Guerra e Pace

Film 2020 | Documentario, +13 90 min.

Titolo internazionaleWar and Peace
Anno2020
GenereDocumentario,
ProduzioneItalia
Durata90 minuti
Regia diMassimo D'Anolfi, Martina Parenti
Uscitalunedì 24 maggio 2021
TagDa vedere 2020
DistribuzioneCinecittà Luce
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,35 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Massimo D'Anolfi, Martina Parenti. Un film Da vedere 2020 Titolo internazionale: War and Peace. Genere Documentario, - Italia, 2020, durata 90 minuti. Uscita cinema lunedì 24 maggio 2021 distribuito da Cinecittà Luce. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,35 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 21 maggio 2021

Un viaggio tra le sedi che dovrebbero assicurare la pace della diplomazia italiana. In Italia al Box Office Guerra e Pace ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 3,5 mila euro e 976 mila euro nel primo weekend.

Consigliato sì!
3,35/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 4,00
PUBBLICO 3,05
CONSIGLIATO SÌ
Un’opera interessante sulla quale i registi operano delicatamente come se fossero dei chirurghi.
Recensione di Giancarlo Zappoli
lunedì 7 settembre 2020
Recensione di Giancarlo Zappoli
lunedì 7 settembre 2020

Il documentario si articola su tre elementi di base: l’importanza dell’immagine e il suo utilizzo per descrivere i conflitti; la funzione dell’Unità di crisi della Farnesina e l’addestramento dei militari.

Le prime sequenze di questa interessante opera di D’Anolfi e Parenti sono estremamente significative. Quasi fossero dei chirurghi che intervengono su una frattura scomposta ed estremamente esposta e fragile, i restauratori di immagini del passato sono molto consapevoli dell’importanza e della delicatezza del loro lavoro.

Le immagini che ci vengono proposte della presenza dell’esercito italiano in Libia agli inizi secolo scorso seguite dal commento su quanto in quel Paese sta accadendo, oggi legano in maniera precisa il passato e il presente che sono poi i due ambiti su cui si sviluppa questa narrazione.

Se le mappe costantemente aggiornate presso l’Unità di crisi del Ministero degli Esteri italiano sono funzionali all’individuazione e al recupero di compatrioti dei quali a volte non è stata neppure segnalata la presenza in territori di conflitto armato, il corso d’istruzione dell’ECPAD (agenzia dell’immagine del Ministero della Difesa francese), alternato con l’addestramento di soldati della Legione Straniera, focalizza al massimo la riflessione.

Mentre ci si prepara nella maniera più dura ai combattimenti con volontari a cui viene ricordato che la vita civile è ormai alle spalle e a un certo punto si paragona un attacco a una sinfonia in cui ognuno è uno strumentista che deve suonare in accordo con gli altri, altri militari imparano a ‘raccontare’ la guerra con le immagini.

Sappiamo che il conflitto nella ex Jugoslavia (che qui per ovvie ragioni di durata non viene citato) è stato un feroce laboratorio proprio nell'ambito della ricerca e dell’uso dell’immagine in territorio di guerra. Qui assistiamo agli sviluppi teorico-pratici ma anche, fortunatamente, alle riflessioni sul piano etico sulla funzione dell’immagine. Il confine tra il voyeurismo e la necessità di fare memoria è estremamente sottile. Come quello, purtroppo e in molti casi, tra la guerra e la pace.

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 1 giugno 2021
Daniela Persico
Filmidee

"Possedere il mondo sotto forma d'immagini significa, esattamente, risperimentare l'irrealtà e la lontananza del reale". Così scriveva Susan Sontag in Sulla fotografia, e da lì sono partiti Martina Parenti e Massimo D'Anolfi per pensare l'architettura del loro ultimo film, Guerra e pace, presentato nella sezione Orizzonti della 77° Mostra d'arte cinematografica di Venezia.

domenica 30 maggio 2021
Matteo Scarfò
Close-up

Il cinema si è impadronito della guerra o la guerra si è impadronita del cinema? È una domanda che nel corso del Novecento fino a oggi ha trovato una sua dimensione sempre più larga e su cui Massimo D'Anolfi e Martina Parenti hanno indagato a fondo nel recente documentario Guerra e pace, presentato nella sezione Orizzonti dell'ultima Biennale di Venezia 2020 e ora in sala grazie all'Istituto Luce. Vai alla recensione »

venerdì 28 maggio 2021
Andrea Chimento
Il Sole-24 Ore

Tra le novità della settimana c'è anche il documentario «Guerra e pace» di Massimo D'Anolfi e Martina Parenti, presentato all'ultima Mostra del Cinema di Venezia. Diviso in vari capitoli, il film racconta la secolare relazione tra cinema e guerra, a partire dall'invasione italiana in Libia nel 1911 fino ai giorni nostri.Sin dalle prime, splendide scene traspare perfettamente lo stile dei due autori [...] Vai alla recensione »

