Titolo originale | The Next Step |
Anno | 2013 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Canada |
Durata | 30 minuti |
Regia di | Frank van Keeken, Samir Rehem, Mitchell Ness, Patrick Sisam, Brian K. Roberts, Shawn Thompson, Derby Crewe, Jay Prychidny, Kim Derko, Stephen Reynolds |
Attori | Victoria Baldesarra, Brittany Raymond, Trevor Tordjman, Isaac Lupien, Lamar Johnson Bree Wasylenko, Jordan Clark, Logan Fabbro, Alexandra Beaton, Myles Erlick. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 12 luglio 2017
Tra passione, amori, rivalità, amicizie e incomprensioni i ballerini del Next Step Studio si allenano per vincere una serie di concorsi.
CONSIGLIATO N.D.
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Tra reality e talent show, youtubers e instagramers, influencer e web-star, se c'è qualcuno che sarà famoso, quelli sono i millennials. E se c'è una serie capace di raccontare le gioie e i dolori della competizione 2.0, con un linguaggio che non faccia spegnere ai nativi digitali la tv a sigla iniziata (ammesso che non l'abbiano già rottamata), quello è The Next Step.
Sorta di Fame del nuovo millennio, la serie è l'uovo di Colombo che ogni rete vorrebbe avere in palinsesto. Perché prende un'idea semplice e vecchia come il tubo catodico - un gruppo di teenager si allena in una scuola/palestra per ottenere il titolo nazionale, sotto l'amorevole direzione di un'insegnante e un coreografo - ma la mette in scena usando un linguaggio moderno, attuale, persino iperreale.
L'estetica dello show - classificabile come docu-fiction, o mockumentary - è dichiaratamente quella di un reality: The Next Step va guardato dunque come se gli allievi della Next Step Dance Studio stessero veramente partecipando alle selezioni nazionali, come se davvero esistessero come persone al di fuori dello show, come se stessero litigando, amandosi, soffrendo nella realtà. Del resto gli 11 ballerini della serie, tutti in età compresa tra i 14 e i 17 anni, non sono attori ma danzatori professionisti - chi di break dance, chi hip hop, chi freestyle - che hanno recitato su copioni-canovaccio "prestando" allo show qualche dettaglio delle loro vite reali (film amatoriali, foto). Nessuno di loro era famoso prima dello show, qualcuno forse lo diventerà: fra qualche anno sapremo se The Next Step avrà funzionato davvero come incubatore di talenti.
Ma a parte il background dei protagonisti (Victoria Baldesarra, Bree Wasylenco, Logan Fabbro tra gli altri), e le loro reali o presunte ambizioni, tutto il background dello show è falso: false le interviste-confessionale, con i bronci e le speranze dei ballerini; false le gare e le giurie, falsi i provini nonostante la messa in scena - l'audio "sporco" dei passi sul tappeto, le inquadrature a zoom sui volti a bordo tappeto - ci comunichi un familiare senso di realtà televisiva.
Un escamotage intelligente, che unito a coreografie accattivanti e trascinanti finisce per rendere godibile anche per gli adulti un prodotto altrimenti solo pre-teen. Non a caso, The Next Step è stato pensato per una visione in famiglia, con storie che affrontano temi caldi come le dinamiche di gruppo, il bullismo, la pressione per gli esami, pur sorvolando del tutto su problematiche come l'alcool, il sesso o la droga. Per questi discorsi ci sarà tempo. E soprattutto, ci saranno altre serie a raccontarlo.