Titolo originale | Buñuel in the Labyrinth of the Turtles |
Anno | 2018 |
Genere | Animazione, |
Produzione | Spagna, Paesi Bassi, Germania |
Durata | 80 minuti |
Regia di | Salvador Simó |
Attori | Jorge Usón, Salvador Simó . |
Uscita | giovedì 5 marzo 2020 |
Tag | Da vedere 2018 |
Distribuzione | Draka |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,16 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 20 febbraio 2020
La vera storia di come Luis Buñuel ha realizzato il suo terzo film. Ha vinto un premio ai European Film Awards, Il film ha ottenuto 4 candidature e vinto un premio ai Goya, In Italia al Box Office Buñuel - Nel labirinto delle tartarughe ha incassato 3,7 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Luis Buñuel si trova in un difficile momento della sua vita d'artista. L'age d'or, film manifesto del surrealismo ha scandalizzato tutti i benpensanti ostracizzando il regista da qualsiasi possibilità progettuale in Francia. Individuato in una tesi di dottorato che gli è stata donata da Maurice Legendre il tema del suo prossimo film, deve trovare il denaro per realizzarlo. Sarà un amico, con una vincita alla Lotteria, a consentirgli di girare Las Hurdes, un documentario su un'area della penisola iberica abbandonata totalmente dal governo alla miseria e all'insignificanza sociale.
Poteva sembrare una scommessa in perdita, un po' come l'investimento dell'amico Acin con i soldi vinti alla Lotteria, il realizzare un film d'animazione sulle riprese di un film di un Maestro del cinema. Si è trattato forse di un azzardo (di cui Buñuel era un esperto) che però ha trovato un riconoscimento internazionale ottenendo anche diversi premi prestigiosi.
Questa docu-animation-fiction ha il merito di ricordarci, con una forma espressiva assolutamente aderente all'impresa, come il cinema abbia avuto (e possibilmente abbia ancora) tra i suoi compiti quello di scuotere le coscienze.
Per farlo bisogna però essere dotati di una tenacia notevole, confrontandosi anche con i propri demoni interiori e magari anche con le frustrazioni subite in ambito familiare. È in particolare sugli incubi ricorrenti del regista che il mezzo dell'animazione riesce ad intervenire con un'efficacia estetica che anche i più raffinati effetti speciali farebbero fatica a conseguire. Il ritornare della rigida figura paterna diviene così un leit motiv declinato con modalità differenti ma sempre efficaci.
Simò non edulcora nulla nel ricostruire le complesse fasi di ripresa di questo documentario finalizzato a mostrare come negli anni Trenta del Novecento sussistessero nella 'civile' Spagna sacche di miseria in cui gli ultimi sopravvivevano a stento quando non soccombevano prematuramente. In maniera che potremmo definire 'didattica' in alcune sequenze assistiamo alle riprese in animazione e subito dopo vediamo il risultato nell'opera realizzata.
Buñuel ne emerge come un uomo sensibile in particolare alle sofferenze dei più piccoli ma anche spietato con gli animali quando necessita di una situazione che in quel momento non si verificherebbe in modo autonomo. Ciò che le didascalie finali non dicono è che il film venne immediatamente censurato con la motivazione: "disonora la Spagna e denigra gli spagnoli" e che il governo franchista ne accettò la proiezione a prezzo di un commento finale che illustrasse gli sforzi che si stavano facendo per migliorare le condizioni di vita di quella popolazione.
L’altra sera ho visto un film d’animazione in uno scenario spettacolare. Sul laghetto dell’EUR è stata allestita una sorta di arena da centocinquanta posti. Lo schermo è direzionato davanti il palazzo degli Uffici dell’Eni, e sulle zattere di legno sono state ubicate una serie di sedie a sdraio per gli spettatori.
Progettare un documentario che racconta la difficile realizzazione di un altro documentario e farlo scegliendo di utilizzare il linguaggio più lontano dal realismo documentaristico, cioè il linguaggio del cinema d'animazione. Basterebbe questa scelta eretica e coraggiosa a fare di Buñuel - Nel labirinto delle tartarughe una sorta di Ufo nel panorama del cinema attuale: un film che è al contempo una [...] Vai alla recensione »
L'age d'or", proiettato a Parigi nel 1930, provoca tumulti tra gli spettatori. Gli insulti vanno da "comunista" a "surrealista". Sono in pochi ad apprezzare il secondo film di Luis Buñuel, un po' meno folle di "Un chien andalou" (che aveva l'occhio tagliato dalla lametta, e non sapete quante tesi e controtesi sulla "ferita del cinema" abbiamo da allora evitato).
