Anno | 2009 |
Genere | Documentario |
Produzione | Australia, Pakistan |
Durata | 92 minuti |
Regia di | George Gittoes |
Attori | Javed Musazai . |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento venerdì 11 giugno 2010
CONSIGLIATO SÌ
|
Cos'è reale, cos'è irreale e cosa può essere troppo reale nel mondo della globalizzazione?
È la domanda che si pone The Miscreants of Taliwood, un docu-drama che ci conduce nella culla del fondamentalismo islamico, ai confini con l'Afghanistan, dove i Talebani dettano legge ed hanno bandito qualsiasi forma di svago. La musica, ma ancora di più il cinema sono "nemici dell'Islam" e come tali è stata vietata la vendita di cd e dvd.
Armato di una videocamera e di un coraggio fuori dal comune, l'australiano George Gittoes, pittore, fotografo e filmmaker, che è stato insignito del titolo di Membro dell'Ordine d'Australia, ci conduce ad Islamabad, la capitale del Pakistan, dove un gruppo di integralisti sta dando fuoco a foto, manifesti e dvd di film. Successivamente, arriviamo a Peshawar, città di frontiera, un centro culturale dove Gittoes va ad incontrare alcuni docenti universitari, registi e attori di cinema che malgrado le difficoltà e i pericoli continuano infaticabilmente a realizzare film, a raccontare vicende d'amore in stile bollywood. Un universo "invisibile" che ogni giorno resiste ai costanti attacchi, alle irruzioni sui set dei talebani, che vietano le riprese. È Taliwood, la nuova "Mecca del cinema", l'Hollywood pakistana.
Gittoes alterna sapientemente sequenze di film in cui egli stesso è chiamato a recitare, scene di sparatorie con tanto di sangue finto, a istanti drammatici di vita reale, scene di efferata violenza in cui ragazzini eseguono, senza mostrare la minima emozione, gli ordini impartiti, dimonstrando quanto la realtà, almeno in Pakistan, nella sua atroce crudezza possa sembrare poco più di un effetto speciale mal riuscito. Vedere per credere!