Titolo originale | Italo Barocco |
Anno | 2014 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Alessia Scarso |
Attori | Marco Bocci, Elena Radonicich, Barbara Tabita, Vincenzo Lauretta, Martina Antoci Matteo Korreshi, Tuccio Musumeci, Lucia Sardo, Andrea Tidona, Marcello Perracchio, Leo Gullotta, Giada Ruggeri, Emanuela Midolo, Saro Spadola, Alice Canzonieri. |
Uscita | giovedì 15 gennaio 2015 |
Distribuzione | Notorious Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,25 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 14 gennaio 2019
Liberamente ispirato alla storia del randagio che conquistò il cuore dei siciliani. In Italia al Box Office Italo ha incassato 568 mila euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Scicli, Sicilia, 2009. Un'ordinanza comunale ha bandito i cani randagi dal paese, ma un golden retriever sfida l'ordinanza e comincia a frequentare le stradine locali, affezionandosi soprattutto ad un bambino di dieci anni, Meno, figlio del sindaco Antonio Bianco. A poco a poco Italo, come verrà soprannominato il cane, entrerà a far parte della vita della comunità, accompagnando i turisti in visita, assistendo in chiesa alla messa e giocando con i bambini del paese. La sua presenza addolcirà le vite di tutti e farà da cupido fra il padre di Meno, rimasto vedovo, e la maestrina locale, così come fra Meno e una sua compagna di giochi.
Basato su una storia vera, Italo è il lungometraggio di esordio di un team tutto al femminile, e tutto nato nel 1979: la regista Alessia Scarso, diplomata in montaggio al Centro sperimentale di cinematografia, la sceneggiatrice Coralla Ciccolini, l'editor Isabella Aguilar e la produttrice Roberta Trovato. L'operazione ha una certa grazia e una vena di umorismo gentile, ma manca di compattezza narrativa e tende a perdersi per i meandri della storia, come Italo fra i vicoli di Scicli.
La narrazione filmica presenta spunti interessanti, soprattutto nel montaggio, veloce e ritmato, e nelle tecniche di ripresa, che mostrano il coraggio artistico della Scarso: degna di nota soprattutto la scena in cui il sindaco e la maestrina appianano le loro differenze e cedono alla reciproca attrazione in una serata senza parole (per noi spettatori) ma ricca di segnali. Purtroppo la sceneggiatura è poco incisiva, operando (contrariamente al montaggio) poche scelte forti e, soprattutto verso il finale, mettendo troppa carne al fuoco. Il tono è quello della fiaba, con tanto di voce narrante fuori campo di Leo Gullotta, che però compare solo all'inizio e in alcuni punti della trama, dimostrando ancora una volta una certa incoerenza narrativa. L'auspicio è quello che la regista e il suo team continuino a raccontare le loro fiabe raggiungendo una maggiore coesione e dando spazio a quel registro gradevolmente surreale che sembra essere la caratteristica identitaria della Scarso.
Ci vuol intelligenza e sensibilità per capire il film Italo. Il cane è il motore immobile del film. Grazie alla sua "umanità" riesce a rompere equilibri, far saltare schemi, e a ricondurre i personaggi a un punto di sintesi avanzato, di pace e serenità. E' l'opera prima della regista siciliana Alessia Scarso, realizzata con mezzi limitati e tanta buona volontà.
I buoni sentimenti sono diventati così rari che quando ce li troviamo davanti non risultano credibili. Per guardare questo film bisogna dimenticare per un attimo la cinematografia di genere, quella degli effetti visivi, quella del dualismo buono/cattivo, quella della tensione costante in ogni minuto. Questo film punta al cuore e lo fa col cuore, e si fa ben perdonare le cadute di tono sulla 3/4.
"Italo Barocco. C'era una volta questo cane randagio, amico di tutti, fidato e coraggioso. Nessuno sa di chi fosse, nè da dove venisse, ma ora tutti sanno come un semplice cane possa diventare un grande esempio di umanità". La storia raccontata nel film è una favola, una storia semplice ma piena di umanità.
E' un film siciliano per la produzione, per l'ambientazione, per gli interpreti e per il soggetto e la storia che prende spunto da un fatto reale avvenuto tra il 2009 e il 2011 in Scicli una cittadina in provincia di Ragusa. La regia è di Alessia Scarso, anch'essa siciliana.al suo primo film come regista e che proviene dal montaggio cinematografico Meno (Carmelo dal piccolo [...] Vai alla recensione »
In un piccolo paese siciliano un golden retriever scombussola gli equilibri locali. Un’ordinanza comunale ha messo al bando i cani, ma Italo, il nome del cane, tutto sembra meno che un randagio. E la sua presenza man mano scandirà i tempi del paese stesso. Il film, l’esordio per la regista, Alessia Scarso, è basato su una storia vera e, chiaramente, si muove sui facili sentimenti [...] Vai alla recensione »
Proverbialmente quando ci sono performance poco prestanti degli attori si parla di "attori cani". Se già tale espressione risulta complessivamente poco felice in questo caso è totalmente inadatta, infatti il cane Italo è l'unico attore che si salva e supera in tutti gli aspetti gli umani, tanto come espressività che come simpatia. Del film resta poco altro, la sceneggiatura è decisamente fiacca, [...] Vai alla recensione »
Io mi sento meno aspramente polemico e puntiglioso rispetto alla siciliana pellicola. Trovo il tentativo della giovane Scarso un felice e grazioso esordio cinematografico, riconoscendone sensibilità poetica e colorita ironia buffonesca quanto basta; trovo che la prova sia più che accettabile, soprattutto se paragonata agli standard italiani di genere.
