flaminia.padua
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giovedì 5 aprile 2012
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una gran bella soddisfazione!
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Vi faccio una semplice domanda: a quanti di voi piacerebbe vedere un’altra, più fantasiosa e sanguinolenta fine del nazismo e di Hitler stesso? Spero che tutti abbiate “virtualmente” alzato la mano.
Beh, allora ragazzi, non vi resta che godervi più che potete quei 153 minuti. È davvero una grande soddisfazione, anche se fittizia, quella che Quentin ci ha regalato. Impreziosendo il tutto con un cast “bello e bravo” e con le sue solite, splendidi immagini.
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diego p.
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giovedì 29 marzo 2012
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dei bastardi che di più si muore!
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INGLOURIOUS BASTERDS (Bastardi senza gloria)
CRITICA DI: Diego Pigiu III
VOTO: 9
Questo
film mi è piaciuto molto, pensando a Valchiria (l'intento era sempre
quello di uccidere Hitler)direi che non ci sono paragoni, film
pienamente riuscito. Fotografia stupenda che si può notare sin dalla
prima inquadratura in campolunghissimo della campagna francese,
sceneggiatura avvincente e per nulla scontata (l'originale INGLORIOUS
BASTARDS di Enzo Castellari non l'ho ancora visto ahimè), stupenda
interpretazione di Christoph Waltz nei panni del colonnello delle SS
Landa "cacciatore di ebrei" (come definito nel film) che a mio avviso
può giocarsi addirittura un Oscar, anche Eli Roth mi è piaciuto
parecchio.
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INGLOURIOUS BASTERDS (Bastardi senza gloria)
CRITICA DI: Diego Pigiu III
VOTO: 9
Questo
film mi è piaciuto molto, pensando a Valchiria (l'intento era sempre
quello di uccidere Hitler)direi che non ci sono paragoni, film
pienamente riuscito. Fotografia stupenda che si può notare sin dalla
prima inquadratura in campolunghissimo della campagna francese,
sceneggiatura avvincente e per nulla scontata (l'originale INGLORIOUS
BASTARDS di Enzo Castellari non l'ho ancora visto ahimè), stupenda
interpretazione di Christoph Waltz nei panni del colonnello delle SS
Landa "cacciatore di ebrei" (come definito nel film) che a mio avviso
può giocarsi addirittura un Oscar, anche Eli Roth mi è piaciuto
parecchio. Regia di Tarantino, uno dei suoi migliori film oserei dire,
per fortuna ad Hollywood c'è ancora qualcuno che apprezza i veraci B
movies, e perchè no anche quelli Italiani (appunto INGLORIOUS BASTARDS -
Quel maledetto treno blindato), che il film sia suo lo si capisce
facilmente, un particolare: solo lui può mettere una musica stile film
western come filo conduttore su un film come questo. Forse alcune parti
del film sono un po troppo statiche, lunghi dialoghi in tedesco dopo un
pò mi stancano, un altra piccola delusione è il doppiaggio italiano, già
dal trailer in lingua originale si nota una differenza abissale di
enfasi rispetto alla versione italica, peccato...
Diego Pigiu III
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brunomazzone
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sabato 24 marzo 2012
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basta con l'alibi del cinema
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come ormai gran parte dell'ultimo lavoro di tarantino e questo in particolare non siamo solo di fronte all'opera ruffiana offerta per il banale gusto dei cinefili alla "sono uno di voi", inzeppato di somiglianze, non citazioni nota bene, di assonanze furbacchione per il critico sdoganato che gli piace farselo dire (divertiamoci alla Kill bill). Questo qui è come al solito noioso e teatrale nelle parti di dialogo con la banalità delle armi sotto al tavolino, e basta Sergio Leone che non centra niente col trash e ormai è come citare la pizza, o Castellari o il cinema polizziottesco che aveva i suoi ben evidenti limiti e non è certo Russmeyer che almeno flirtava con l'arte contemporanea. Qui non siamo più alla cinica goliardata che butta in cagnara, qui, mischiando i feticci dei recensori con la telecamera in cima al mitra: un padrino qua, un abbraccio da ceceni là, una smitragliata su un pubblico inerme, le svastiche alla charles manson (se dobbiamo davvero stere attenti stiamo attenti a tutto che non è solo cinema, che basta poco a sentirsi criminali e cinefili) Passando da un vagone all'altro (fumatori e non fumatori, prima classe e turistica) si fa il costacrociere e non solo del cinema, non costruisce solo il meta linguaggio anestetico del contemporaneo, qui Tarantino aggredisce e violenta, il suo obiettivo si fa meno di mestiere manierista e non possedendo l'etica maniacale alla d.
