Anno | 2011 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 109 minuti |
Regia di | Daniele Gaglianone |
Attori | Filippo Timi, Stefano Accorsi, Valerio Mastandrea, Valeria Solarino, Giampaolo Stella Giuseppe Furlò, Giulia Coccellato, Giacomo Del Fiacco, Leonardo Del Fiacco, Annamaria Esposito, Alessia Di Domenica, Giulia Geraci, Michele De Virgilio, Anita Kravos, Giuseppe Vitale, Cristina Mantis. |
Uscita | venerdì 2 settembre 2011 |
Tag | Da vedere 2011 |
Distribuzione | Fandango |
MYmonetro | 3,09 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 19 ottobre 2017
Anni Settanta. In una città del nord Italia, l'arrivo in quartiere di un nuovo medico cambia le giornate di un gruppo eterogeneo di ragazzini. In Italia al Box Office Ruggine ha incassato nelle prime 11 settimane di programmazione 185 mila euro e 60,6 mila euro nel primo weekend.
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Nord Italia. Fine anni Settanta. Estate. Alla periferia di una città in un quartiere abitato da immigrati del sud e e del nord est un gruppo di ragazzini, capitanati dal siciliano Carmine ha costituito come proprio dominio il Castello, due vecchi silos arrugginiti. Nel quartiere giunge un nuovo medico condotto, il dottor Boldrini. Il suo atteggiamento aristocratico intimorisce un po' gli abitanti i quali lo temono e lo ammirano al contempo. I bambini scopriranno un suo terribile segreto ma avranno timore di non essere creduti nel momento in cui dovessero raccontarlo agli adulti. Oggi Carmine, Sandro e Cinzia sono tre adulti su cui quel passato ha lasciato dei segni profondi.
Daniele Gaglianone prosegue il suo percorso caratterizzato dal rifuggere dal facile successo e dall'indagine su quanto accade quando la violenza, esplicita o celata che sia, irrompe nelle vite delle persone imprimendovi il suo marchio indelebile. Lo fa con uno stile visivo complesso che interrompe l'impressione di realtà grazie a sfocature o a neri improvvisi che costringono lo spettatore a staccarsi dall'azione per concedersi un, seppure breve, spazio di riflessione. Se si vuole trovare un difetto a Ruggine lo si può individuare nell'ampio tempo che si concede prima di entrare in situazione ma forse anche questo, nell'ottica d'insieme, finisce con il divenire funzionale.
Perché Gaglianone chiede disponibilità allo spettatore. Una disponibilità anche a farsi bambino e quindi a comprendere che la caratterizzazione di un sempre più raffinato Filippo Timi nel ruolo del dottor Boldrini 'deve' essere esasperata. Per quei bambini di un'epoca in cui l'immaginario collettivo non era ancora stato pervaso da miliardi di stimoli visivi quotidiani, il dottore è un Uomo Nero delle fiabe. É quel drago che un Sandro divenuto padre materializzerà sotto forma di gioco con il figlio, che Carmine continuerà a cercare di uccidere dentro di sé e che Cinzia proverà a combattere, consapevole che ha assunto forme diverse. Magari quelle di due colleghi del Consiglio di classe in sede di scrutinio incapaci di leggere le difficoltà di un'alunna forse abusata in famiglia ma vista invece con lo sguardo malato di una società che si ferma all'aspetto fisico e si ritrova succube di pulsioni inconfessate che pubblicamente deplora. Un suggerimento: non lasciate la sala appena iniziano i titoli di coda. La ruggine non ha ancora smesso di corrodere lo schermo e l'animo dei protagonisti.
RUGGINE disponibile in DVD o BluRay |
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Gaglianone ci sorprende con un film davvero bellissimo, uno dei migliori film italiani degli ultimi anni; chissà, forse il migliore. Una fotografia da favola moderna, profonda, bellissima; dei bambini fantastici, attori in stato di grazia. Filippo Timi indimenticabile in questo ruolo da orco cattivo, folle ma agghiacciante: interpretazione magistrale; ha decisamente trovato il suo ruolo.