Il film disegnato di Salvador Simó è di fatto un tassello che mancava nella storia cinematografica di Luis Buñuel. Ricostruisce gli elementi biografici e il contesto sociale, politico e culturale che hanno portato il regista aragonese a realizzare il documentario Terra senza pane, terzo titolo della sua filmografia. Documentario animato a tutti gli effetti, in quanto testimonia visivamente una realtà [...] Vai alla recensione »
Mentre davvero insolito e molto divertente è il lungometraggio d' animazione Bunuel Nel labirinto delle tartarughe che racconta le avventurose peripezie delle riprese di Las Hurdes Terra senza pane, l'unico documentario girato in Spagna con mezzi di fortuna in soli due mesi nella primavera del 1932 dal giovane Bunuel, già portabandiera del surrealismo anarchico in Francia tornato per l'occasione nella [...] Vai alla recensione »
Il regista surrealista Luis Buñuel ha girato un solo documentario, Terra senza pane, che si prefiggeva di raccontare le condizioni precarie di Las Hurdes, nell'Estremadura. Questo cartone, indirizzato ai cinefili, immagina le fasi della lavorazione dell'opera, frammezzandole con fotogrammi reali tratti da quel film. Ne risulta un buon prodotto, diverso dalla media, che ritrae anche il lato umano di [...] Vai alla recensione »
Le tartarughe del titolo sono i tetti "a forma di" a Las Hurdes, sperduto paesino di una Spagna desolata degli anni 30, materia del capolavoro omonimo di Luis Bunuel. Perché girare in animazione questa ricostruzione del progetto, di fasi produttive, intralci e incubi, perfino i ricordi del padre censore del regista, perché tornare con queste figurine acerbe e monocolori alla biografia di un artista [...] Vai alla recensione »
Dopo lo scandalo seguito alla proiezione dell'Âge d'or a Parigi, nel 1930, Luis Buñuel si lanciò nella realizzazione di un documentario su una regione remota della Spagna. Salvador Simó racconta quest'avventura eccezionale in un film d'animazione in cui traccia un ritratto complicato e complesso di un regista toccato dalla miseria dei contadini ma spinto dalla voglia feroce di dare fastidio.
Surrealismo e realtà si mescolano perfettamente nel ritratto cinematografico, umano e artistico, di un maestro del cinema mondiale. "Buñuel -Nel labirinto delle tartarughe" diretto da Salvador Simó, Miglior film d' animazione agli European Film Awards, al cinema dal 5 marzo con Draka, racconta in forma animata, e non solo, un capitolo della vita del cineasta spagnolo Luis Buñuel, che riguarda la realizzazio [...] Vai alla recensione »
Curioso film d'animazione per adulti che, ispirandosi a una graphic novel di Fermin Solis, ripercorre le tappe di lavorazione del documentario Las Hurdes (Tierra sin pan) firmato da Buñuel nel 1933. Un'avventura che segna una svolta nella carriera del maestro spagnolo, in cerca di una re-definizione del verbo surrealista dopo l'effetto «scandalo» dai L'age d'or e Un chien andalou realizzati con Dalì. [...] Vai alla recensione »
Travolto dallo scandalo di L'âge d'or (1930), il capolavoro scritto con Salvador Dalí, Luis Buñuel cerca nuove strade. Trova sostegno finanziario grazie all'amico anarchico Ramón Acín, che ha appena vinto alla lotteria. A sorpresa gira il documentario etnografico Terra senza pane (1932) nella poverissima Las Hurdes. Sul set esplode il conflitto. Acín vuole denunciare la realtà degli umiliati e offesi, [...] Vai alla recensione »
Dopo lo scandalo L'âge d'or, Luis Buñuel lascia Parigi. Torna in Spagna. Vuole realizzare un film a Las Hurdes, una regione montagnosa e desolata. Ne parla con un amico, Ramón Acín, un anarchico che promette di finanziare il film se vincerà alla lotteria. Manterrà la promessa. Morirà fucilato nel 1936, insieme alla moglie. Salvador Simó, il regista di questo sorprendente Buñuel - Nel labirinto delle [...] Vai alla recensione »
Documentario animato che testimonia visivamente una realtà in assenza di riprese dal vero, Buñuel nel labirinto delle tartarughe assolve egregiamente la funzione di making of di Terra senza pane di Luis Buñuel. Il film sul territorio povero de Las Hurdes, in Spagna (8.000 persone sparpagliate fra 52 paesi), venne dopo le pellicole surrealiste Un chien andalou, assistito creativamente da Dalì, e il [...] Vai alla recensione »