flyanto
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domenica 13 gennaio 2013
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lo stretto rapporto che lega il passato ed il futu
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Film diviso in sei episodi narrati parallelamente ed in sequenza l'uno con l'altro ma collocati in sei diverse epoche storiche che come denominatore comune hanno quello di trattare i temi dell'amore, della paura, della fuga e della libertà. L'intento di questa pellicola di forte impatto visivo, grazie alle varie e riuscite tecniche ottenute attraverso il computer, è principalmente quello di dimostrare come in tutte le epoche storiche i vari episodi vissuti dall'umanità si ripetano a scadenza, ma con modalità diverse a seconda della situazione e della reazione propria degli individui, e di come ciascuno di essi determini il futuro. Insomma, come un'epoca od un individuo sia il prodotto di ciò che lo ha preceduto, sia pure in una forma diversa ma uguale per ciò che riguarda la sua sostanza.
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Film diviso in sei episodi narrati parallelamente ed in sequenza l'uno con l'altro ma collocati in sei diverse epoche storiche che come denominatore comune hanno quello di trattare i temi dell'amore, della paura, della fuga e della libertà. L'intento di questa pellicola di forte impatto visivo, grazie alle varie e riuscite tecniche ottenute attraverso il computer, è principalmente quello di dimostrare come in tutte le epoche storiche i vari episodi vissuti dall'umanità si ripetano a scadenza, ma con modalità diverse a seconda della situazione e della reazione propria degli individui, e di come ciascuno di essi determini il futuro. Insomma, come un'epoca od un individuo sia il prodotto di ciò che lo ha preceduto, sia pure in una forma diversa ma uguale per ciò che riguarda la sua sostanza. Questo tema del rapporto che lega il passato ed il futuro risulta così trattato molto originale ed interessante ma la lunghezza eccessiva dell'intero film, che peraltro è girato contemporaneamente da tre registi differenti, ne mina un pò il risultato rendendolo meno efficace ed un pò tedioso in alcuni punti che avrebbero, appunto, potuto essere più condensati. Interessante e sempre a sostegno dello stretto rapporto tra passato e futuro è la presenza del nutrito cast di attori (da Tom Hanks, ad Halle Berry, ad Hugh Grant a Susan Sarandon a Jim Sturgess, ecc.) che lo spettatore vede riproposto nei vari episodi e nelle varie epoche interpretare i più disparati personaggi, diventando alcuni di essi quasi irriconoscibili.
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bilo1983
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domenica 13 gennaio 2013
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cloud atlas...grandi aspettative per un flop
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Un'accozzaglia di storie che non aggiungono nulla a film gia visti...nelle scene del futuro l'impronta di matrix è evidente....il film è noioso e lungo...Cloud Atlas? meglio evitarlo...e non ditemi che ci trovate grandi pensieri perche le cose che dice sono davvero banali e in altri film sono state decisamente meglio sviluppate.
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giuliaiulia
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domenica 13 gennaio 2013
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una goccia nell'oceano
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"Ma cos'è l'oceano se non una moltitudine di gocce?"
Cloud Atlas è un film assolutamente imperdibile: profondo, incredibile, così veritiero nonostante la narrazione a volte un po' al di là. Un film capace di farti aprire gli occhi, oltre che la mente ed il cuore. Magnifici gli effetti speciali e grandissimi gli attori, che con abilità hanno saputo destreggarsi nei vari ruoli. Il mio unico consiglio è quello di andare a vederlo al cinema al più presto, perché merita davvero!
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uomoragno95
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domenica 13 gennaio 2013
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tutto è connesso: cloud atlas
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Da dove iniziare a descrivere questo film?A pensarci bene forse non c'è un momento esatto per farlo,di solito partirei dal genere nei casi più complessi ma stavolta nemmeno dal genere posso iniziare. Proprio così: Cloud Atlas non ha un genere preciso o meglio ne ha tanti, tutti; allora penserete che sia il solito polpettone riuscito male con sfumature di B movie ma non è così.
