Titolo originale | Bedeviled |
Anno | 2016 |
Genere | Horror, Thriller, |
Produzione | USA |
Durata | 91 minuti |
Regia di | Abel Vang, Burlee Vang |
Attori | Saxon Sharbino, Alexis G. Zall, Bonnie Morgan, Brandon Soo Hoo, Mitchell Edwards Robyn Cohen, Matty Finochio, Kate Orsini, Victory Van Tuyl, Aaron Hendry, Camden Toy, Brett Wagner, Carson Boatman, Angelina Armani, Billy Mayo, Jordan Essoe, Robert John Brewer, Paula Lauzon, Michael Shen, Carzouapa Lee. |
Uscita | mercoledì 28 giugno 2017 |
Distribuzione | Adler Entertainment |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,23 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 30 giugno 2017
Cinque amici vengono terrorizzati da un'entità soprannaturale dopo aver scaricato un'applicazione misteriosa. In Italia al Box Office Bedevil - Non installarla ha incassato 353 mila euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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La giovane Nikki è imbambolata e assorta nella sua camera. Nell'oscurità qualcosa di misterioso la minaccia. Lei cerca di fuggire, ma è inutile. Al ricevimento per il funerale di Nikki, Alice, la sua migliore amica, si unisce agli altri quattro amici del cuore. Uno di loro, Cody, spiega che Nikki ultimamente era strana, qualcosa evidentemente la preoccupava. La sera dopo, Alice si ritrova sul cellulare un invito a giocare con una nuova app: l'invito proviene dal telefono di Nikki. Perplessa, Alice telefona a Cody: anche lui ha ricevuto lo stesso invito. Nonostante Cody le abbia detto di non aver scaricato la app, Alice, terminata la telefonata e ricevuto un sollecito dal telefono di Nikki, accetta l'invito e scarica la app. Subito viene contattata telefonicamente dal misterioso e virtuale Mr. Bedevil. Sembra un innocuo gioco, ma Alice si rende ben presto conto che non è così. E anche i suoi amici.
Tutti si trovano a dover fronteggiare un orrore che sembra saperla lunga su di loro.
L'uso dei telefonini come mezzo di propagazione dell'orrore era già stato proposto nella serie giapponese generata da The Call - Non rispondere, poi rifatto a Hollywood come Chiamata senza risposta (per non parlare del sudcoreano Phone, precedente). Gli anni sono passati e adesso, nell'era degli smartphone, il concetto viene aggiornato con l'introduzione di una app specifica. Le cose non cambiano molto, dal punto di vista narrativo. La app richiama le vere paure che ciascuno dei ragazzi sente nel suo intimo e le usa per terrorizzarli. Così il film alterna sequenze orrorifiche prevalentemente visuali in cui queste paure vengono inscenate a scene colloquiali in cui i ragazzi, come in un romanzo di Stephen King, discutono su come fare fronte comune contro la minaccia ultraterrena.
Alcune scene riescono a indurre in modo significativo il disagio e lo smarrimento dei personaggi - come nella disperata fuga di Cody all'interno di una labirintica stazione della metropolitana - ma il meccanismo tende troppo a ripetersi riproponendo ogni singolo personaggio alle prese con quanto di minaccioso emerge dalle azioni del misterioso essere scaturito dalla app. Il tutto sempre in tenebre sin troppo artefatte e insistite per risultare efficaci e credibili nella creazione di un'atmosfera macabra.
Il ritmo non è troppo sostenuto e, benché qualche sequenza funzioni e sia condotta con abilità, la suspense risente della ripetitività delle situazioni. Il film indulge un po' troppo in facili jump scare, con apparizioni improvvise e aumenti sconsiderati del volume a indurre salti sulla sedia per lo spettatore. L'immaginario dell'orrore che il film mette in scena però non presenta particolari novità (dai clown ai pupazzi di peluche, alle donne nel pozzo), ma forse la cosa più sinistra che il film riesce a suggerire è che stiamo dando troppo di noi stessi - in informazioni e dati personali - a degli oggetti, come gli smartphone, che possono rivelarsi armi a doppio taglio.