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come ormai gran parte dell'ultimo lavoro di tarantino e questo in particolare non siamo solo di fronte all'opera ruffiana offerta per il banale gusto dei cinefili alla "sono uno di voi", inzeppato di somiglianze, non citazioni nota bene, di assonanze furbacchione per il critico sdoganato che gli piace farselo dire (divertiamoci alla Kill bill). Questo qui è come al solito noioso e teatrale nelle parti di dialogo con la banalità delle armi sotto al tavolino, e basta Sergio Leone che non centra niente col trash e ormai è come citare la pizza, o Castellari o il cinema polizziottesco che aveva i suoi ben evidenti limiti e non è certo Russmeyer che almeno flirtava con l'arte contemporanea. Qui non siamo più alla cinica goliardata che butta in cagnara, qui, mischiando i feticci dei recensori con la telecamera in cima al mitra: un padrino qua, un abbraccio da ceceni là, una smitragliata su un pubblico inerme, le svastiche alla charles manson (se dobbiamo davvero stere attenti stiamo attenti a tutto che non è solo cinema, che basta poco a sentirsi criminali e cinefili) Passando da un vagone all'altro (fumatori e non fumatori, prima classe e turistica) si fa il costacrociere e non solo del cinema, non costruisce solo il meta linguaggio anestetico del contemporaneo, qui Tarantino aggredisce e violenta, il suo obiettivo si fa meno di mestiere manierista e non possedendo l'etica maniacale alla d.f.wallace, ma il lessico impapocchione del nerd, si offre come libretto di istruzione per il fanatico islamico ex goliarda con sete di catarsi filmico divinatoria youtubbabile, traccia la linea complice di congiunzione tra il pensiero violento in metropolitana e il premio alla croisette. Meglio schettino, che almeno paga.
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[+] non si e' capita una mazza ...
(di evildead)
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(di 4ng3l)
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lalli
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sabato 24 marzo 2012
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magari fosse andta così...
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un ottimo film del grande Tarantino, forse un po' meno tarantiniano del solito... e se la storia fosse andata realmente così...
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ruspa machete
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venerdì 23 marzo 2012
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un altro caplavoro del maestro
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Sono sempre di parte quando parlo di Tarantino, ma è impossibile non esserlo se alla fine di ogni suo film ho i brividi ripensando a ciò che ho appena visto. Stavolta Quentin non gioca coi tempi della trama, ma con la Storia vera e propria modificandola in modo da ottenere l'ennesimo capolavoro cinematografico. Non c'è una sbavatura come al solito, tutto è pensato nei minimi dettagli come nessun altro regista sa fare. Non c'è altro da dire...sono solo un po' stupito del fatto che non abbia un voto altissimo su MyMovies...
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eneadiesse
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sabato 11 febbraio 2012
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''bastardi senza gloria'' ... all'anagrafe.
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...per gli amici ''Manuale su come riscrivere la Storia in modo originale''.