Fa davvero grande simpatia questo cane che va girando per il paese,salva donne in pericolo,accompagna i turisti,protegge i più deboli,accompagna matrimoni e funerali,etc.etc. diventando il protettore del piccolo paese di Scicli. Pensando che la storia raccontata è ispirata ad una storia vera,il tutto non può farci che piacere. Peccato che quando in scena non ci sia il nostro [...] Vai alla recensione »
Italo è un cane randagio che spunta all’improvviso nella caratteristica città Siciliana di Scicli e, col suo fare sornione e il modo unico di rapportarsi con la popolazione del paese, ovvero andando in chiesa, partecipando ai funerali e matrimoni, scortando la sera, dopo la chiusura, la barista del bar della piazza fino a casa etc etc, finisce per diventare, prima ufficialmente [...] Vai alla recensione »
La storia la conosciamo tutti, basta leggere le migliaia di recensioni sul film. Quello che mi ha positivamente colpito è stata la nuova chiave di lettura utilizzata dalla regista e dal suo staff. Non una storia, ma un quadro che ritrae Scicli e i suoi cittadini sotto vari aspetti, legati tutti dall'amore per un cane con un'innato senso di umanità.
Una film semplice, umano e commuovente ispirato ad una storia realmente accaduta. Sullo sfondo del film la città di Scicli in Sicilia, immerso tra chiese barocche e paesaggi Verghiani. Italo, così lo chiamavano, commuove per la sua umanità e simpatia. Cosa ci si aspetta da un film per famiglie? Omicidi, gente disperata e disoccupata? Oppure ancora una trama complicata ed enigmatica? Film per famiglie [...] Vai alla recensione »
Ho visto diversi film che vedevano come attori degli animali e posso affermare che spesso riscuotono consensi,sopratutto con protagonisti bravi e simpatici come questo cane. Vederlo scodinzolare nel fantastico paese siciliano in compagnia di tanti bambini non può che essere un colpo d'occhio accattivante. Aggiungendo che la storia si riferisce a fatti realmente accaduti (non tutti ovviamente) [...] Vai alla recensione »
La pellicola fa indubbiamente simpatia,capita spesso quando il protagonista è un animale,in questo caso un cane,che oltretutto si muove con grande scioltezza proprio come un attore consumato. L'ambientazione è meravigliosa,ci sono tanti bambini e la sceneggiatura si ispira ad una storia vera. Tutti questi elementi non possono che farci piacere tuttavia non tutto fila liscio [...] Vai alla recensione »
Una commedia toccante per l'amore che un paese dà verso un cane che diventa il simbolo e la compagnia dei cittadini..dapprima disprezzato per poi essere amato..
Peccato per la sceneggiatura che ,almeno a tratti,è veramente approssimativa. L'inizio non è neanche malvagio,con il protagonista canino che sbuca dal nulla,poi piano piano ci si perde tra una mezza storia d'amore,una campagna elettorale bizzarra e una fuga/avventura nella casa dell'uomo "dei cani" che non si capisce neanche se sia una persona malvagia o meno.
E' un film che sono andata a vedere con molto entusiasmo, in primis perché girato in luoghi a me cari. Devo dire che non sono rimasta delusa, anzi chi ha un animale o chi è particolarmente sensibile lo può apprezzare ancor più! Per me che conosco i posti, i modi di fare della gente ed il dialetto è molto sentito, anzi nessuna enfatizzazione né esasperazione, è proprio questa la quotidianità che si [...] Vai alla recensione »
Bello, divertente ( la concorrente sindachessa la voglio nella mia città) e teoricamente commovente. La storia è un pò scontata, la fine logica ma poco fiabesca come il resto del film. Spettacolare l'ambientazione con degli scorci splendidi. ( ne ho presi una decina per fondali del mio desktop). Lo rivedrò con piacere, ma non lo compro perchè io quando è [...] Vai alla recensione »
Qualcuno mi deve spiegare come si fa a dare la stessa valutazione a questa pellicola destinata alla raccolta differenziata e a Noi E La Giulia?
Film italiano per italiani finalmente. Un film che sa mettere in luce le piccole realtà italiane con una storia commovente. Nella composizione delle inquadrature e nella fotografia si scorge il calore della Sicilia e ci si immerge nella vita fatta di piccole cose ma dal grande significato simbolico.
la commedia è una cosa seria .... per favore ..... un filmetto che qundo esci dici .... " e chissene frega" ... non ci siamo
una storia poco poco interessante per un film di una noia mortale.
La storiella, ispirata a un recente fatto di cronaca, è fragile ma simpatica. Siamo a Scicli, provincia di Ragusa. Il giovane sindaco vedovo Antonio, in piena tenzone elettorale, neanche sospetta che sia proprio suo figlio Meno il primo a infrangere il divieto di accogliere cani randagi. Con l'aiuto della dolce maestrina Laura e dei compagni di classe, il piccolo amico degli animali si terrà l'amato [...] Vai alla recensione »
2009, Scicli, Ragusa: un branco di cani attacca un bambino; un altro cane randagio diviene il beniamino del paesello, fino a ottenere la cittadinanza onoraria. Storie vere, portate sullo schermo dalla favoletta di Alessia Scarso: Italo, dal nome del quattro zampe meticcio. Tra folklore siciliano e strapaesano, romanticismo a buonissimo mercato e altri sentimenti pastorizzati, la commedia è, soprattutto, [...] Vai alla recensione »
La vita di un paesino del ragusano viene sconvolta dall'arrivo di un bastardo. Niente paura: è solo un cane. Ma non un quattro zampe qualsiasi. Ha senso civico, aiuta i paesani e difende persino le ragazze dalle aggressioni notturne. Improvvisamente l'intera comunità lo adotterà e una famiglia composta da padre vedovo e bimbo orfano troverà in Italo (questo il suo nome) la spinta giusta per uscire [...] Vai alla recensione »