Un intrigo imprevedibile e sovente eccitante ma che, senza la forza dei personaggi, scivola sul ghiaccio. Recensione di Marzia Gandolfi, legge Veronica Bitto.
di A cura della redazione
ll passato non passa mai per Lisbeth Salander, orfana abusata, hacker virtuosa e vendicatrice. Assoldata da uno scienziato informatico per recuperare un programma in grado di collassare le sicurezze nazionali e armare il mondo con un click, Lisbeth riesce nell'impresa ma diventa bersaglio degli Spiders, organizzazione criminale che vuole mettere le mani sul 'file'.
Fan di Millennium, bentornati. Dopo gli adattamenti della trilogia di Stieg Larsson, spetta a Fede Álvarez tradurre per lo schermo il romanzo di David Lagercrantz, prosecutore legittimo della saga.
Il film ritrova la rivolta contro l'ingiustizia, le contraddizioni della società contemporanea e la ricerca della verità, ma manca di personalità nella scrittura.
Il regista sceglie la semplificazione, e senza la forza dei personaggi e quella loro tensione pronta a combattere il mondo, la saga scivola sul ghiaccio.
In occasione dell'uscita al cinema di Millennium - Quello che non uccide, Veronica Bitto interpreta la recensione di Marzia Gandolfi.