Dopo la guerra

Film 2017 | Drammatico, +13 100 min.

Regia di Annarita Zambrano. Un film con Giuseppe Battiston, Barbora Bobulova, Charlotte Cétaire, Fabrizio Ferracane. Cast completo Titolo internazionale: After the War. Genere Drammatico, - Francia, 2017, durata 100 minuti. Uscita cinema giovedì 3 maggio 2018 distribuito da I Wonder Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,85 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 18 maggio 2021

La fuga di un militante di sinistra a seguito di un omicidio politico. Il film ha ottenuto 2 candidature ai Nastri d'Argento,

Consigliato sì!
2,85/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA
PUBBLICO 3,19
CONSIGLIATO SÌ
Zambrano esordisce nel lungo con un'opera sulle ferite aperte della lotta armata che insanguinò l’Italia negli anni Settanta.
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 24 maggio 2017
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 24 maggio 2017

In seguito all'omicidio di un professore universitario in un agguato terrorista, Marco, ex-militante di estrema sinistra condannato all'ergastolo e rifugiato in Francia grazie alla dottrina Mitterrand, è accusato dallo Stato italiano di essere uno dei cervelli dell'attentato e ne viene chiesta l'estradizione. Decide allora di non consegnarsi ma di trovare il modo di fuggire in America Latina con la figlia Viola adolescente. In Italia sua madre, la sorella e il cognato magistrato finiscono al centro dell’attenzione mediatica.

Rappresenta sicuramente un elemento d’interesse il fatto che una regista nata nel 1972 decida di dirigere e sceneggiare come sua opera prima nel campo del lungometraggio un film che abbia al centro le ferite ancora non chiuse della lotta armata che insanguinò l’Italia negli anni in cui lei muoveva letteralmente i primi passi.

La sua è una lettura che prende le mosse dall’omicidio del giuslavorista Marco Biagi nel 2002 e dalla conseguente estradizione dalla Francia e arresto dell’ex BR Paolo Persichetti. Zambrano decide di leggere la situazione da due fronti: da un lato la famiglia di Marco che vede tornare fantasmi di un passato che pensava di avere se non sepolto almeno esorcizzato. Dall’altro affronta il rapporto tra il BR non pentito e una figlia nata e cresciuta in Francia con cui non ha neanche mai parlato in italiano. In questo confronto risiede l’interesse principale del film più che non nell’analisi di un’epoca e di eventi che solo un Maestro potrebbe sintetizzare nel breve tempo di un film.

Marco è chiuso in se stesso, si è aggrappato alle sue idee, si ritiene una vittima, pensa di avere avuto diritto ad un’amnistia che non è avvenuta e glissa sulla presenza sulla scena del figlio bambino del suo bersaglio di un tempo. Viola (una Charlotte Cétaire che alla sua prima prova sullo schermo regge il confronto con un Battiston incupito al punto giusto) è la nuova vittima di Marco, è colei che paga l’opinabilità della direttiva di Mitterrand. Perché sin da subito sollevò forti perplessità il fatto che uno stato democratico (per di più confinante) potesse sostituirsi alla giurisdizione di un altro stato democratico offrendo immunità a persone ricercate. Ora quella disposizione non è più valida e lei si trova in balia del genitore e della sua trascorsa militanza. Ciò che però indebolisce l’impianto narrativo è il susseguirsi nel finale di colpi di scena che avrebbero guadagnato invece da una più rigorosa selezione.


DOPO LA GUERRA disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 7 maggio 2018
Flyanto

 Dopo la Guerra" è un film che, come si evince dal titolo stesso, presenta la situazione che si ripercuote dopo un certo avvenimento di natura drammatica, per non dire addirittura violenta. Infatti, in seguito all'inizio del nuovo millennio al cambiamento da parte del Presidente francese Francois Mitterand della legge concernente i rifugiati politici in Francia che negli anni '70/&# [...] Vai alla recensione »

martedì 27 ottobre 2020
oclockalex

Un film riflessivo, sensibile, dove si parla sottovoce. Diverso dalle ultime mode (Il nome del figlio, perfetti sconosciuti ecc.) dove si grida, ci si esaspera senza soluzione e le parole non spiegano e i concetti non esistono, questo è un film nobile, dove si ha un punto di vista ben delineato e non si bluffa. Lo si vede semplicemente sotto un diverso punto di vista.

mercoledì 21 giugno 2017
FabioFeli

Marco (Giuseppe Battiston), macchiatosi di reati in Italia perché aderente a un gruppo parallelo alle Brigate rosse, si è trasferito a suo tempo nella Francia di Mitterrand come rifugiato politico. Nel 2002 la legge voluta dal Presidente socialista è stata abrogata e l’omicidio “politico” di un professore universitario a Bologna, rivendicato da un gruppo con [...] Vai alla recensione »

domenica 2 agosto 2020
La Nera

1.1 su 10

mercoledì 22 luglio 2020
FedeNisi

Un vero peccato: andate a fare una passeggiata ma non affittate questo film

martedì 8 maggio 2018
algernon

un buon film, ottima l'interpretazione di Battiston e anche molto significativa quella della giovane Charlotte Cétaire. ottima la regia, un'opera prima di grande qualità. riserve su quanto la vicenda è aderente alla realtà storica? può darsi, qualche dettaglio, ma la scelta qui è di raccontare una vicenda familiare, mi pare un punto di vista corretto [...] Vai alla recensione »

domenica 6 maggio 2018
fortebraccio

film di regime,bugiardo,che non dice la verita sulla lotta armata in italia.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 3 maggio 2018
Alice Sforza
Il Giornale

Bologna, 2002. In piena riforma del lavoro, un giudice viene assassinato (chiaro il riferimento a Biagi) da un gruppo terroristico che sì fifa a Marco, militante di estrema sinistra, condannato per omicidio e riparato in Francia da 20 anni. Il nostro paese ne chiede l'estradizione e Marco dovrà fuggire con la figlia 16enne, mentre la sua famiglia, in Italia, ne paga ancora le conseguenze.

giovedì 3 maggio 2018
Roberto Nepoti
La Repubblica

Pur essendo uno dei nostri attori più dotati, Giuseppe Battiston è quasi sempre impiegato in secondi ruoli. Lo ha voluto protagonista del suo debutto, invece, Annarita Zambrano, premiata autrice di corti nata a Roma ma che lavora in Francia. Presentato l'anno scorso a Cannes (sezione Un certain regard) e prodotto con quote maggioritarie francesi, Dopo la guerra è un film più promettente che risolto. [...] Vai alla recensione »

NEWS
GUARDA L'INIZIO
mercoledì 2 maggio 2018
 

In seguito all'omicidio di un professore universitario in un agguato terrorista, Marco, ex-militante di estrema sinistra condannato all'ergastolo e rifugiato in Francia grazie alla dottrina Mitterrand, è accusato dallo Stato italiano di essere uno dei [...]

CANNES FILM FESTIVAL
mercoledì 24 maggio 2017
 

La stagione buia del terrorismo e quel che resta dopo: a raccontarla da una prospettiva inesplorata è una talentuosa regista che all'epoca dei fatti aveva 6 anni, "i miei genitori mi dicevano di fare attenzione in generale, ma niente di più, con quel [...]

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