E' un Film che si presenta Scomodo, non vuole sedurti, viaggia su di una Linea Sottile tra Iganno e Realtà. Lunghe Conversazioni in Lingua Straniera per entrare di più nella parte e stravolgimenti di Storia. Questo è ''Bastardi Senza Gloria''. Mostrare la Realtà...come vorrebbe Tarantino, come vorrebbero un pò Tutti, ma sempre senza il fine di piacere a tutti i costi. Proporre un Film Ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale è una scelta coraggiosa...a chi interesserebbe se non ad un Pubblico meno Giovane? Tutto questo se non fai di cognome Tarantino.
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...per gli amici ''Manuale su come riscrivere la Storia in modo originale''.
E' un Film che si presenta Scomodo, non vuole sedurti, viaggia su di una Linea Sottile tra Iganno e Realtà. Lunghe Conversazioni in Lingua Straniera per entrare di più nella parte e stravolgimenti di Storia. Questo è ''Bastardi Senza Gloria''. Mostrare la Realtà...come vorrebbe Tarantino, come vorrebbero un pò Tutti, ma sempre senza il fine di piacere a tutti i costi. Proporre un Film Ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale è una scelta coraggiosa...a chi interesserebbe se non ad un Pubblico meno Giovane? Tutto questo se non fai di cognome Tarantino. Come una sorta di Flauto Magico, trascina le Masse verso l'Ipotetico Bivio della Rivincita degli Ebrei..quello che a Scuola non ti Insegnano.
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dragonia
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mercoledì 1 febbraio 2012
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questo potrebbe essere...una ciofeca
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Ennesimo lungometraggio firmato Tarantino, stavolta nello scenario bellico della Seconda Guerra Mondiale, che il regista riesce a trasformare in autentica fantascienza. Abbiamo, così, la padrona di cinema Shosanna che sogna la vendetta contro Hitler e i nazisti per l'omicidio della famiglia davanti ai suoi occhi, un pugno di resistenti che organizzano un piano terroristico ai danni dei vertici della Germania organizzato male ed eseguito peggio, il classico soldato tedesco dal "buon cuore" che cerca di farsi la suddetta Shosanna e un Christoph "faccia da scemo" Waltz (come? Ha pure ricevuto l'Oscar? Nooooo!!!) che nel corso del film non fa assolutamente niente, se non strangolare una cantante tedesca e tentare di torturare Brad Pitt.
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Ennesimo lungometraggio firmato Tarantino, stavolta nello scenario bellico della Seconda Guerra Mondiale, che il regista riesce a trasformare in autentica fantascienza. Abbiamo, così, la padrona di cinema Shosanna che sogna la vendetta contro Hitler e i nazisti per l'omicidio della famiglia davanti ai suoi occhi, un pugno di resistenti che organizzano un piano terroristico ai danni dei vertici della Germania organizzato male ed eseguito peggio, il classico soldato tedesco dal "buon cuore" che cerca di farsi la suddetta Shosanna e un Christoph "faccia da scemo" Waltz (come? Ha pure ricevuto l'Oscar? Nooooo!!!) che nel corso del film non fa assolutamente niente, se non strangolare una cantante tedesca e tentare di torturare Brad Pitt...Se già la trama sembra una stupidata di per sé, vi posso assicurare che questa ciofeca è anche peggio di quello che sembra: a quanto pare, Tarantino deve aver creduto per un attimo che essere un maestro del cinema gli dia il permesso di stravolgere il corso della Storia. Già, perché l'attentato dei resistenti (sono loro i Bastardi del titolo) nonostante faccia acqua da tutte le parti, riesce alla perfezione, e il bello è che fra le vittime c'è Hitler in persona (siamo nel 1942!). Vabbè che anch'io odio Hitler come tutti quanti, ma farlo morire in un film e spacciare poi il detto film per un lungometraggio storico è un insulto bello e buono alla nostra intelligenza (e al nostro borsellino). I dialoghi, poi, sono straordinariamente insipidi e tirati per le lunghe (la chiacchierata nel bar, con i Bastardi travestiti da tedeschi, che tra l'altro parlano pure in tedesco, dura minimo un quarto d'ora), rendendo la visione oltremodo pesante. E l'intera parte finale è un autentico obrobrio, roba da bruciare seduta stante la pellicola e da mandare a quel paese quello stralunato di Tarantino, che con questo film i fasti di Pulp Fiction se li sogna. Io dico che questa roba è un cesso, esattamente il luogo dove tutte le copie esistenti del DVD dovrebbero andare a finire, insieme al loro ricordo. A riprova che anche i giganti possono cadere...