Il gruppo dei ragazzi - di composizione strettamente multietnica - è poco interessante e lo scarso approfondimento dei personaggi non aiuta l'immedesimazione, a causa anche di una recitazione in genere poco ispirata da parte degli attori protagonisti, in particolare della monocorde Saxon Sharbino (vista recentemente nel remake di Poltergeist). La miglior figura la fa Mitchell Edwards, nei panni dell'esperto di informatica che cerca la soluzione. La coppia registica composta dai fratelli Vang dirige con stile e proprietà, ma il difetto principale sta, come capita spesso, nella poca ispirazione della sceneggiatura (anch'essa opera dei fratelli).
Diciamo così: il film ha effetti "speciali"o meglio"Horror"ad effetto, ossia che spaventano, per l'ottima scelta dei tempi. Per il resto, oltre all'idea di fondo di coinvolgere con l'uso dei cellulari di mew/next generation, dove è tramite lo smartphone, anzi gli smartphones che il"mostro"(spirito, ghost,entità non meglio determinata, come si evince anche dai dialoghi del film)"passa"e poi si materializzata [...] Vai alla recensione »
Anche sforzandomi, non sono riuscito a trovare UNA idea, una battuta, un'inquadratura originale o almeno degna di nota.Nemmeno dal punto di vista tecnico : banale e scontata la sceneggiatura, montaggio senza carattere, recitazione piatta ; non avrebbe dovuto arrivare in sala...
Per chi segue pedissequamente ogni uscita del genere, il film come in un dejavou ti ricorda qualcosa di gia' visto...e in effetti è così in quanto nel 2013 , è stato prodotto un horror praticamente uguale (forse a mio vedere migliore) di matrice olandese e dal titolo "App", A prescindere da questo probabilmente pio' essere considerato apprezabile da un [...] Vai alla recensione »
Horror adolescenziale del 2016 dei fratelli Abel e Burlee Vang che si inserisce, nell’ambito del filone dei cellulari demoniaci, nel sottogenere particolare delle app maledette. Al di sopra della media dello stesso tipo di film con plot analoghi, soprattutto per alcune sequenze non prive di suspense, a dispetto del soggetto abusato che dovrebbe rendere prevedibile ogni scena, per la recitazione dei [...] Vai alla recensione »
Perché hanno fatto questo film, invece che farmi paura mi ha fatto ridere. Abel e Burlee andate a lavorare!!!
Film davvero scadente con poche idee e le riprese sembrano fatte da un dilettante!!!!! Poi ..... vogliam parlare delle recitazioni, dei colori o dei simboli tipo, il palloncino rosso , o il cravattino rosso?????????????? cioè se proprio voglio mi riguardo il primo IT e almeno mi guardo un film ben girato e una decente estrazione da uno dei libri horror migliori al mondo!! Sempre se "solo [...] Vai alla recensione »
Attraverso un'applicazione sul cellulare, una misteriosa entità soprannaturale terrorizza un gruppo di ragazzi fino a condurli alla morte. Il consueto gruppo di imberbi teenagers cerca di vincere i timori più reconditi e salvare la vita da oscure forze maligne, l'ordinario cliché della graduale eliminazione degli inermi protagonisti che conduce ad un confuso [...] Vai alla recensione »
Attori, scenografie, action, effetti speciali, trama piatti, pietosi, indegni e banali.
Ed ecco un altro "killer flick" tecnologico con tanto di messaggio (inflazionato): gli smartphone invadono pericolosamente la tua privacy. Dopo la morte misteriosa di una liceale, i suoi amici ricevono dal telefono della defunta l'invito a installare una nuova applicazione. È una specie di Siri, che minaccia i ragazzi con voce cavernosa poi si materializza in diverse entità mostruose (principalmente [...] Vai alla recensione »
Muore una loro compagna e agli amici arriva, sul cellulare, l'avviso di installare un programma simile a Siri. Verranno bersagliati da un'entità che materializza le loro paure. Tra gli horror low cost, questo, pur nella sua prevedibilità (a volte irritante), costruisce, intorno all'idea di base, personaggi credibili, lontano dai tòpoi sessisti (la ragazza bella ma oca) e razzisti (il nero ucciso per [...] Vai alla recensione »