Concettuale, contemplativo, ermetico: una riflessione stimolante sul senso della permanenza umana nel mondo. Documentario, Italia, Svizzera2016. Durata 121 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'immortalità attraverso i quattro elementi della natura: l'acqua, l'aria, la terra e il fuoco. E il quinto elemento dell'etere. Espandi ▽
La comunità del Cheyenne River Reservation Camp, in South Dakota, celebra il funerale di un anziano che ha lottato per l'indipendenza e il riconoscimento dei diritti civili dei nativi americani. Restauratori e tecnici addetti alla conservazione delle statue del Duomo si applicano costantemente a dare nuova vita a quel simbolo di spiritualità cristiana che permane intatto nei secoli. La coppia svizzera composta da Felix Rohner e Sabina Schafer crea da decenni particolari strumenti musicali con pazienza artigiana nel laboratorio di Berna. Shin Kubota, docente all'Università di Tokyo, si dedica a studiare la Turritopsis, "medusa immortale", dal ciclo vitale potenzialmente infinito, capace di mutamento e rigenerazione. Di tanto in tanto, dentro un cinema vuoto, l'attrice Marina Vlady interpreta alcuni passi dell'Immortale, dall'Aleph di Jorge Luis Borges. Recensione ❯
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Il duro programma di allenamento, le sfide e agli ostacoli più impegnativi che Bolt affronta per realizzare i suoi sogni sul palcoscenico globale, il suo tempo libero con gli amici e la famiglia. Espandi ▽
Il documentario dà un accesso senza precedenti all'uomo più veloce del mondo mentre si allena, viaggia, gareggia e si rilassa, accompagnando il pubblico verso un'approfondita ed esclusiva conoscenza della vita di una leggenda vivente dello sport e della storia delle Olimpiadi, ma anche amico, compagno di squadra e figlio. Recensione ❯
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La storia vera di un uomo, entrato in carcere analfabeta, poi laureatosi, diventato autore di un libro che indaga sul dominio della violenza e del male. Espandi ▽
Il docufilm ripercorre la storia di Giuseppe Grassonelli, condannato all'ergastolo per diversi omicidi, collegati alla guerra tra Stidda e Mafia degli anni 80 e raccoglie testimonianze di magistrati, politici e persone coinvolte a vario titolo nella guerra di mafia scoppiata nell'agrigentino, materiale di repertorio dell'epoca e documenti personali della famiglia Grassonelli arricchiscono e rendono unici i contenuti. Girato in Sicilia e ad Amburgo, tranne la parte della lunga intervista allo stesso Grassonelli, raccolta nel carcere di massima sicurezza di Sulmona, resa possibile grazie ad autorizzazioni speciali concesse dal Dap, il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria. Recensione ❯
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Un documentario televisivo sul ritiro di Hayao Miyazaki e sul suo progressivo ripensamento. Documentario, Giappone2016. Durata 70 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il documentario sul genio creativo che ha rivoluzionato la storia dell'animazione mondiale. Espandi ▽
Dall'annuncio del proprio definitivo ritiro dalle scene al suo sorprendente rientro con il progetto di un cortometraggio, per la prima volta realizzato al computer anziché a mano. La macchina da presa di Kaku Arakawa segue Hayao Miyazaki nel privato della sua abitazione o nello studio Ghibli, che torna a essere popolato e pieno di vita come un tempo. Recensione ❯
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Il ritratto di una realtà unica nel suo genere diventa la cartina di tornasole per affrontare molte problematiche contemporanee. Documentario, Italia2016. Durata 135 Minuti.