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beatrice fiorentino
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giovedì 5 gennaio 2012
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tarantino e il cinema
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Durante l'occupazione tedesca in Francia, il Colonnello delle SS Hans Landa, stermina una famiglia ebrea lasciando in vita la sola giovane Shoshanna che riesce a fuggire. Sotto falso nome diventerà proprietaria di una sala cinematografica dove, per una serie di eventi fortuiti, confluiranno tutte le alte sfere del nazismo e un intreccio di diversi piani per attentarne alle vite. Hitler compreso.
Inglourious Basterds è un omaggio al cinema, una vera e propria celebrazione, non di un genere o di un regista in particolare ma di tutto il cinema. Siamo di fronte ad uno di quei film che fa venire voglia di interrogarsi, anche a costo di sembrare accademici, sulla natura stessa della settima arte.
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Durante l'occupazione tedesca in Francia, il Colonnello delle SS Hans Landa, stermina una famiglia ebrea lasciando in vita la sola giovane Shoshanna che riesce a fuggire. Sotto falso nome diventerà proprietaria di una sala cinematografica dove, per una serie di eventi fortuiti, confluiranno tutte le alte sfere del nazismo e un intreccio di diversi piani per attentarne alle vite. Hitler compreso.
Inglourious Basterds è un omaggio al cinema, una vera e propria celebrazione, non di un genere o di un regista in particolare ma di tutto il cinema. Siamo di fronte ad uno di quei film che fa venire voglia di interrogarsi, anche a costo di sembrare accademici, sulla natura stessa della settima arte. Che cos’è il cinema? Una domanda destinata a restare senza risposta perché troppe sono le risposte che se ne possono dare. Prendiamone una tra un milione, facciamo che il cinema sia una fabbrica di emozioni, un luogo magico e oscuro dove tutto è possibile, dove qualunque cosa può accadere (perfino l’omicidio di Adolf Hitler per mano di un ebreo americano). Prendiamo che il cinema sia intrattenimento, divertimento, tensione, atmosfera, esaltazione, fascinazione. Allora diciamo anche che Inglorious Basterds è cinema.
Un saggio divertitamente ironico su tutto ciò che è stato girato da D.W. Griffith a oggi e dove tutto viene liberamente citato. Lo spaghetti Western, il Western, il War Film hollywoodiano, il poliziesco italiano degli anni ’70, il fumetto e molto altro. De Palma, Peckinpah, Hitchcock, Coppola, Tarantino, Lubitsch, Castellari, Sirk, Lang, Leone e molti altri. Nascita di una nazione nella celebre sequenza dell’omicidio di Lincoln a teatro (qui si attenta a Hitler durante la proiezione di Orgoglio di una nazione), Quella sporca dozzina, Il mucchio selvaggio, Il Padrino, Cenerentola, L’ultimo metrò, La pazzia di Hitler e molti altri ancora.
Tarantino ha condensato in questo film tutta la sua passione/ammirazione cinefila offrendoci questo personalissimo omaggio in cui dà vita ad un’opera perfettamente compiuta ed autonoma. Altissima la tensione durante i lunghi dialoghi/interrogatori con il colonnello Landa e per ottenerla non si ricorre a scorciatoie. Niente musica. Solo ritmo e ottimi dialoghi. La musica interviene nel film solo nei momenti topici: enfatizza emozioni come in un videoclip pop o interviene con ironia a sottolineare alcuni passaggi comici (la divertita citazione delle musiche di Morricone sullo stile di quelle per Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto). Ma la genialità di questo film risiede soprattutto nell’umorismo che pervade tutto il film e che rende verosimile qualsiasi cosa, perfino la vendetta senza gloria di una banda di bastardi ebrei americani che uccidono nazisti a colpi di mazza da baseball e ne collezionano gli scalpi.