Non è un film sulla pedofilia. Questo potrebbe essere il paradosso da cui partire per mettere a fuoco l'ultimo film di Daniele Gaglianone. La periferia industriale e fatiscente di una grande città del Nord Italia fa da sfondo ad una vicenda d'un gruppo di bambini "terroni" (Carmine, Sandro e Cinzia, i tre protagonisti)e delle loro famiglie di padri lavoratori e di madri "che fanno figli e passata [...] Vai alla recensione »
Due stelline risicate per un film che davvero poteva dare di più con un soggetto decisamente valido e una discreta sceneggiatura. Pollice verso per il montaggio con dissolvenze a gò-gò. Non ci siamo con il suono in presa diretta e con l'audio in generale, in molti casi quasi incomprensibile. Dubbi anche sulla regia, a tratti dilettantesca per un film di spessore come avrebbe [...] Vai alla recensione »
Nella prima scena di “Ruggine” il pulviscolo illuminato a giorno penetra e dilata uno spazio buio e angusto, volteggiando candidamente attorno a due bambini che tentano un ingenuo, reciproco approccio. Il campo visivo si allarga e ci trasporta negli anni 70 della periferia torinese. Un gruppo di ragazzini passa le giornate nei dintorni dei palazzoni in cui vivono.
Nella periferia milanese degli anni Settanta una banda di ragazzini gioca fra le lamiere arrugginite di fabbriche abbandonate. Un ricco ed educato dottore fa il suo ingresso in questo scenario brullo e assolato. La comparsa di un mostro sconvolge un terreno inviolabile, e un gruppo di piccoli eroi dovrà trovare il coraggio di affrontarlo.
Periferia torinese alla fine degli anni '70. Un gruppo di ragazzini passa i propri pomeriggi a giocare con le figurine o in un deposito di auto abbandonato. Dovranno però fare prestop i conti con un insospettabile mostro che porta vestiti eleganti ed è rispettato da tutti. Ad anni di distanza i protagonisti della vicenda portano ancora scolpiti nell'anima i segni di questo trauma. Un [...] Vai alla recensione »
(...) E poi, il mostro già nel suo personale crepuscolo, con il castello di ruggine alle spalle, i pantaloni a mezza gamba che sono segno della violenza e dell’ultima barriera abbattuta, senza più difese e senza più perdono, Filippo-dottorboldrini consegna l’ultimo sacrificio umano dell’abiezione a un monologo di onnipotenza, in piedi sopra le rovine.
Nel cinema a volte la troppa passione va a detrimento della godibilità di un film. E' il caso sicuramente di "Ruggine", un'opera che regala dei momenti molto intensi, forti e disturbanti, ma al quale avrebbe fatto bene una cura "dimagrante", una sottrazione di scene e toni. Soprattutto nella fase iniziale la sceneggiatura indulge troppo in salti temporali, nei paralleli tra i bambini del passato [...] Vai alla recensione »
Ruggine è il titolo di questo film di Daniele Gaglianone, titolo che rappresenta simbolicamente la difficolta di muoversi liberamente dei tre protagonisti nelle loro vite. Carmine, Sandro e Cinzia ormai adulti e ognuno con la propria vita, sono rimasti impigliati nel ricordo di una tragedia vissuta insieme da bambini, quando frequentavano lo stesso gruppo di giochi.
Sotto una luce giallastra (quasi grondante di ruggine) due giovani anime conversano su un polveroso materasso, Cinzia e Sandro e poi Cosimo; bambini che trovano nel "Castello", una accozzaglia di ferracci rugginosi, il loro luogo d'esilio, di divertimento, di "involontaria" crescita. A distanza di trent'anni la vita di quei bambini in quell'estate è stata [...] Vai alla recensione »
il film è ottimo,ti tiene incollato alla sedia con trepidazione fino alla fine.Buona la fotografia,che esprime nei primi piani le angosce vissute dai protagonisti e nelle dissolvenze la schizzofrenia del dottor Boldrini. L'interpretazione dei bamini è veramente stupenda,ti fa sorridere e sentire bene quando giocano,la loro felicità,l'allegria e ti mette paura ,sconforto [...] Vai alla recensione »
Per chi è reduce delle pagine del libro di Massaron, più che ridotto, il film comunica in principio una sensazione di straniamento, di disagio, propriamente narrativo. Sembra affiorare qualcosa di “sbagliato”. Si intuiscono solamente, quasi impercettibili, i contatti fra i personaggi adulti e i bambini, i tre protagonisti di una vicenda di violenza che segnerà per sempre [...] Vai alla recensione »
Ruggine di Gaglianone si inserisce in quel filone di cinema italiano che cerca di essere se stesso. Il film infatti non scimmiotta furbescamente certo cinema americano indipendente e nemmeno cerca di creare una storia di cronaca nera con protagonisti i bambini. Viaggia sui suoi binari, con un treno (il film) che, scompartimento dopo scompartimento, prende forma fino a unire i personaggi principali [...] Vai alla recensione »
Ruggine è un film. Un racconto; una denuncia; una favola nera in cui i protagonisti sono puri per antonomasia. Talmente innocenti da non poterli nemmeno definire eroi. Vittime ribelli, bambini soldati in un deserto di polvere rossa ferrosa, trincee di detriti per giocare e fuggire. Il deserto di case popolari e depositi di rifiuti dell'hinterland milanese degli anni 70, tuttora intatto.
