Il ritratto di Nadia Murad, volto di un popolo dimenticato che giorno dopo giorno combatte la dolorosa battaglia per la memoria. Dal 6 al 12 dicembre al cinema.
Nadia Murad, Premio Nobel 2018 per la Pace, è una sopravvissuta: aveva appena 20 anni la notte del 3 agosto 2014, quando l'Isis attaccò Sinjar, la sua città natale, e sterminò la sua famiglia insieme a gran parte della popolazione di fede Yazidi. Lei fu catturata, subì ogni genere di violenza e solo per una coincidenza riuscì a mettersi in salvo. Ora Nadia è diventata il volto di un popolo dimenticato e, giorno dopo giorno, combatte una battaglia difficile e dolorosa, quella per la memoria. Dai campi di profughi in Grecia ai raduni di sopravvissuti a Berlino, dal Parlamento canadese alla sede della Nazioni Unite, questa ragazza giovanissima continua a raccontare la sua storia e trova il coraggio di ripercorre ancora una volta quei momenti terribili, riaprendo ferite recenti. Perché quanto è accaduto e sta tuttora accadendo non passi sotto silenzio. Perché la sua voce diventi il grido di speranza di un intero popolo.
"Il palco della vittima, del sopravvissuto, non è da prendere alla leggera. Nadia stessa sa che le sue parole hanno spinto alcune persone all'azione. La mia speranza è che questo accesso intimo e privilegiato alla vita di Nadia aldilà del palcoscenico riveli le reali fatiche che una comunità senza voce è obbligata ad affrontare per spingere il mondo ad aiutarla".
Diretto da Alexandria Bombach, Sulle sue spalle - di cui presentiamo in anteprima il trailer ufficiale - sarà al cinema dal 6 al 12 dicembre, in occasione della consegna a Nadia Murad del Premio Nobel per la Pace 2018, in programma lunedì 10 dicembre a Oslo, in Norvegia.