Anno | 2009 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 98 minuti |
Regia di | Ivano De Matteo |
Attori | Monica Guerritore, Elio Germano, Myriam Catania, Giorgio Gobbi, Iaia Forte, Antonio Catania Victoria Larchenko. |
Uscita | giovedì 27 agosto 2015 |
Tag | Da vedere 2009 |
Distribuzione | Cinecittà Luce |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,95 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento venerdì 28 agosto 2015
Marito e moglie, borghesi e progressisti, trascorrono un weekend in campagna. Quando lei decide di offrire rifugio a una prostituta rumena, prelevandola quasi a forza dalla strada, gli equilibri a poco a poco saltano. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office La bella gente ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 198 mila euro e 44,7 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
|
Alfredo e Susanna, lui architetto e lei psicologa che si occupa di donne che hanno subito maltrattamenti, hanno una casa in campagna fuori Roma dove trascorrono alcuni weekend e parte dell'estate. Un giorno Susanna vede una giovane prostituta che subisce le angherie di un uomo ai bordi della statale e decide di aiutarla portandola inizialmente nella casa e successivamente a Roma per garantirle un futuro migliore. Seppure tra molteplici incertezze e nonostante la grettezza di una coppia di amici, tutto sembra procedere per il meglio ma un elemento inatteso provvederà a turbare la pace delle coscienze.
Per il 'nuovo' film di Ivano De Matteo è necessaria una doppia premessa. La prima riguarda l'assurda censura di mercato che fa sì che una sua valida opera datata 2009 giunga solo ora sui nostri schermi dopo essere invece stata vista in giro per il mondo. Occorrevano le prove e i premi di Gli equilibristi e de I nostri ragazzi per sdoganare questo film? Purtroppo sembrerebbe di sì e il 'purtroppo' va sottolineato. L'altra doverosa premessa è relativa al trailer che è più che altro uno spoiler, rivelando anticipatamente alcuni momenti chiave della vicenda. Il che è quanto di più dannoso si possa fare ad un film dell'attore/regista italiano.
Perché De Matteo mette in scena personaggi che si rivelano progressivamente con un dosaggio accurato di azioni e prese di posizione spesso produttivamente contraddittorie. Il più grande pregio del suo cinema sta anche nel giudicare la distanza che separa le buone intenzioni di alcuni suoi protagonisti dalle loro opere ma soprattutto nel costringere lo spettatore ad indossare, passo dopo passo, sequenza dopo sequenza, i loro panni e forzarlo a chiedersi cosa farebbe se fosse al posto loro. Non è un'operazione facile ma anche in questo caso si può affermare che è riuscita nell'intento. Perché chi guarda questa 'bella gente' da una posizione progressista non può che aderire all'entusiasmo di Susanna che desidera riscattare la giovanissima Nadya dalla sua condizione di degrado ma nutre anche le iniziali incertezze di Alfredo mentre detesta la brutale insensibilità degli arricchiti vicini di casa con piscina.
I problemi nascono quando si comincia a intravedere come sia tuttora veritiero il detto popolare che afferma che 'la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni'. È su questa che De Matteo ci conduce chiedendoci di confrontarci con la realtà in un film in cui non vengono messi in gioco solo gli agiati e open minded genitori ma anche la generazione dei figli. Con risultati che si possono immaginare. O forse no.
LA BELLA GENTE disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
€12,99 | – | |||
€12,99 | – |
Fa pensare a Monicelli, alla rabbia con cui guardava la borghesia e le sue piccolezze. E insieme a Pasolini, al disprezzo che nutriva verso gli studenti del 68, ricchi, borghesi e troppo spesso finti progressisti. Questa coppia ha fatto "le lotte", lei si vanta di essere quella che si lanciava contro la polizia mentre lui era un mediatore nato. Ora pensano di star proseguendo quelle scelte: lei volontaria [...] Vai alla recensione »
''LA BELLA GENTE'' che, partendo dal buon proposito di togliere dalla strada una giovane ucraina sfruttata dal rachet della prostituzione, si imbriglia nella rete dello stesso pregiudizio che vorrebbe superare, in una sorta di gruppo di famiglia in un interno ed esterno agreste, con annessi vizi privati e pubbliche virtù.
