engame sarebbe stato il film conclusivo della prima storica saga, i dettagli fornitici dall'intero staff del film sono pressoché minimi, con l'intento di non rovinare l'effetto sorpresa. I due registi, già noti per alcune pietre miliari del genere (ovvero due film di Captain America e Avengers: Infinity War), ci propongono quella che è, a tutti gli effetti, un'opera monumentale che va oltre le più rosee aspettative.
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"La fine è parte del viaggio".
È con questa frase, pronunciata da Tony Stark, che si intuisce subito dove i fratelli Antony e Joe Russo vogliono andare a parare. Tuttavia, nonostante sia stato più volte annunciato che Avengers: Engame sarebbe stato il film conclusivo della prima storica saga, i dettagli fornitici dall'intero staff del film sono pressoché minimi, con l'intento di non rovinare l'effetto sorpresa. I due registi, già noti per alcune pietre miliari del genere (ovvero due film di Captain America e Avengers: Infinity War), ci propongono quella che è, a tutti gli effetti, un'opera monumentale che va oltre le più rosee aspettative. Nel precedente crossover, Thanos ha vinto: con un semplice schiocco di dita ha dimezzato la popolazione nell'universo, inclusi molti eroi, tra cui Spider-Man, il Dottor Strange, Black Panther, Falcon e Wanda. Come se non bastasse, Iron Man e Nebula sono rimasti su Titano, il pianeta natale di Thanos, dopo una devastante battaglia con quest'ultimo, e hanno in seguito intrapreso un disperato viaggio nello spazio con ben poche risorse per dirigersi verso la Terra, dove Captain America, Thor, Vedova Nera, Bruce Banner, James Rhodes e Rocket Racoon escogitano un piano per rintracciare il loro mortale nemico è sottrargli le gemme, grazie alle quali ha commesso il terribile genocidio. Sarà così, dunque, che i restanti Avengers dovranno intraprendere un viaggio emotivo alla riscoperta di loro stessi, in attesa dello scontro più grande della loro esistenza.
Sembra impossibile trattare dell'ultima fatica dei fratelli Russo senza il rischio di cadere nella trappola degli spoiler, esattamente come non si può non fare riferimento al precedente Infinity War (nonostante siano due film completamente diversi), ma una cosa è certa: quello che hanno realizzato è stato il film più maestoso ed epocale dell'intera storia del Marvel Cinematic Universe (iniziato nell'ormai lontano 2008) e non solo, in quanto siamo di fronte a una vera e propria rivoluzione del cinema moderno. Avengers: Endgame chiude un cerchio, ma apre le porte verso un futuro in cui avremo ancora molto da vedere. A differenza di quanto visto precedentemente, il lungometraggio in questione si focalizza maggiormente sull'introspezione emotiva, piuttosto che in numerose sequenze d'azione; se questa, a primo impatto, non sembra rappresentare una grossa novità, occorre ricordare che in adattamenti quasi perfetti come Avengers: Infinity War, nonostante la componente psicologica, vi sono comunque molte più battaglie che, seppur spettacolari, hanno sempre oscurato per esigenze di tempo quel tocco di caratterizzazione in più che avrebbe giovato a trama e personaggi. Endgame presenta fin dai primi minuti una maggiore attenzione ai dialoghi e a sequenze quasi shakespiriane che pongono al centro di tutto dramma, umanità e sentimento, con degli escamotage perfettamente funzionale a una narrazione dal tono bilanciato tra comicità e inquietudine, merito soprattutto di una sceneggiatura straordinaria e di una regia quasi sempre all'altezza. Il ritmo è fluido, ad'eccezione di alcune sequenze un po' lente verso la prima parte del film, complice un minutaggio di tre ore che, però, è necessario per raccontare una storia che è il frutto di ben ventidue film. Ma la vera magia arriva nel terzo atto, durante il gran finale, in quella che è senza dubbio la miglior battaglia, oltre che quella emotivamente più toccante, che sia mai stata realizzata in un film tratto da un fumetto, talmente grande da ricordare a tratti Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re o Star Wars: l'Impero Colpisce Ancora e di cui è meglio non rivelare troppo, poiché è qualcosa