Cloud Atlas è un capolavoro, una riflessione sul nostro esistere, sul perchè esistiamo e quale sia il nostro ruolo nel mondo. Sei storie, sei epoche diverse, un solo destino. Sei storie che ogni secondo ci mettono davanti a noi stessi come uno specchio e ci fanno chiedere "Ma allora io ho sbagliato fin'ora?" e ci fanno piangere sorridere commuovere riflettere e divertire, sei storie collegate da molti personaggi legati dalla voglia di essere liberi, di cambiare il mondo; il passato il presente, il futuro .
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Da dove iniziare a descrivere questo film?A pensarci bene forse non c'è un momento esatto per farlo,di solito partirei dal genere nei casi più complessi ma stavolta nemmeno dal genere posso iniziare. Proprio così: Cloud Atlas non ha un genere preciso o meglio ne ha tanti, tutti; allora penserete che sia il solito polpettone riuscito male con sfumature di B movie ma non è così.
Cloud Atlas è un capolavoro, una riflessione sul nostro esistere, sul perchè esistiamo e quale sia il nostro ruolo nel mondo. Sei storie, sei epoche diverse, un solo destino. Sei storie che ogni secondo ci mettono davanti a noi stessi come uno specchio e ci fanno chiedere "Ma allora io ho sbagliato fin'ora?" e ci fanno piangere sorridere commuovere riflettere e divertire, sei storie collegate da molti personaggi legati dalla voglia di essere liberi, di cambiare il mondo; il passato il presente, il futuro ... tutto è collegato e noi esistiamo perchè altri sono venuti prima di noi.
Un'opera impossibile da non amare, coraggiosa e mai noiosa in grado davvero di far riflettere e pensare alle nostre scelte importanti e alle conseguenze che avranno su di noi, poco apprezzata in generale sta iniziando ora a riprendersi; non è altro che la prova che è un film perfetto,difficile e assolutamente non per tutti e nemmeno forse per i critici più giusti. Un film capolavoro epico e imperdibile che merita di essere ricordato e merita un successo che sono sicuro arriverà rapido. E' una piccola goccia in un oceano ma in fondo che cos'è un oceano se non un mare di gocce? E questa è una goccia decisamente grande. Uno dei più grandi film degli ultimi anni.
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lunetta
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domenica 13 gennaio 2013
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fantastico
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fantastico come contenuto atmosfera e anche nel senso di grandioso.
Un film incredibile, coraggioso, difficile, avvincente. Sei storie in epoche diverse interpretate dagli stessi attori (bellissima idea) con qualche aspetto scontato ma anche con molte sorprese.
Più che una visione mi è sembrata una navigazione attraverso il tempo e i sentimenti.
Da vedere
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renato volpone
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domenica 13 gennaio 2013
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la coscienza delle azioni
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Sei storie che ci dovrebbero raccontare il significato della vita e ciò a cui conducono i nostri comportamenti e le nostre azioni nel bene e nel male. Un leggero filo induttore lega queste storie, una musica, gli sguardi, dei "deja vu". Lo spettatore si cala nelle storie e cerca di trovarne le fila, di collegarle, di trovare segnali, ma nonostante la lunghezza del film, la storia non premia le attese. Si passa dall'apologia del potere a parole profetiche di distruzione e morte, a possibili mondi futuri migliori, ma attraverso quali e quante sofferenze? Smarrito. Il pubblico comincia a sbadigliare aiutato da una traduzione e un doppiaggio che distruggono ogni possibile sentimentalismo, la regressione alla superficiale anarchia del linguaggio è inevitabile.