Un anno trascorso nella spiaggia Pedocin di Trieste dove un muro di tre metri separa ancora oggi gli uomini dalle donne. Espandi ▽
A Trieste esiste uno stabilimento balneare, soprannominato il Pedocìn, diviso a metà da un muro che arriva quasi fino al mare: da un lato soggiornano le bagnanti donne, dall'altro gli uomini. In una città che è da sempre terra di confine, dove le migrazioni sono una tradizione millenaria e gli opposti nazionalismi coesistono più o meno pacificamente, la tradizionale divisione di genere del Pedocìn resiste, con il beneplacito di tutti. Recensione ❯
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La poetica storia di dodici "ragazze ottantenni" e del loro sogno di vedere il mare, perchè molte di loro il mare non l'hanno mai visto. Espandi ▽
In occasione del ventennale del circolo dei pensionati Il Rododendro, la presidentessa decide con entusiasmo di dare il via alla raccolta fondi per la nobile causa di far vedere il mare a un gruppo di donne, ma di soldi ne servono tanti per realizzare questo progetto e le attività messe in campo non sempre si rivelano azzeccate. Comincia così l'avventura che le vedrà cucinare torte da vendere in paese, posare da modelle per un calendario e donne di Internèt impegnate nel crowdfunding per raggiungere, non senza alcuni momenti di sconforto, il proprio scopo. Risate, lacrime, gelosie, timori accompagnano le funne (donne in dialetto trentino) e i loro sforzi che le porteranno anche ad una inaspettata notorietà. Recensione ❯
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Un'opera ambiziosa per valorizzare l'enorme contributo dei pellerossa alla storia della musica USA. Documentario, Canada2016. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Interviste, concerti e immagini d'archivio per raccontare le origini della musica di grandi miti del rock americano. Espandi ▽
"Sii fiero di essere un indiano, ma attento a chi lo racconti". Era il consiglio che gli anziani Mohawk, la tribù di sua madre, davano al leggendario chitarrista Jaime Robbie Robertson. La tradizione musicale dei nativi americani ha aiutato la musica statunitense a conquistare il mondo. Le chitarre rock di Link Wray e Jesse Ed Davis, il blues di Charley Patton, la canzone d'autore di Peter La Farge e Buffy Sainte-Marie. E Jimi Hendri, il più grande di tutti, con il suo sangue Cherokee. Recensione ❯
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Intervista a Brunhilde Pomsel (1911), segretaria di Joseph Goebbels. Tra ricordi privati e passaggi storici epocali.
. Documentario, Austria2016. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Brunhilde Pomsel, 105 anni, e l'unica persona ancora in vita ad essere stata molto vicina ad uno dei peggiori criminali della storia. Espandi ▽
Nata e vissuta a Berlino, Brunhilde Pomsel aveva appena compiuto 22 anni quando, nel 1933, il partito nazionalsocialista prese il potere in Germania. Nello stesso anno lavorava part time per un avvocato ebreo di nome Hugo Goldberg e contemporaneamente per l'aviatore nazista Wolf Bley, che in seguito le procurerà un posto alla radio di Stato, dove resterà fino al '42, quando passerà come segretaria al famigerato Ministero della Propaganda, alle dipendenze di Joseph Goebbels. Recensione ❯
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Una piccola storia inserita nella grande storia, raccontata con piglio troppo televisivo. Documentario, Italia2016. Durata 77 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il regime fascista andava fiero di Ranuccio Bianchi Bandinelli. Solo che il professore era un convinto antifascista. Espandi ▽
Brani e passaggi del libro "Hitler e Mussolini 1938, il viaggio del Fuhrer in Italia" sono letti da voci fuoricampo mentre immagini dal repertorio dell'Istituto Luce illustrano parte di ciò che è narrato. Il resto è messo per immagini da alcuni disegni. La storia è quello di Ranuccio Bianchi Bandinelli, illustre archeologo durante il regime fascista benché anti-fascista non dichiarato. A lui viene chiesto di accompagnare per la città e per i musei Hitler e Mussolini durante la prima visita in Italia del Fuhrer, in quanto massimo esperto d'arte romana che parla il tedesco. Dovrà accettare e comincerà a pianificare un attentato una volta accortosi di non essere seguito dalla polizia o tenuto sotto controllo. Segnerà e scriverà ogni impressione di quella visita dando vita ad un diario e un documento incredibile sulle personalità e i rapporti tra i due dittatori. Recensione ❯
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Il primo esperimento italiano di 'trattamento intensificato' per responsabili di violenze sessuali. Documentario, Italia2016. Durata 83 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un anno intero di lavoro tra l'equipe dell'Unità di Trattamento Intensificato per Autori di Reato Sessuale del CIPM e i detenuti 'abitando' i luoghi delle riprese. Espandi ▽