Tratto dal romanzo omonimo di Stefano Massaron finalista allo Scerbanenco, Ruggine tratta un tema duro e scottante difficilmente rappresentato dal nostro cinema: la pedofilia. Rappresentando i traumi e i dolori che i grandi non riusciranno a credere. Per Daniele Gaglianone è il suo esame di maturità non solo perchè affronta questa tematica ma lo fa con un cast che rappresenta il meglio del giovane [...] Vai alla recensione »
Pellicola che svolge più di un tema (e li elencherò) con grande equilibrio formale senza mai annoiare. Sorprende e cattura e se scatta la molla dell'immedesimazione (perché anche chi non ci è mai passato personalmente per empatia si affeziona ai suoi protagonisti) non è per una curiosità morbosa ma per il modo STRAORDINARIAMENTE elegante, suggestivo [...] Vai alla recensione »
Sono quelli che il Paziente avverte con piu’ facilita’ e sono inconfondibili per porre diagnosi di Prostatite. Questi si fanno piu’ evidenti al cambiare delle stagioni e sono: A) Dolenzia Testicolare bilaterale o monolaterale; B) Senso di fastidio e di pesantezza nella zona del Perineo (area che va’ dai Testicoli all’ano); C) Dolore inguinale bilaterale, come sensazione di slip stretti; Famian [...] Vai alla recensione »
Non si può non applaudire la magnifica idea di Daniele Gaglianone di trasferire sul set un bellissimo romanzo di Massaron. Il tema del film si impernia su una delicata vicenda noir ambientata negli anni 70 in un quartiere periferico di Torino. Il degrado e la scarsa disponibilità economica non frena la fantasia e la voglia di vivere, comunque e dovunque, dei bambini che vi abitano, [...] Vai alla recensione »
Ci sono film lenti che 'prendono'. Altri che si limitano ad 'irritare'. Ruggine va diritto nella seconda delle due famiglie. Tentando disperatamente di fare il verso alla new age degli autori italiani (Sorrentino, Garrone) ecco a voi Gaglianone: che firma una pellicola lenta, prolissa, macchinosa, molto presuntuosa. Un cast di superstars nostrane che sembra messo lì per essere scritto nel cartellone [...] Vai alla recensione »
il film narra il disagio di alcune famiglie del sud immigrate in una grande citta' del nord dagli anni 70 ad oggi. E' narrato tutto in maniera cosi' stigmatizzata da risultare molto pesante, inquadratura sfocate, ripetitivita' delle scene musica noiosa etc. Solo verso la fine il film si apre e ne esce bene tutta la coralita' dei personaggi.
Nel profondo di un oceano cinematografico quanto mai popolato da remake ad alto valore commerciale e blockbusters ciclopici,si nasconde una reliquia tanto celata quanto preziosa. Il nostrano Gaglianone mette in luce con tenacia e quel tantum di crudelta’ giustificato in relazione al tema trattato , le pene dei giovani protagonisti, figli della generazione emigrante in [...] Vai alla recensione »
mi irrita che nelle trasposizioni cinematografiche non venga mai riportato fedelmente il romanzo dal quale sono tratte,ne ho visti di film con i finali stravolti o la trama cambiata,allora non capisco quale sia la valenza,meglio leggersi il libro,detto questo recarsi al cinema a vedere un film come questo determina una stanchezza quasi fisica data la lentezza e un impegno mentale per raccapezzarsi [...] Vai alla recensione »
Se siete patiti per i ritmi incalzanti, questo film non fa al caso vostro. Molto lento, a tratti anche troppo e inutilmente. Il personaggio di Timi dà una sferzata allo svolgimento del film. Da allora diversi momenti di suspence i quali, comunque, non risollevano a sufficenza tutto il film. Bravissimo lui, ma, oramai, troppo simile a se stesso. Accorsi, invece, non mi è piaciuto come recitazione (e [...] Vai alla recensione »
Pellicola di gusto un po' amaro, ma piacevole nel complesso. Bravissimo Timi nel ruolo del dottore. I bambini, nel limite della loro età, manifestano una buona immedesimazione.
