Anno | 2017 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Annarita Zambrano |
Attori | Giuseppe Battiston, Barbora Bobulova, Charlotte Cétaire, Fabrizio Ferracane Elisabetta Piccolomini, Marilyne Canto, Jean-Marc Barr, Orfeo Orlando. |
Uscita | giovedì 3 maggio 2018 |
Distribuzione | I Wonder Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,85 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 18 maggio 2021
La fuga di un militante di sinistra a seguito di un omicidio politico. Il film ha ottenuto 2 candidature ai Nastri d'Argento,
CONSIGLIATO SÌ
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In seguito all'omicidio di un professore universitario in un agguato terrorista, Marco, ex-militante di estrema sinistra condannato all'ergastolo e rifugiato in Francia grazie alla dottrina Mitterrand, è accusato dallo Stato italiano di essere uno dei cervelli dell'attentato e ne viene chiesta l'estradizione. Decide allora di non consegnarsi ma di trovare il modo di fuggire in America Latina con la figlia Viola adolescente. In Italia sua madre, la sorella e il cognato magistrato finiscono al centro dell’attenzione mediatica.
Rappresenta sicuramente un elemento d’interesse il fatto che una regista nata nel 1972 decida di dirigere e sceneggiare come sua opera prima nel campo del lungometraggio un film che abbia al centro le ferite ancora non chiuse della lotta armata che insanguinò l’Italia negli anni in cui lei muoveva letteralmente i primi passi.
La sua è una lettura che prende le mosse dall’omicidio del giuslavorista Marco Biagi nel 2002 e dalla conseguente estradizione dalla Francia e arresto dell’ex BR Paolo Persichetti. Zambrano decide di leggere la situazione da due fronti: da un lato la famiglia di Marco che vede tornare fantasmi di un passato che pensava di avere se non sepolto almeno esorcizzato. Dall’altro affronta il rapporto tra il BR non pentito e una figlia nata e cresciuta in Francia con cui non ha neanche mai parlato in italiano. In questo confronto risiede l’interesse principale del film più che non nell’analisi di un’epoca e di eventi che solo un Maestro potrebbe sintetizzare nel breve tempo di un film.
Marco è chiuso in se stesso, si è aggrappato alle sue idee, si ritiene una vittima, pensa di avere avuto diritto ad un’amnistia che non è avvenuta e glissa sulla presenza sulla scena del figlio bambino del suo bersaglio di un tempo. Viola (una Charlotte Cétaire che alla sua prima prova sullo schermo regge il confronto con un Battiston incupito al punto giusto) è la nuova vittima di Marco, è colei che paga l’opinabilità della direttiva di Mitterrand. Perché sin da subito sollevò forti perplessità il fatto che uno stato democratico (per di più confinante) potesse sostituirsi alla giurisdizione di un altro stato democratico offrendo immunità a persone ricercate. Ora quella disposizione non è più valida e lei si trova in balia del genitore e della sua trascorsa militanza. Ciò che però indebolisce l’impianto narrativo è il susseguirsi nel finale di colpi di scena che avrebbero guadagnato invece da una più rigorosa selezione.
DOPO LA GUERRA disponibile in DVD o BluRay |
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Dopo la Guerra" è un film che, come si evince dal titolo stesso, presenta la situazione che si ripercuote dopo un certo avvenimento di natura drammatica, per non dire addirittura violenta. Infatti, in seguito all'inizio del nuovo millennio al cambiamento da parte del Presidente francese Francois Mitterand della legge concernente i rifugiati politici in Francia che negli anni '70/ [...] Vai alla recensione »
Un film riflessivo, sensibile, dove si parla sottovoce. Diverso dalle ultime mode (Il nome del figlio, perfetti sconosciuti ecc.) dove si grida, ci si esaspera senza soluzione e le parole non spiegano e i concetti non esistono, questo è un film nobile, dove si ha un punto di vista ben delineato e non si bluffa. Lo si vede semplicemente sotto un diverso punto di vista.
Marco (Giuseppe Battiston), macchiatosi di reati in Italia perché aderente a un gruppo parallelo alle Brigate rosse, si è trasferito a suo tempo nella Francia di Mitterrand come rifugiato politico. Nel 2002 la legge voluta dal Presidente socialista è stata abrogata e l’omicidio “politico” di un professore universitario a Bologna, rivendicato da un gruppo con [...] Vai alla recensione »
Un vero peccato: andate a fare una passeggiata ma non affittate questo film
un buon film, ottima l'interpretazione di Battiston e anche molto significativa quella della giovane Charlotte Cétaire. ottima la regia, un'opera prima di grande qualità. riserve su quanto la vicenda è aderente alla realtà storica? può darsi, qualche dettaglio, ma la scelta qui è di raccontare una vicenda familiare, mi pare un punto di vista corretto [...] Vai alla recensione »
film di regime,bugiardo,che non dice la verita sulla lotta armata in italia.
Bologna, 2002. In piena riforma del lavoro, un giudice viene assassinato (chiaro il riferimento a Biagi) da un gruppo terroristico che sì fifa a Marco, militante di estrema sinistra, condannato per omicidio e riparato in Francia da 20 anni. Il nostro paese ne chiede l'estradizione e Marco dovrà fuggire con la figlia 16enne, mentre la sua famiglia, in Italia, ne paga ancora le conseguenze.
Pur essendo uno dei nostri attori più dotati, Giuseppe Battiston è quasi sempre impiegato in secondi ruoli. Lo ha voluto protagonista del suo debutto, invece, Annarita Zambrano, premiata autrice di corti nata a Roma ma che lavora in Francia. Presentato l'anno scorso a Cannes (sezione Un certain regard) e prodotto con quote maggioritarie francesi, Dopo la guerra è un film più promettente che risolto. [...] Vai alla recensione »