di incredibilmente sorprendente. Per quanto riguarda le interpretazioni, siamo a livelli mai visti in una pellicola del genere: chi si distingue maggiormente è un Robert Downey Jr. più in forma che mai, nei panni di un Tony Stark sofferente e stanco di combattere, che però troverà le energie per un ultimo, grande sacrificio in cui dovrà mettere da parte ogni ostilità nei confronti di Cap e di altri membri della squadra (dopo le vicende narrate in Civil War). Una menzione speciale per Steve Rogers/Captain America (Chris Evans), con ruolo notevolmente ampliato rispetto al precedente capitolo e alle prese con i suoi demoni personali, in quanto privo di quegli ideali ferrei che lo caratterizzavano fin dalla Seconda Guerra Mondiale, esattamente come Thor (Chris Hemsworth), quest'ultimo il più provato, per via della perdita di tutto quello che aveva a cuore, dalla famiglia agli amici, persino Asgard. Viene, inoltre, messo in luce in maniera più marcata il lato più emotivo della Vedova Nera (Scarlett Johansson), la quale, dopo anni di menzogne e un passato oscuro, ha finalmente trovato nella squadra la famiglia che non aveva mai avuto anche se, d'altro canto, ora sa cosa si prova nel perdere una persona cara, il che la rende un personaggio dall'animo tormentato; un discorso simile si può applicare anche per Rocket (Bradley Cooper), l'unico membro sopravvissuto dei Guardiani della Galassia. Ottimi anche Bruce Banner/Hulk (Mark Ruffalo), Clint Barton/Occhio di Falco (Jeremy Renner) e Scott Lang/Ant-Man (Paul Rudd) in ruoli che però non verranno anticipati in questa recensione, dato che vengono loro riservati alcuni dei migliori momenti del film. Uno dei punti salienti di Avengers: Endgame ha a che fare con l'interazione dei personaggi tra l'oro, il che dà vita ad interessanti (quanto improbabili) siparietti, che regalano numerose scene comiche: basti pensare a Tony e Nebula costretti a collaborare nello spazio o Rocket che fa battute a Occhio di Falco (sì, sono entrambi doppiati da Christian Iansante nella versione italiana). Se in Avengers: Infinity War il protagonista indiscusso era Thanos, in questo capitolo i riflettori vengono nuovamente puntati sugli eroi, ma ciò non significa che il Folle Titano venga messo in disparte, nel senso che, grazie alla sempre travolgente interpretazione di Josh Brolin, anche stavolta riesce ad imporre la sua inquietante (quanto imponente) presenza, mostrandoci una versione assai diversa del villain, questa volta ancora più spietato e pericoloso che mai, non mostrando nemmeno quella distorta concezione di pace che lo faceva sentire nel giusto. Non manca il cameo del compianto Stan Lee, forse il migliore visto finora, confermato inoltre come ultima apparizione che vedremo nei film Marvel. Vi sono numerose citazioni dei fumetti originali, alcunie da far venire la pelle d'oca... non occorre aggiungere altro. Per quanto riguarda il comparto tecnico, il film è condito dai migliori effetti speciali mai visti, soprattutto nell'epico terzo atto, per via di un altissimo budget, oltre che sequenze d'azione straordinarie. La battaglia finale, soprattutto, verrà ricordata negli anni a venire, in quanto trasuda emozioni in un modo unico nel suo genere, riuscendo ad omaggiare come meglio non si sarebbe potuto fare la storia dell'MCU. La colonna sonora, ad opera nuovamente di Alan Silvestri, raggiunge il suo apice, omaggiando quello che ormai è il tema più iconico ed inconfondibile che abbiamo imparato a conoscere nello storico The Avengers (2012). In conclusione, quello che la Marvel ha sfornato rappresenta
Il miglior epilogo possibile di una saga che è entrata inevitabilmente nella storia del cinema, grazie a Kevin Feige, il cervello dietro a questo meraviglioso universo condiviso, ma più in generale è un degno omaggio a tutto il resto dello staff, tra cast, registi, sceneggiatori e produttori, che in undici anni e ventidue film hanno reso orgogliosi i fan, e non, in tutto il mondo. Avengers: Endgame è a tutti gli effetti un capolavoro, e questa volta non solo nel suo genere, che apre inoltre il futuro verso nuove prospettive, con una nuova generazione di film in arrivo.
