Ogni mercoledì alle 21.50 su Mya.
di Mattia Nicoletti
Mystic Falls
Il trend dei vampiri continua a spopolare a livello globale. E dopo il successo degli innocui Twilight e New Moon, e del sangue vero di provincia di True Blood, è il turno della serie tv Vampire Diaries (ogni mercoledì su Mya alle 21.50), ispirata ai romanzi di L.J. Smith. Vampire Diaries è un teen drama a tutti gli effetti in cui i vampiri aggiungono un tocco horror, ma non è semplicemente una copia seriale di Twilight, perché, sebbene siano presenti storie sentimentali fra umani e vampiri, la vera protagonista della storia è la cittadina di finzione di Mystic Falls in Virginia.
Vampiri fratelli
Kevin Williamson, l'ideatore della serie, è anche il creatore di Dawson's Creek, che già verteva sulle storie di un piccolo centro abitato che nascondeva dei segreti, e in Vampire Diaries questo mistero è costituito inizialmente da due giovani vampiri, i fratelli Salvatore. Stefan (Paul Wesley), il lato buono dei due che rinnega la sua natura, innamorato di Elena (Nina Dobrev), e Damon (Ian Somerhalder, il Boone di Lost) il lato oscuro, che ama uccidere e nutrirsi di sangue umano. I vampiri, tranne che per la normale abitudine di essere attratti dal sangue, possono tranquillamente uscire all'aperto durante il giorno grazie a un particolare amuleto. In questo modo possono partecipare alla vita della cittadina.
Un mondo diverso
Vampire Diaries vuole essere diretto alla stessa tipologia di spettatore che ama Dawson's Creek e One Tree Hill unendo le problematiche teen a un mondo diverso (ma non così diverso), quello vampiresco che crea inquietudine. I protagonisti, molto ben descritti e approfonditi, convivono in uno spazio ristretto, Mystic Falls, che come tutte le città di provincia ha luci e ombre, e la rendono particolarmente interessante. I vampiri sono per una volta funzionali e non sempre necessari, e questo rende la serie credibile e solida.