Il thriller di Taylor Sheridan è il racconto senza giudizi morali di una waste land odierna. Al cinema.
di Elvira Del Guercio, vincitrice del Premio Scrivere di Cinema
Fin dai suoi primi afflati, I segreti di Wind River è una storia che si insinua nel cuore nero dell'America: l'altra America, quella più povera e rurale, cristallizzata nell'immagine di un inverno ancestrale. Il racconto vive di contrasti, di speculari dissonanze che rompono una quiete solo d'apparenza, e della placida presenza di fantasmi e ricordi, come l'ombra delle parole della voice over iniziale e il suo riflesso all'interno della mente di Cory Lambert, monito che ripeterà con liturgica ritualità fino allo scioglimento dell'enigma.
Muovendosi tra i Coen e particolari stilemi alla Peckinpah, Taylor Sheridan fa dell'omicidio consumatosi tra le innevate praterie del Wyoming un pretesto per alludere alle circostanze storiche e culturali in cui - e per cui - una tale efferatezza ha avuto modo di compiersi.
Quando sembra che la causa di tutto sia il freddo o una lupa famelica, e la natura viene additata come l'indiziata più papabile, allora il dramma si dispiega diversamente, divincolandosi da ogni genere di costrizione e spostando l'attenzione su una disumanità radicale, su uno stato di cose primordiali, in cui a dominare è il carattere quasi embrionale degli istinti umani, senza la benché minima soluzione di compromesso.
Sheridan osserva questo microcosmo da lontano, facendosi sentire la presenza di un male endemico e che sia umano o naturale, fino alla fine, non c'è dato saperlo. Il suo è il racconto senza giudizi morali di una waste land odierna, della rabbia e desolazione di uomini impoveriti dalla deindustrializzazione e sviliti da un'indigenza materiale e morale ormai radicata, dove a reggere sono valori culturali violenti e xenofobi e non è un caso che ad essere state brutalmente uccise siano proprio due ragazze amerinde. Il cinema, da sogno ad occhi aperti diviene incubo e Sheridan è il disincantato narratore di questo trapasso. I segreti di Wind River è l'assoluto nulla americano che si ignora, in cui il male è connaturato, il nemico indefinito e multiforme e la violenza arrecata la conseguenza di un sistema profondamente distorto.