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Sei storie che ci dovrebbero raccontare il significato della vita e ciò a cui conducono i nostri comportamenti e le nostre azioni nel bene e nel male. Un leggero filo induttore lega queste storie, una musica, gli sguardi, dei "deja vu". Lo spettatore si cala nelle storie e cerca di trovarne le fila, di collegarle, di trovare segnali, ma nonostante la lunghezza del film, la storia non premia le attese. Si passa dall'apologia del potere a parole profetiche di distruzione e morte, a possibili mondi futuri migliori, ma attraverso quali e quante sofferenze? Smarrito. Il pubblico comincia a sbadigliare aiutato da una traduzione e un doppiaggio che distruggono ogni possibile sentimentalismo, la regressione alla superficiale anarchia del linguaggio è inevitabile. Così ciascuno dei sei racconti si perde su altrettanti palcoscenici della commedia offrendo materiale per un film comico e demenziale. Tra i commenti all'uscita della sala: "mi sono divertito tantissimo, faceva troppo ridere", "e poi non dirmi più che colpì di fulmine non è un bel film", "mai visto un film tanto brutto". In effetti questa sceneggiatura non merita nessuna stella, ma neanche la recitazione, la fotografia e la musica, neppure gli effetti speciali colpiscono. Non c'è sorpresa nella storia banale ed improbabile del giovane compositore omosessuale, non c'è meraviglia nel mondo futuro o nel ritorno al mondo primitivo, non c'è storia nella tratta degli schiavi, non c'è suspense nell'intrigo politico, non c'è possibilità per la prigione per vecchi, non c'è assolutamente nulla per cui valga la pena di essere visto
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[+] critica enorme!
(di uomoragno95)
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(di elia andreotti)
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(di osteriacinematografo)
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(di cenox)
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artu991
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domenica 13 gennaio 2013
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epidemia avatar, ovvero tutto trucco niente trama
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Avviso a tutti coloro che intendono andare a vedere "Cloud Atlas": esistono milioni di altri (e migliori) modi per spendere i soldi di quel biglietto. Tra i migliori rientra anche il comprare un buon martello per sbriciolarsi entrambe le rotule, tanto per capirci.
Un'aspettativa di due ore sul dipanarsi della trama comune alle 6 storie. Il film inizia con l'accavallarsi di 6 diversi episodi in sei differenti epoche che vertono su 6 differenti trame, che nulla hanno in comune tra loro, così come si potrebbe dire che questo le unisca. Il tutto è pervaso da messaggi di speranza, massime da Bacio Perugina, cattivi molto cattivi e buoni molto buoni, momenti di azione prevedibile come prevedibili sono i colpi di scena.
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Avviso a tutti coloro che intendono andare a vedere "Cloud Atlas": esistono milioni di altri (e migliori) modi per spendere i soldi di quel biglietto. Tra i migliori rientra anche il comprare un buon martello per sbriciolarsi entrambe le rotule, tanto per capirci.
Un'aspettativa di due ore sul dipanarsi della trama comune alle 6 storie. Il film inizia con l'accavallarsi di 6 diversi episodi in sei differenti epoche che vertono su 6 differenti trame, che nulla hanno in comune tra loro, così come si potrebbe dire che questo le unisca. Il tutto è pervaso da messaggi di speranza, massime da Bacio Perugina, cattivi molto cattivi e buoni molto buoni, momenti di azione prevedibile come prevedibili sono i colpi di scena. Le storie d'amore sembrano riportate con il famoso CTRL+C - CTRL+V da film di secondo livello.
Ottimi gli attori comuni agli episodi, forse unico punto a favore per dare un sostrato accettabile all'accozzaglia di storie buttate nel pentolone: Tom Hanks fa Tom Hanks, come Halle Berry fa Halle Berry. Hugh Grant impalpabile tranne il sorrisone piacione. Momenti di inopportuna comicità con Jim Broadbent e momenti di struggente malinconia con Ben Wishaw. Hugo Weaving ha preferito continuare a recitare come Mr Smith anche in questo film, tanto per non sbagliare... Il cast, come si sa, non fa il film.
Lo spettatore attende speranzoso che anche un solo elemento vada a indicargli il fil rouge che dia un senso al tutto: rimarrà deluso, con la magra consolazione di aver speso i soldi per un biglietto ed esser andato a vedere 6 film (senza soluzione di continuità).
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sirroby
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domenica 13 gennaio 2013
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pessimo , risparmiate i soldi
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Pessimo,un magro tentativo di fare un film epico come matrix senza riuscirvi.
risparmiate i soldi...
ci sono 5 attori che fanno tutti i personaggi in epoche diverse...dal passato al futuro ,2100 circa...per cui legate solo da una morale flebile che per dirla servono 3ore...
non riuscito per nulla...