Sono Silvana e faccio i miei complimenti al regista, sceneggiatore, attori e all'autore del libro dal quale è tratto il film. Confermo la ruggine che si forma e macchia per sempre chi subisce dei traumi. Io sono stata continuamente molestata dal professore alla prima superiore. Dirlo ai grandi e difficile come pure ai professori. Grazie
Ruggine, film (2011) di Daniele Gaglianone con Filippo Timi, Stefano Accorsi, Valerio Mastrandrea, Valeria Solarino, Giampaolo Stella, Giulia Coccellato,Giuseppe Furlo’ Film altamente drammatico per il contenuto ispirato all’omonimo romanzo di Stefano Massaron. Il titolo potrebbe far riferimento sia alla patina che si forma sulle lamiere di una discarica di ferro [...] Vai alla recensione »
A mio avviso è senza dubbio un film che tocca nel cuore del problema della pedofilia, lasciando mille interrogativi. Il regista è molto attento a non scadere nella morbosità e non si spinge mai oltre il limite della decenza, anche se è molto efficace anche nel lasciare immaginare lo scorrere delle vicende. Inquietante la figura del dottor Boldrini, azzeccatissimo nel ruolo [...] Vai alla recensione »
Suberba la fotografia e la prestazione dei singoli attori, registi inclusi. Alcuni tratti della caratterizzazione dei personaggi sono curati con profondita'. Tuttavia, ho trovato nel complesso questo film stilisticamente incoerente, ed a tratti inappropriato rispetto a ciò che si rappresenta. L'iperrealismo catastrofista tipico del nostro cinema è accostato a sequenze che non si comprende se vogliono [...] Vai alla recensione »
Se fosse anche soltanto un po' come "The woodsman - Il segreto" per quello che è il cinema italiano contemporaneo sarebbe già tanto. Il trailer a me comunica distanza: quella distanza che c'è tra il pedofilo e gli altri, tra la vittima e gli altri, tra tutti in fondo perché chi sa chi è davvero il nostro vicino, il nostro amico...
Nel profondo di un oceano cinematografico popolato quanto mai da remake ad alto valore commerciale e blockbusters altisonanti,si nasconde una reliquia tanto celata quanto preziosa.Il nostrano Gaglianone mette in luce con tenacia e la giusta crudelta' in relazione al tema trattato,le sofferenze dei ragazzi figli della generazione migrante in massa verso il settentrione, in virtu' di un gap a [...] Vai alla recensione »
Ottimo film, "costruzione" e fotografia su tutto. Gran bella parte di Filippo Timi e Mastandrea.
Film sulla fine dell'età dell' innocenza di un gruppo di ragazzini in seguito ad alcuni abusi sessuali. Crudo ed efficace. Ottimi gli attori Valerio Mastrandea e soprattutto Filippo Timi nella parte dell' orribile mostro. Uno dei migliori films di questa stagione, a mio parere.
E' il primo film che vedo di Daniele Gaglianone, una sorpresa . Un film originale che cresce notevolmente nella seconda parte. Girato molto bene , si vede che il regista ci sa fare. Forse avrei caricato meno la parte di Filippo Timi . In ogni modo il film non annoia ma è interessante fino alla fine.
L’interpretazione di Timi rasenta e, se possibile, raggiunge la perfezione nel rendere il mondo segreto di un pedofilo. La violenza non è mai abbagliante ma rimane sempre soffusa senza per questo essere meno disturbante. Anzi. Ma va ugualmente dato a Cesare quello che è di Daniele perché pochi registi (soprattutto tenendo conto dell’immonda ondata di violenza dilagante) sarebbero riusciti a reprimere [...] Vai alla recensione »
Premetto che le mie aspettative era piuttosto basse fin da quando ho visto che dei 4 attori protagonisti 2 erano Accorsi e Mastrandrea. Accorsi si è ormai capito che non supererà mai la sua migliore interpretazione sulla quale vive ancora di rendita: la pubblicità del Maxibon, anche se devo ammettere che ci è andato vicino con il film "Un altro Maxibon", poi [...] Vai alla recensione »
“Questo personaggio così negativo, vuoi sapere se ha lasciato strascichi dentro di me? Sì, ma al contrario: con le mie nipotine sono così affettuoso che devono dirmi: zio, basta per favore con tutte queste coccole!”. Anche a Venezia, dove tutti sono continuamente preoccupati di dire e fare la cosa giusta, Filippo Timi riesce a mantenere la voglia di giocare. Protagonista – insieme a Stefano Accorsi, Valerio Mastandrea e Valeria Solarino – di Ruggine di Daniele Gaglianone, che passa oggi alle Giornate degli Autori, Filippo Timi racconta con humour anche un personaggio scomodo, come [...]
Con il suo Ruggine il regista Daniele Gaglianone ha inteso raccontare una favola nera, buia, tenebrosa. Più precisamente, forse, ha cercato di rappresentare con i suoi occhi e la sua sensibilità di adulto, oggi, quel marcio, quel lugubre, quel mostruoso che gli occhi e la sensibilità del bambino, e probabilmente di lui stesso bambino, non hanno potuto e non possono cogliere per intero pur trattenendo [...] Vai alla recensione »