Un tributo speciale a Stan Lee, che grazie alle sue creazioni, a partire dagli anni '60, ha più di chiunque altro contribuito a rendere tutto questo possibile. Grazie di tutto, Stan!
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prade98
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venerdì 26 aprile 2019
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spettacolare!
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Il miglior finale possibile per la più grande saga cinematografica della storia del cinema. Tanti momenti comici che si alternano ad altrettanti momenti drammatici, film consigliatissimo, se dubitate ancora se andare a vederlo o meno fidatevi di me e correte al cinema.
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andrea1974
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venerdì 26 aprile 2019
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l'elaborazione del lutto, ineluttabile
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Un manifesto della pop-art, la quintessenza degli States, il cinema che viaggia nel cinema, l'epica contemporanea: Endgame, signori e signore. Così è normale che una battaglia finale diventi un campo da football americano; il memoriale delle vittime di Infinity War ha il sapore del 11 september memorial; l'occhio proiettivo di Nebula una citazione a Metropolis; Doctor Strange novello Mosè intento a trattenere le acque mentre il fumetto passa all'epica del ventunesimo secolo; ineluttabile è Thanos, ineluttabile è la morte, anche per i supereroi. I supereroi non dovrebbero morire, non dovrebbero cedere psicologicamente né moralmente, non dovrebbero piangere, non dovrebbero affrontare il giorno dopo.
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Un manifesto della pop-art, la quintessenza degli States, il cinema che viaggia nel cinema, l'epica contemporanea: Endgame, signori e signore. Così è normale che una battaglia finale diventi un campo da football americano; il memoriale delle vittime di Infinity War ha il sapore del 11 september memorial; l'occhio proiettivo di Nebula una citazione a Metropolis; Doctor Strange novello Mosè intento a trattenere le acque mentre il fumetto passa all'epica del ventunesimo secolo; ineluttabile è Thanos, ineluttabile è la morte, anche per i supereroi. I supereroi non dovrebbero morire, non dovrebbero cedere psicologicamente né moralmente, non dovrebbero piangere, non dovrebbero affrontare il giorno dopo. Invece Endgame affronta tutto questo, diventando elegia della memoria, andando a colpire sotto la cintola di tutti noi, con la possibilità di un dialogo con la madre defunta, una furtiva parola con il padre morto, il desiderio di una vita normale e perciò felice. Il lutto è ancora tutto da rielaborare, e fa davvero pensare che sia la leggera Marvel a farsene un carico così pesante. L'ineluttabilità della morte, affidata agli dei, ai filosofi, agli economisti e ai religiosi, diviene cifra cinematografica. Non tutto è chiaro in Infinity: Endgame, ma non siamo andati al cinema per risolvere un enigma; ci siamo andati per incontrare vecchi amici, per ritrovare tracce delle nostre vite dietro persone con costumi e poteri come noi, per ridere e piangere, per emozionarci. Per ritornare a casa, come Ulissi del ventunesimo secolo.
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[+] il solenne epilogo di una mitologia contemporanea
(di antonio montefalcone)
[ - ] il solenne epilogo di una mitologia contemporanea
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zenith
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venerdì 26 aprile 2019
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ma era avengers o star trek discovery?
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Tutto gia visto nel finale di Star Trek Discovery!
Mi aspettavo di meglio!