La sola genialità sarebbe stata quella di aver voluto volutamente, quasi in modo metanarrativo, rappresentare un film vuoto e pretenzioso su personaggi vuoti e pretenziosi, ma non sembra questo il caso. Invece quello che lo spettatore si trova davanti, oltretutto dopo essere stato ingolosito da lanci come "finalmente sugli schermi", "dopo la censura" etc, è un'opera gracile gracile e di pochezza tanto [...] Vai alla recensione »
De Matteo riesce in alcuni intenti,ci mostra con fermezza l'ipocrisia e quanto sia difficile abbattere certi pregiudizi. Per il resto ci sono tante cose che non convincono. Mamma e figlio sono veramente disgustosi. La prima troppo repentinamente ,alle prime difficoltà, si scioglie come neve al sole,infierendo con ferocia e cinismo su una ragazza che psicologicamente [...] Vai alla recensione »
Alfredo e Susanna sono una coppia borgese di mezza età, di sinistra, reduci dalle lotte giovanili. Susanna lavora in un centro per donne che subiscono maltrattamenti. In estate si trasferiscono nella loro grande casa coloniale in campagna, e proprio nelle strade dei dintorni, Susanna vede una giovanissima prostituta maltrattata da un uomo. Decide di aiutarla e con il marito riesce a portarla [...] Vai alla recensione »
Il gigante è Nadya, la straniera, la extracomunitaria, la giovanissima (ex) prostituta. I nanerottoli sono tutti gli altri, gli italiani, la bella gente. Se vediamo il film come la storia di Nadya, cioè cambiamo il focus della nostra attenzione spostandolo dai nanerottoli al gigante, la narrazione e il significato del film sono ben più appaganti.
Il film ritrae la vita di due famiglie borghesi diametralmente opposte sia nei sentimenti e culturalmente tanto che lo spettatore si domanda come possono coesistere ,ma la verità è che fondamentalmente sono uguali ,nell'ipocrisia,nel possesso materiale delle cose e nei sentimenti ,aiutare una persona diventa uno snobismo borghese e quando il giocattolo umano si rompe lo si getta e si fa finta di niente [...] Vai alla recensione »
Un tema interessante e centrato che mette in evidenza l'ipocrisia del ceto borghese e di certa sinistra benpensante, che affronta i problemi con una certa aria di superiorità, finché le cose non la riguardano direttamente. Il film però mostra una certa freddezza e non emoziona, nonostante che gli attori mostrino la loro bravura.
Un bel film sulla "bella gente" che a tutti noi sarà capitato di incontrare: gli ex 68ini piccolo borghesi, con tutte le loro velleità irritabili. Una coppia di 50enni, un architetto lui, di indole diplomatica e una psicologa lei, che si occupa di donne maltrattate, è una donna dai grandi principi di sinistra, istintiva, volubile, Trascorrono le vacanze nel casale in [...] Vai alla recensione »
Una coppia di benestanti progressisti, sicuramente benestanti, ancor più sicuramente (di sé) progressisti, recandosi per le meritate ferie estive nel casale, perfettamente restaurato, impeccabilmente locato nella campagna orvietana, incontra sulla propria strada una bestiola impaurita, dispersa, maltrattata. Inevitabile l'immediata decisione di lei.