giovedì 27 maggio 2021
Cristina Piccino
Il Manifesto

Può il cinema essere memoria, racchiudere frammenti del proprio tempo e, al di là di esso, svelarne nella distanza nuovi significati? «Sin dalle sue origini il cinema ci mostra di aver avuto un legame fortissimo con la guerra più che con la pace, sia per lo spirito che ha attraversato la prima metà del secolo scorso, sia per l' intrinseca necessità di documentare gli eventi storici, sia per la reale [...] Vai alla recensione »

martedì 25 maggio 2021
Matteo Marelli
Film TV

«La preda esige la messa a fuoco: lo sguardo che isola, restringe il campo visivo in un punto. È una conoscenza che procede per cesure successive, ritagliando figure da un fondo. Circoscrivendole, le isola come bersaglio. Anzi, il gesto del ritagliarle è già il gesto che le colpisce. Altrimenti non nasce la figura». Questo frammento di Il cacciatore celeste di Roberto Calasso mette in luce le connessioni, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 9 settembre 2020
Simone Agnetti
Filmcronache

La morte e la vita, l'orrore della violenza bellica e la finzione della propaganda, la documentazione e la comunicazione di guerra: gli archivi del cinema e dell'audiovisivo sono tesori ricchi di racconti per immagini di questi fatti. La guerra e la pace forgiano l'umanità e il mondo da secoli. Da quando il cinema ha aperto il suo sguardo sulla guerra qualcosa di diverso è accaduto, quello che prima [...] Vai alla recensione »

mercoledì 9 settembre 2020
Giulio Sangiorgio
Film TV

Immagini di guerra: le pellicole dell'Istituto Luce e della Cineteca svizzera; le mappe che inseguono i territori in conflitto nelle stanze dell'Unità di crisi del Ministero degli esteri; la didattica dell'ECPAD del Ministero della difesa francese in cui soldati vengono formati a leggerle e a costruirle, le immagini, a cominciare dai selfie. D'Anolfi-Parenti tornano a un titolo sottratto alla letteratura [...] Vai alla recensione »

mercoledì 9 settembre 2020
Simone Soranna
Duels.it

A quattro anni di distanza dal precedente film, Spira Mirabilis (il loro lavoro più ambizioso), la coppia di documentaristi italiani formata da Massimo D'Anolfi e Martina Parenti torna a lavorare su una dimensione a loro più consona riuscendo a firmare un altro grande tassello all'interno di una filmografia già molto celebrata. Guerra e pace (in Orizzonti) è un lungometraggio lineare in cui risulta [...] Vai alla recensione »

martedì 8 settembre 2020
Aldo Spiniello
Sentieri Selvaggi

Martina Parenti e Massimo D'Anolfi attraversano un secolo di rappresentazione e documentazione della guerra. E articolano il loro viaggio in quattro tempi, il passato remoto della spedizione italiana del 1911 in Libia , rivista attraverso i filmati custoditi dall'Istituto Luce, il passato prossimo dell'incessante lavoro di contatto dell'Unità di crisi della Farnesina, il presente dell'École des métiers [...] Vai alla recensione »

martedì 8 settembre 2020
Roberto Manassero
Cineforum

Il pregio maggiore di Guerra e pace è al tempo stesso il suo limite, o volendo anche il contrario: nei limiti di un progetto andato definendosi nel tempo, i due registi Massimo D'Anolfi e Martina Parenti sono riusciti alla lunga a trovare la direzione verso cui puntare, costruendo il film mano a mano che accumulavano materiale e restituendo poi nel montaggio la fatica e l'illuminazione di tale procedimento. [...] Vai alla recensione »

lunedì 7 settembre 2020
Gian Luca Pisacane
La Rivista del Cinematografo

Può un film catturare l'essenza della guerra? Coglierne la verità? Il grande László Nemes si era posto la stessa domanda, ma sull'Olocausto. E la risposta era stata negativa. In Il figlio di Saul aveva fissato la cinepresa sulla nuca del protagonista, eliminando il controcampo, riducendo allo stretto necessario il mondo che lo circondava. Oggi Massimo D'Anolfi e Martina Parenti indagano il rapporto [...] Vai alla recensione »

lunedì 7 settembre 2020
Elisa Battistini
Quinlan

A Ivry-sur-Seine, appena fuori Parigi, il Ministero della Difesa francese ha creato alcuni anni fa un'accademia che forma giovani militari allo studio della produzione audiovisiva delle immagini di guerra. Si analizzano i quadri dei Seicento quanto le foto in posa dei reduci americani dagli scenari bellici per istruire gli allievi a realizzare riprese consapevoli e calibrate una volta che saranno loro [...] Vai alla recensione »

NEWS
NEWS
lunedì 17 maggio 2021
 

Un viaggio tra le sedi che dovrebbero assicurare la pace della diplomazia italiana. Vai all'articolo »

MOSTRA DI VENEZIA
lunedì 7 settembre 2020
Giancarlo Zappoli

Un lavoro chirurgico estremamente delicato da parte dei due registi. Presentato nella sezione Orizzonti.  Vai all'articolo »

TRAILER
martedì 25 agosto 2020
 

Regia di Massimo D'Anolfi, Martina Parenti. Guarda il trailer »

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