Nella casa di reclusione di Bollate (Milano) ha luogo il primo esperimento italiano di "trattamento intensificato" per responsabili di violenze sessuali. La camera di Claudio Casazza si colloca con circospezione all'interno del centro, aprendo una finestra su un universo disturbante, su cui è difficile soffermare lo sguardo. Giorno dopo giorno, i racconti, le osservazioni, le opinioni degli internati si intrecciano con le sollecitazioni e gli interrogativi posti dagli psicologi. Questi ultimi stabiliscono un contatto con personalità sfuggenti, trincerate dietro alibi e deresponsabilizzazioni, tentando un percorso di cura. Recensione ❯
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La straordinaria storia di Segantini e del suo rapporto viscerale con la natura. Eventi, Documentario - Italia2016. Durata 60 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Segantini, un ritratto di un artista complesso, restituito tramite testimonianze e precise ricostruzioni. Espandi ▽
Eccentrico, solitario, un "orso di montagna" capace di sentire nel profondo la forza magnetica delle Alpi ma anche l'energia pulsante racchiusa nelle grandi città ottocentesche. Giovanni Segantini (1858-1899) è stato uno dei più grandi divisionisti italiani, un pittore straordinario dal carattere selvaggio e irruento eppure poetico, aggraziato, scrupoloso. A due anni dalla mostra milanese di Palazzo Reale, che ha celebrato l'impressionante bellezza della sua opera troppo a lungo trascurata raccogliendo oltre 200 mila visitatori in 4 mesi, ora sarà il grande schermo ad omaggiare uno dei pittori più importanti dell'Ottocento italiano, in perenne oscillazione tra divisionismo e simbolismo. Recensione ❯
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Un documentario che penetra lo spazio scenico arrivando a toccare l'essenza immateriale della danza. Documentario, Italia2016. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Diretto da Francesca Pedroni arriva nelle sale un viaggio intimo alla scoperta delle grandi interpretazioni di Roberto Bolle. Espandi ▽
Appassionato, carismatico, apollineo. Roberto Bolle l'artista che ha regalato all'arte della danza l'entusiasmo riservato finora alle star del pop: l'étoile italiana che ha portato il balletto ancora più vicino al grande pubblico e che attraverso la bellezza del movimento ha saputo rivelare in modo sorprendente il potere comunicativo della danza. Recensione ❯
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Quando il calcio torna ad essere collante allo stato puro, equalizzatore sociale che affratella poveri e ricchi, "abili" e disabili. Documentario, Italia2016. Durata 73 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un documentario che racconta il primo mondiale di calcio per pazienti psichiatrici. Espandi ▽
Da anni Santo Rullo, presidente dell'Associazione italiana di psichiatria sociale, si batte perché i pazienti affetti da disturbi mentali vengano reinseriti nella società, e uno degli strumenti che ha individuato è il gioco del calcio. Già nel 2006 Volfango De Biasi aveva raccontato in Matti per il calcio l'esperimento del dottor Rullo. Dieci anni dopo De Biasi torna a parlare di calcio e psiche in modo più maturo e strutturato in Crazy for Football, documentario che racconta la formazione della squadra nazionale composta da pazienti psichiatrici che ha partecipato in maglia azzurra ai campionati mondiali del Giappone. Recensione ❯
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Un documentario che esamina le conseguenze della cultura della carne in vista della crescente preoccupazione per gli impatti sulla salute, sulla fame nel mondo, sul benessere degli animali e sull'ambiente. L'obiettivo è mostrare come questi problemi globali riguardino tutti e siano correlati tra loro. Oggi anche solo fare la spesa in maniera consapevole, sapere cosa si compra e cosa si mangia, è il primo importantissimo passo verso un mondo migliore. Recensione ❯
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Un esordio che mette a confronto tre contesti di disuguaglianze con Pepe Mujica che sprona a riprenderci l'umanità . Documentario, Spagna2016. Durata 83 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tre storie raccontate attraverso le parole di José (Pepe) Mujica che mette fortemente in discussione molti aspetti della società contemporanea. Espandi ▽
Due colletti bianchi a Tokyo si interrogano sul senso della loro vita, risucchiata dal lavoro. Un disoccupato spagnolo di mezz'età racconta come ha perso rapidissimamente reddito e casa a seguito della crisi economica del 2004. Un gruppo di migranti africani staziona nel campo del Monte Gururù in Marocco, nella speranza di entrare prima o poi in Europa. A fare da cerniera tra questi tre contesti, lontani tra di loro ma accomunati dalla negazione del rispetto per la vita umana, le riflessioni sociopolitiche di José "Pepe" Mujica (Montevideo, 1935).
L'ex presidente dell'Uruguay, intervistato a casa sua, invita a prendere coscienza e ad agire contro le disuguaglianze eclatanti nella ridistribuzione della ricchezza, la mancanza di tempo nelle esistenze individuali, le conseguenze della globalizzazione ("noi pensiamo che la sfortuna dell'Africa sia un problema degli africani. No, lo è del mondo"). A cui corrisponde una imbarazzante carenza di azioni correttive, virtuose e lungimiranti da parte dei governi nazionali. Recensione ❯
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