Anno | 2018 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 65 minuti |
Regia di | Marco Serra Degani |
Attori | Amato D'Auria, Petra Giommarelli, Rocco Baldassini, Ivano Marescotti, Mariantonietta Mazzeo Fulvio Wetzl. |
Uscita | giovedì 15 novembre 2018 |
Distribuzione | W&B di Fulvio Wetzl |
MYmonetro | 2,15 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento martedì 14 maggio 2019
Tre giovani universitari convivono in un appartamento molto vicino al centro di Bologna. Un giorno un misterioso personaggio solleverà una serie di interrogativi.
CONSIGLIATO NÌ
|
A Bologna vivono tre ragazzi, Carlo, Valeria e Marcello. Condividono lo stesso appartamento mentre seguono le lezioni all’università. Uno vuole diventare attore, l’altra psicologa e l’ultimo regista cinematografico. Tra di loro si instaura il classico rapporto tra coinquilini: simpatie, gelosie, l’accenno di un amore. Mentre queste dinamiche si fanno via via sempre più complesse, Marcello apprende l’arte di raccontare storie tramite le immagini ed uno strano personaggio di nome Oscar solleverà degli interrogativi a cui tutti dovranno cercare di rispondere.
Oscar alla Lezione è il classico prodotto uscito da un percorso didattico. Quei saggi di fine anno in cui lo studente si interfaccia con il professore per capire quanta e quale strada sia necessario percorrere affinché si arrivi veramente a riuscire a dire quello che si vuole con le immagini. Ne è la dimostrazione la programmatica sequenza finale dove il giovane regista Marco Serra Degani, qui all’esordio, ha un’ipotetica conversazione a telefono con Fulvio Wetzl, co-sceneggiatore, produttore e distributore del film.
In fin dei conti questa discussione a due è la vera essenza di un progetto che non sembra avere nulla a che fare con il pubblico. Wetzl, veterano del cinema documentaristico italiano, prova ad immettere sulla strada un suo allievo, che però evidentemente non è ancora pronto ad andare oltre lo step di questo esame. Si sente la mancanza di un approccio professionale, di una ricerca di uno sguardo e soprattutto di qualcosa da voler veramente dire.
Si eseguono tutti gli esercizi base della regia, dai raccordi ai diversi piani dell’inquadratura, ma manca uno scopo che non sia quello didattico. Proprio per questo l’unica parte che si può definire interessante è quella improntata sull’assetto meta-cinematografico, dove si apre la discussione su cosa significhi fare cinema e che conferma la sensazione che sia ancora tutta un’esercitazione. Un prodotto che in definitiva non ha nulla per cui essere segnalato al di fuori di una scuola o di un corso specifico, dove questa opera prima potrà essere analizzata ai fini di una ricerca linguaggio che, per mancanza di maturità, ancora è assente.
Marco Serra Degani al suo esordio dietro la macchina da presa confeziona un'ottimo film autobiografico, una pellicola che coinvolge e che fa tenere lo spettatore incollato allo schermo in attesa del colpo di scena finale. Seppur il film da un punto di vista tecnico abbia qualche sbavatura non si può dire lo stesso della costruzione dei personaggi (il punto forte del film) la pellicola infatti caratterizza [...] Vai alla recensione »
Sentimenti descritti in punta di pennello, il loro mutare è costruirsi nella profondità dell'animo per poi affiorare alle labbra con un bacio.La delicatezza è il dato del film, dedicata con affetto, e da vicino, all'età dei protagonisti: si esprime nei tempi respiro del racconto, nei colori luogo delle ambientazioni e dei costumi, in quella casa spazio in divenire che tra porte chiuse ed aperte porta [...] Vai alla recensione »
Un fantomatico Oscar s'insinua tramite la tecnologia digitale nella vita di tre giovani amici studenti di cinema e (forse) ne sconvolge le relazioni interne. Il mistero è metacinematografico già dal nome del personaggio, e con un occhio a Rohmer e a Rivette, anche se alla lontana, l'autore scrive una storia curiosa, a volte troppo rilassata nel ritmo e nel montaggio.
Opera prima per il giovane regista Marco Serra Degani che offre a noi spettatori un film interessante. In poco più di un'ora, il regista piemontese ci offre uno spaccato di "normale" vita universitaria di tre studenti fuori sede, insaporita con un pizzico di mistero e problemi di cuore, nel complesso davvero ben raccontati: il tutto incorniciato in quella che appare una dichiarazione [...] Vai alla recensione »
Marco Serra Degani firma la sua prima raffinata piece cinematografica dal valore didattico. E lo fa traendo ispirazione dagli insegnamenti del suo maestro, Fulvio Wetzl, da sempre legato alle tematiche del linguaggio del cuore. In questo lavoro colpisce un approccio ad una comunicazione “a finestre” prendendo spunto dai codici moderni imposti dai social network per focalizzare [...] Vai alla recensione »
Bologna, tre studenti condividono un appartamento.Valeria studia Psicologia, Marcello frequenta corsi di regia al Dams, Carlo studia recitazione. Due veneti e un torinese, Marcello. Vita da studenti, sveglia e colazione insieme, due chiacchiere e via, ci si ritrova la sera per una pizza o si fa jogging insieme sulla Montagnola.Breve panoramica dell’appartamento, francescano, asettico, [...] Vai alla recensione »
Cosa vuol dire fare cinema? Quali meccanismi comunicativi si mettono in moto quando si deve scegliere la giusta inquadratura? Come fare a capire cosa deve stare in campo e cosa è invece meglio che resti fuori, nel non detto che comunque preme intorno ai confini dell'inquadratura? In barba ai troppi discorsi teorici che circondano il mero gesto del fare film, Fulvio Wetzl sembra suggerire alla sua [...] Vai alla recensione »