Titolo originale | Je n'ai rien oublié |
Titolo internazionale | Small World |
Anno | 2010 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia, Germania |
Durata | 93 minuti |
Regia di | Bruno Chiche |
Attori | Gérard Depardieu, Alexandra Maria Lara, Françoise Fabian, Niels Arestrup, Nathalie Baye Yannick Renier, Féodor Atkine, Olivier Claverie, Pascale Arbillot, Anne Benoît, Hélène Hardouin, Arthur Lebas, Néo Rouleau, Sarah Stern, Rachel Eberhart, Xavier Thiam, Corinne Debonnière, Delphine Theodore, Benjamin Baroche, Raphaele Tanneur, Nathalie Blanc, Olivier Rohde, Françoise Duverger, Paulette Pignet. |
Tag | Da vedere 2010 |
MYmonetro | 3,34 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 24 ottobre 2018
Gérard Depardieu è il protagonista dell'adattamento cinematografico del romanzo Com'è piccolo il mondo!
CONSIGLIATO SÌ
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Konrad Lang, dopo aver dato accidentalmente fuoco alla casa di vacanze di Biarritz della famiglia Senn di cui era guardiano, torna presso la casa padronale dove ha vissuto da bambino. Quando però la sua salute mentale inizia a vacillare a causa dell'insorgere del morno di Alzheimer inizia a raccontare a Simone, giovane sposa del rampollo di casa, dei ricordi che non coincidono con la storia ufficiale che Elvira, la matriarca, ha sempre raccontato. Da anziano servitore da sopportare nelle sue stranezze ora Konrad si trasforma in una minaccia per la stabilità della famiglia.
C'è un romanzo del più importante scrittore svizzero contemporaneo, Martin Suter, alla base di questo film che dimostra ancora una volta, se ce ne fosse stato bisogno, che le acquisizioni di film da parte della televisione possono compensare positivamente le defaillance distributive nelle sale.
Suter è un abile indagatore delle dinamiche distorte che sottendono i rapporti all'interno dei microcosmi elvetici detentori del potere economico. Qui la vicenda si situa in Francia mantenendo intatta sia la profondità dell'analisi che l'efficacia delle epifanie. Tutto ruota attorno a un Depardieu/Konrad in stato di grazia che, con sguardi fanciulleschi indotti dalla malattia, rende lieve un corpo sempre più ingombrante.
Il riemergere confuso di un passato la cui versione è stata ufficializzata in modo rigido all'interno della ricca famiglia lo avvicina a chi in quel mondo è appena entrata. Simone, neosposa accolta nella casa per poterla meglio controllare, progressivamente ritrova la propria libertà grazie a quest'uomo umile e spesso smarrito ma capace di una tenerezza che gli altri sembrano aver cancellato dalla lista dei sentimenti.
Per supportare la sua prestazione Bruno Chiche può avvalersi di un cast che vede Françoise Fabian nel ruolo della matriarca impegnata ad occultare la verità e Niels Arestrup nei panni di Thomas che un tempo gli fu amico fraterno ed ora ne sopporta a malapena la presenza. Se poi si volesse avere conferma che ci sono ruoli brevi che però possono assumere rilievo se affidati all'interprete giusto si provi ad osservare la prestazione di Nathalie Baye, ex moglie di Thomas ma non solo.
Cosa c'è di più bello, guardare un bel film e viverlo. Nella sua apparente semplicità scenica, racchiude un'esperienza tecnica magistrale. ho felicemente riscoperto Gerard Depardieu. Cast di tutto rispetto interpretazione d'effetto. Un film che dopo la visione lascia feedback positivo.