Magistrale anche l’interpretazione degli attori, in particolare quella di Christoph Walz nella parte dell’odioso colonnello Landa, giustamente premiato con la Palma d’oro al Festival di Cannes, non da meno quelle più discrete di Diane Kruger, Michael Fassbender, e di Melanie Laurent un po’ Thurman un po’ Deneuve. Esilarante Brad Pitt mentre scimmiotta il Brando de Il Padrino.
Magnifico divertissement.
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viva_la_vida
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lunedì 31 ottobre 2011
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capolavoro geniale
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Come definire questo film se non geniale? Questa volta Tarantino ha superato se stesso, ha sviscerato il suo cinema nell’originale e bizzarra rilettura della storia. Una maestrale sapienza intreccia le vite dei bastardi, di Chochenne, di Hitler e dei suoi figuri più in evidenza e ne fa una vicenda sorprendentemente nuova. A fare da sfondo un’atmosfera surreale e sfumature grottesche degne del Kubrick di Dottor Stranamore. Il realismo, maniacale e macabro come solo Tarantino può, non risparmia neanche l’espediente delle lingue originali con sottotitoli, in una trama impeccabile. I dialoghi come sempre curatissimi, apparentemente superflui, intoccabili. I personaggi sono definiti con estrema chiarezza.
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Come definire questo film se non geniale? Questa volta Tarantino ha superato se stesso, ha sviscerato il suo cinema nell’originale e bizzarra rilettura della storia. Una maestrale sapienza intreccia le vite dei bastardi, di Chochenne, di Hitler e dei suoi figuri più in evidenza e ne fa una vicenda sorprendentemente nuova. A fare da sfondo un’atmosfera surreale e sfumature grottesche degne del Kubrick di Dottor Stranamore. Il realismo, maniacale e macabro come solo Tarantino può, non risparmia neanche l’espediente delle lingue originali con sottotitoli, in una trama impeccabile. I dialoghi come sempre curatissimi, apparentemente superflui, intoccabili. I personaggi sono definiti con estrema chiarezza. Ogni cosa sembra parlare, i luoghi, i volti. Perfino le cose. La puntigliosa ricerca del particolare, della panna sullo strudel, del bicchiere di latte, della pipa sconvolgono in silenzio la drammatica tensione dei dialoghi. Gli attori si sono dimostrati tutti pienamente tarantiniani, hanno saputo dar forma ai dialoghi, caricare i volti di tensione. La scena della bevuta al bar finita in sparatoria rimarrà per sempre una delle scene più riuscite del cinema, è sconvolgente la penetrazione del parlare goliardico nella tensione generale, che spruzza attimi di tragicità fino a sfociare in una spiazzante carneficina. Riesce difficile parlare di un film simile in poche righe di recensione. Non c’è dubbio, in ogni caso, che con Bastardi senza gloria Tarantino abbia scritto una pagina nuova, indimenticabile, geniale, del cinema di tutti i tempi.
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tiamaster
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venerdì 14 ottobre 2011
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christoph waltz:il miglior attore europeo di oggi.
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quentin tarantino non fà il suo miglior film,ma se i suoi film sono quasi sempre cult assoluti...questo e un cult.christoph waltz è forse la più grande sorpresa del film,un incredibile attore,vincitore di un meritatissimo oscar,attualmente miglior attore europeo.una sceneggiatura come sempre impeccabile e con un sacco di scene follementi geniali il film racconta del "finale alternativo"della guerra secondo quentin tarantino,uno dei film più belli del 2009,un film indimenticabile...vediamo tarantino che combinerà con django unchained.
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