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davide martines
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venerdì 26 aprile 2019
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a qualunque costo
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Ieri sono andato a vedere il film, dopo averlo atteso per un anno. Un anno a chiedermi come avrebbero potuto gli Avengers scoffiggere il terribile Thanos. Ieri sono rimasto davvero molto, ma molto soddisfatto. In 3 ore mi sono divertito, impressionato ed anche commosso in una maniera che solo pochi film riescono ancora oggi a far venire. Io vado al cinema da quando ero piccolo e tutte le volte era come se entrassi in un altra dimensione. Per me il cinema a sempre dato quel brivido, quella magia e una buona dose d'intrattenimento che valeva il prezzo del biglietto speso. Nel corso degli ultimi anni alcuni film mi hanno lasciato un po' l'amaro in bocca. Ma ieri questo film mi ha tenuto incollato alla poltrona dall'inizio alla fine, ed abbiamo applaudito tutti in sala almeno 4 volte.
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Ieri sono andato a vedere il film, dopo averlo atteso per un anno. Un anno a chiedermi come avrebbero potuto gli Avengers scoffiggere il terribile Thanos. Ieri sono rimasto davvero molto, ma molto soddisfatto. In 3 ore mi sono divertito, impressionato ed anche commosso in una maniera che solo pochi film riescono ancora oggi a far venire. Io vado al cinema da quando ero piccolo e tutte le volte era come se entrassi in un altra dimensione. Per me il cinema a sempre dato quel brivido, quella magia e una buona dose d'intrattenimento che valeva il prezzo del biglietto speso. Nel corso degli ultimi anni alcuni film mi hanno lasciato un po' l'amaro in bocca. Ma ieri questo film mi ha tenuto incollato alla poltrona dall'inizio alla fine, ed abbiamo applaudito tutti in sala almeno 4 volte. Questo significa che nel 2019 ci sono ancora film che vale la pena di vedere e questo film è tra quelli. Davvero bellissimo film.
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abbondio
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venerdì 26 aprile 2019
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stardinario, immenso e meraviglioso lavoro cinematografico
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Film importantissimo dal punto di vista dei cinefumetti e quindi della cultura pop, perché si è concluso una macrofase che ha accompagnato noi ragazzi da adolescenti fino ai ventenni che siamo oggi, rappresenta un epilogo senza precedenti della storia del marvel cinematic universe, riuscendo a strizzare l'occhiolino in moltissime scene dalla forte nostalgia emotiva. Dal punto di vista tecnico è eccellente, la grafica computerizzata di altissima qualità riproposta da questo film come dalla sua prima parte infinity war è ar dir poco stupefacente, raggiunge vette decisamente di altissimo livello con effetti particellari impressionanti il realismo delle scene non lascia a desiderare, il top proponibile oggi.
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Film importantissimo dal punto di vista dei cinefumetti e quindi della cultura pop, perché si è concluso una macrofase che ha accompagnato noi ragazzi da adolescenti fino ai ventenni che siamo oggi, rappresenta un epilogo senza precedenti della storia del marvel cinematic universe, riuscendo a strizzare l'occhiolino in moltissime scene dalla forte nostalgia emotiva. Dal punto di vista tecnico è eccellente, la grafica computerizzata di altissima qualità riproposta da questo film come dalla sua prima parte infinity war è ar dir poco stupefacente, raggiunge vette decisamente di altissimo livello con effetti particellari impressionanti il realismo delle scene non lascia a desiderare, il top proponibile oggi. In questo film le emozioni sono assicurate sin dall'inizio ci vengono mostrate scene molto forti, come molte delle conseguenze dello schiocco di Thanos, i nostri eroi si trovano spiazzati amareggiati e senza speranza, li lo spettatore è molto curioso di vedere gli avvenimenti che porteranno alla ribalta la situazione drammatica ed apocalittica in cui si erano trovati, Questo film riesce ad emozionare con l'alternarsi di scene che lasciano cadere qualche lacrima toccando il cuore dello spettatore, ma per fortuna anche qualche risata non è mancata servite a spazzare la forte tensione creata dalla situazione. Tirando le somme avengers endgame è un insieme di spettacolarità grafica, epicità sbalorditiva con scene action da brividi, il finale davvero emozionante. Tutto questo messo insieme lo rendono un capolavoro complimenti ai registi e tutto team di sviluppo per averci donato questa perla cinematografica
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