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kibaaa
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domenica 13 gennaio 2013
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3 ore senza dover mai perdere un seccondo
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Cloud Atlas è un ottimo film.
Probabilmente a molti sarà sembrato troppo lungo (3 ore) e incasinato ma è questa la sua bellezza, il fatto di dover scervellarsi fino alla fine per capire il tutto.
I creatori di questo film sono stati in grado di racchiudere in un solo film molte trame diversi in diversi tempi, dal passato al presente al futuro più lontano.
Il bello è che il film continua a saltare da una trama all'altra ma questo non era per niente pesante il quanto alla fine tutte le trame erano collegate e lo stacco da una trama all'altra non era netto ma era sempre collegato da qualcosa, da una frase un'azione ecc.
Contando poi il fatto che rimanevi incollato allo schermo per non perderti un solo seccondo dell'intricato filo conduttore.
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Cloud Atlas è un ottimo film.
Probabilmente a molti sarà sembrato troppo lungo (3 ore) e incasinato ma è questa la sua bellezza, il fatto di dover scervellarsi fino alla fine per capire il tutto.
I creatori di questo film sono stati in grado di racchiudere in un solo film molte trame diversi in diversi tempi, dal passato al presente al futuro più lontano.
Il bello è che il film continua a saltare da una trama all'altra ma questo non era per niente pesante il quanto alla fine tutte le trame erano collegate e lo stacco da una trama all'altra non era netto ma era sempre collegato da qualcosa, da una frase un'azione ecc.
Contando poi il fatto che rimanevi incollato allo schermo per non perderti un solo seccondo dell'intricato filo conduttore.
Per quelli abituati a film banali e scontati questo può sembrare un film pesante ma per tutti gli altri abituati a film di un certo livello questo è un ottimo film.
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87wolf87
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domenica 13 gennaio 2013
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le 3 ore più noiose della mia vita.
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Passato, presente e futuro si intrecciano in quello che potremo definire il "SuperFantozzi" del 2013 (anche lì passato, presente e futuro si intrecciavano; con la sola eccezione che nel film di Neri Parenti almeno si ride). Un calderone di vaeie storie senza alcun senso che si dividono tra navicelle spaziali alla Star Wars, barbari guerrieri vestiti da pseudo-Maya (sarà un caso?), anziani che fuggono da un ospizio (almeno questa storia era divertente..), pseudo-coreani alla conquista di un mondo ormai devastato in cui anche il cannibalismo è visto con occhi diversi (spremuta di sapone), thriller politico e lotta alla schiavitù, e un novello "Brokeback Mountain" musicale che fa da colonna sonora al film (.
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Passato, presente e futuro si intrecciano in quello che potremo definire il "SuperFantozzi" del 2013 (anche lì passato, presente e futuro si intrecciavano; con la sola eccezione che nel film di Neri Parenti almeno si ride). Un calderone di vaeie storie senza alcun senso che si dividono tra navicelle spaziali alla Star Wars, barbari guerrieri vestiti da pseudo-Maya (sarà un caso?), anziani che fuggono da un ospizio (almeno questa storia era divertente..), pseudo-coreani alla conquista di un mondo ormai devastato in cui anche il cannibalismo è visto con occhi diversi (spremuta di sapone), thriller politico e lotta alla schiavitù, e un novello "Brokeback Mountain" musicale che fa da colonna sonora al film (....). Mai mi era capitato di andare al cinema e avere voglia, arrivati nemmeno a metà film, di alzarmi e andare via dalla sala. Senza dimenticare il fatto non trascurabile che per vedere questo film ho perso tre ore della mia vita che non mi verranno mai più restituite. Se i fratelli Wachowski si fossero fermati al primo "Matrix" e avessero dato i soldi spesi per produrre il film in beneficenza, forse oggi sarebbe un mondo migliore.....
Per riassumere il film in un'unica frase, faccio riferimento ancora una volta al ragioniere più amato d' Italia e alla celebre frase riferita alla "Corazzata Potemkin" (Kotomkin) per la quale seguirono "92 minuti di applausi" e che, mai come in questo caso, mi trova pienamente d'accordo....
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