Anno | 2016 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 120 minuti |
Regia di | Rod Lurie |
Attori | Tim Matheson, Cynthia Nixon, Joe Chrest, Joel Murray, Zachary Vazquez, Kyle More, Ashley LeConte Campbell Gary Weeks, Rod Lurie, Mike Pniewski, Leander Suleiman, Rebecca Tilney, Kristen Shaw. |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 23 gennaio 2017
Tratto dall'omonimo libro di Bill O'Reilly che racconta i momenti di confusione che hanno caratterizzato la Casa Bianca durante il tentato assassinio di Reagan.
CONSIGLIATO SÌ
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John Hinckley Jr. il 30 marzo 1981 spara al Presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan al suo sessantanovesimo giorno di primo mandato. Reagan viene ferito a un polmone da un proiettile deviato dalla limousine presidenziale. Il film presenta l'antefatto e le conseguenze di quell'attentato.
Un docudrama che si occupa dell'attentato a un Presidente Usa del passato recente che viene realizzato nell'anno delle elezioni a quella carica assume una valenza in più rispetto alla semplice rievocazione di un fatto storico. Da qui l'interesse per un'operazione targata National Geographic che prende le mosse dalla fase finale della campagna presidenziale reaganiana mostrando in apertura un Hinckely che, ossessionato da Jodie Foster e dal personaggio da lei interpretato in Taxi Driver, ha messo Jimmy Carter nel mirino non riuscendo però nel suo intento.
La narrazione procede su piani alternati. Da un lato ci mostra le dinamiche familiari degli Hinckley e la condizione psichica di colui che vuole compiere un gesto eclatante affinché l'oggetto della sua ossessione lo possa ritenere alla sua altezza. Dall'altro ci propone il percorso che porta Reagan alla Casa Bianca e, in particolare, il suo rapporto con la moglie Nancy. Sembra quasi ironico che il ruolo sia stato affidato a Cynthia Nixon, un'attrice che è diventata famosa nel mondo grazie al ruolo della cinica e sicuramente non romantica (almeno inizialmente) avvocato di Sex & the City. Va riconosciuto invece che la scelta è stata azzeccata non solo sul piano fisiognomico ma anche su quello della resa della personalità di una donna dedita totalmente al successo del marito ma anche capace di imporgli alcune sue scelte non sempre ortodosse.
Lurie e gli sceneggiatori Simonson e O'Reilly (quest'ultimo commentatore politico ed autore di libri) accreditano inoltre l'idea che Reagan non si sia davvero più ripreso da quell'evento e che Nancy ne fosse consapevole ed agisse di conseguenza per proteggerlo. Quella che però è ancor più interessante è la caratterizzazione del Segretario di Stato Alexander Haig che, rispettando ciò che realmente accadde in quei giorni, ne fa il 'bad guy' della situazione; quasi più pericoloso, nella sua smania di controllo, del disagiato psichico Hinckley.