Film pesante sotto un certo punto di vista. Per aiutare le persone non serve la carità, bisogna essere disposti ad avere fiducia e a rischiare di sacrificare anche tutto quello che si è costruito. Questo film è il ritratto dell'ipocrisia di un certo tipo di persone. Una donna impegnata a costo 0 nel sociale, cerca di soddisfare il suo io impegnandosi in un'impresa fuori delle sue limitate possibilità [...] Vai alla recensione »
Non è un caso che De Matteo ha girato un film siffatto - da qualche parte si dice che viene da una famiglia di giostrai, in qualche modo quindi "diversa" - e che questo film è restato in frigo 6 anni prima di uscire in Italia, se si eccettua una proiezione al teatro Valle occupato. Nel frattempo la pellicola ha raccolto premi anche in festival del cinema esteri "minori" [...] Vai alla recensione »
Ivano De Matteo ha il pregio di descrivere nelle proprie opere i vizi e le virtù (ma, per lo più, i vizi) della gente appartenente alla bella e benestante borghesia cittadina e ne "La Bella Gente" egli presenta, come, del resto, nel successivo "I Nostri Ragazzi", una famiglia tanto perfetta apparentemente quanto meschina, ipocrita, egoista, altezzosa, ma [...] Vai alla recensione »
“ L’ALTERAZIONE DEGLI EQUILIBRI, RIVELA LA REALTA’ “ Sono convinta di poterlo considerare il motto ideale del lavoro di De Matteo. Il caso che ci trasmette il regista attraverso il film è: Il falso buon senso della gente apparentemente sensibile e legata alle vicende sociali, pronti a contribuire all’abolizione di gravi circostanze come, la [...] Vai alla recensione »
Questa messa in scena,riuscita,del vorrei...ma forse no,regge pienamente sotto ogni punto di vista:attori in parte,regia efficace,sceneggiatura essenziale,musica piacevole. Non c'é stato il ricorso alla contaminazione con il thriller,contaminazione che spesso paga e accresce la resa sul pubblico;non vediamo il pappone se non all'inizio,quando schiaffeggia la bella Nadya.
Schematico, preordinato, come consuetudine di De Matteo. Un teorema svolto con diligenza, ma che certo non sorprende, né emoziona.
Bel film che fa riflettere sulle ipocrisie della nostra società e noi stessi...meditate gente, meditate
buona recitazione,bellissima location,spaccato di una realtà odierna,con tutti i dubbi le perplessità,i disagi personali di ognuno elaborati in un interno borghese.........
La solidarietà borghese si mostra per quello che è: una patina di perbenismo che maschera a malapena gli interessi egoistici di chi pretende di fare il bene degli altri aspettandosi una riconoscenza morale che l'autoassolva. Il tema non è facile, mostrare l'ipocrisia di classe nel tendere la mano agli esclusi non lasciando loro autonomia di scelta e trattandoli come oggetti [...] Vai alla recensione »
on è un capolavoro ma la fotografia e la morale rendono apprezzabile il tutto. Bravo nell'analizzare i personaggi, la loro falsa bontà e il loro finto perbenismo, il regista non risparmia nessuno... Bravissima la Guerritore e Catania... Devo dire che uscendo dalla sala un nodo in gola mi ha fatto ricredere sulla bravura di De Matteo..
Questo mondo borghese (Susanna e Alfredo). Questo modo di pensare che gli altri (Nadja) siano 'meno' di noi. Questa vorace ricerca a fare 'del bene' per distinguersi dagli altri (i vicini di casa ma anche Giorgio e la fidanzata) che non lo fanno e che pertanto sono ignoranti. Il film si permette troppo di giudicare cosa è giusto e cosa è sbagliato.
Gran bel film e con un grande cast. Assurdo che film così non abbiano la promozione necessaria per attirare il pubblico che meritano.
Da Teorema di Pasolini a Sei gradi di separazione, da L'ospite inatteso a È arrivata mia figlia, non si contano i film in cui l'arrivo di un estraneo in una casa scardina equilibri erotici e affettivi, svela tensioni e pulsioni rimosse, insomma scoperchia i lati più gelosamente tenuti in ombra dai protagonisti. La bella gente porta in questo nutrito filone cinematografico il tratto ispido e lo sguardo [...] Vai alla recensione »
Il titolo è volutamente beffardo: certa gente, bella in apparenza, è invece ipocrita e meschina. È turbata la matura Susanna da quella ragazzina che batte sulla statale. Così convince il mite marito Alfredo a ospitarla in villa. Ora Nadja, ucraina, diciassette anni, può tornare a vivere. Finché arriva a trovare i genitori il ribelle Giulio. Che sconquasso.
Premiato al festival di Annecy sei anni fa, a causa di vicissitudini produttive esce solo ora il secondo film di Ivano De Matteo (che ne ha realizzati nel frattempo altri due). Il ritardo è un peccato, perché La bella gente è il suo mighor lavoro. La vicenda è in apparenza quasi schematica: una coppia di borghesi intellettuali di sinistra (Antonio Catania e Monica Guerritore) dà rifugio nella casa [...] Vai alla recensione »