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sabri92
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mercoledì 9 ottobre 2019
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geniale!
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Un ispiratissimo Quentin Tarantino riscrive parte della Storia della Seconda Guerra Mondiale. Il film, difatti, non racconta (o non racconta soltanto) delle persecuzioni dei Nazisti nei confronti degli Ebrei, sebbene il suo inizio potrebbe farlo pensare. Al contrario, la trama è del tutto imprevedibile e sorprendente nel suo svolgimento, fino allo splendido finale. Sebbene lunga (oltre due ore e mezza di durata), e pur con con qualche pausa nel ritmo, la pellicola mai si rivela noiosa, grazie alle eccellenti interpretazioni dell'intero cast, con un Christoph Waltz magistrale nel ruolo del Colonnello SS Hans Landa. Nel pieno stile del regista, non mancano le scene cruente e la tensione, ma neppure il sarcasmo, sviluppato attraverso il servizio di varie bevande, ma soprattutto tramite l'uso, durante l'intero film, di ben quattro lingue differenti: il francese, il tedesco, l'inglese e l'italiano.
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Un ispiratissimo Quentin Tarantino riscrive parte della Storia della Seconda Guerra Mondiale. Il film, difatti, non racconta (o non racconta soltanto) delle persecuzioni dei Nazisti nei confronti degli Ebrei, sebbene il suo inizio potrebbe farlo pensare. Al contrario, la trama è del tutto imprevedibile e sorprendente nel suo svolgimento, fino allo splendido finale. Sebbene lunga (oltre due ore e mezza di durata), e pur con con qualche pausa nel ritmo, la pellicola mai si rivela noiosa, grazie alle eccellenti interpretazioni dell'intero cast, con un Christoph Waltz magistrale nel ruolo del Colonnello SS Hans Landa. Nel pieno stile del regista, non mancano le scene cruente e la tensione, ma neppure il sarcasmo, sviluppato attraverso il servizio di varie bevande, ma soprattutto tramite l'uso, durante l'intero film, di ben quattro lingue differenti: il francese, il tedesco, l'inglese e l'italiano. In breve, Bastardi Senza Gloria è un film stupendo, assolutamente geniale. Forse - senza forse - il migliore fra quelli diretti da Quentin Tarantino.
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rmarci 05
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venerdì 9 agosto 2019
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una perfetta sintesi del cinema di tarantino
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Dopo il tanto criticato A prova di morte, Quentin Tarantino concretizza un progetto a cui pensava da almeno un decennio. Al contrario di molti film sviluppati e modificati per molto tempo, i cosiddetti Development hell, il risultato è a dir poco straordinario, in quanto Bastardi senza gloria rappresenta il film della maturità del geniale regista pulp, un punto di svolta all’interno del suo percorso artistico che si configura sia come una perfetta sintesi del suo cinema passato (in particolare di Kill Bill e Pulp Fitction), sia come un valido precursore del suo cinema futuro (Django Unchained, The Hateful Eight e, presumibilmente, anche C’era una volta a Hollywood).
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Dopo il tanto criticato A prova di morte, Quentin Tarantino concretizza un progetto a cui pensava da almeno un decennio. Al contrario di molti film sviluppati e modificati per molto tempo, i cosiddetti Development hell, il risultato è a dir poco straordinario, in quanto Bastardi senza gloria rappresenta il film della maturità del geniale regista pulp, un punto di svolta all’interno del suo percorso artistico che si configura sia come una perfetta sintesi del suo cinema passato (in particolare di Kill Bill e Pulp Fitction), sia come un valido precursore del suo cinema futuro (Django Unchained, The Hateful Eight e, presumibilmente, anche C’era una volta a Hollywood). Senza preoccuparsi di attenersi alla verità storica, l’autore impernia la sua maestosa opera su due feroci ma giustificate storie di vendetta da parte del tenente Aldo Raine (un irresistibile Brad Pitt) e dell’eroina Shosanna, una figura femminile intelligente, forte e determinata (come “La Sposa” Uma Thurman) interpretata con convincente immedesimazione da Mélanie Laurent. L’inattendibilità storica, che potrebbe infastidire i cinefili più pignoli e leziosi, è funzionale ad intavolare un’attenta riflessione sul ruolo determinante che il cinema può avere nella società, in quanto può essere inteso sia come forma d’arte e quindi come strumento di denuncia socio-politica, oppure sfruttato come mezzo di propaganda per conquistare le masse, manipolandole proprio come fecero Hitler e Mussolini nel periodo in cui è ambientato il film. Dal finale euforicamente liberatorio, inoltre, scaturisce un’ulteriore riflessione profondamente meta-cinematografica, che si interroga sulle potenzialità salvifiche della Settima Arte di distorcere la realtà, storica e non solo. Infine, anche dal punto di vista stilistico, Bastardi senza gloria risulta un compendio di quasi tutta la filmografia di Tarantino, dato che presenta una struttura narrativa corale sviluppata attraverso tante storie parallele, raccontate con gli immancabili dialoghi scoppiettanti e geniali, ed una particolare cura per l’aspetto tecnico-visivo, che trova la sua massima potenza espressiva nei cromatismi sgargianti e nella messa in scena alquanto realistica. Persino la violenza tarantiniana qui risulta incredibilmente ben dosata nei suoi eccessi. Menzione speciale per l’indimenticabile interpretazione di Christoph Waltz, un’autentica rivelazione nel panorama cinematografico contemporaneo. Dunque, un (quasi) capolavoro, un film fondamentale all’interno della filmografia del suo magnifico regista che ne preannuncia l’evoluzione come autore di insospettabile spessore.
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rmarci 05
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sabato 11 maggio 2019
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il potere e la bellezza del cinema
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Tarantino, dopo i successi de Le Iene, Pulp Fiction e Kill Bill, utilizza come pretesto i tragici avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale disinteressandosi però dell'attendibilità storica, elemento a cui i film di questo genere ci avevano abituati, e raccontando una storia profondamente anticonvenzionale in cui gli Ebrei sono persone innocenti che, non avendo più nulla da perdere, partecipano ad una missione fatale pur di portare a compimento l'immensa soddisfazione della vendetta. Oltre ai temi ricorrenti della sua filmografia, dall'opera trasuda un amore profondo per l'arte cinematografica, intesa come strumento di denuncia estremamente potente ed efficace, insieme ad una conoscienza viscerale del cinema di nicchia che il regista altera e modernizza trasformandolo nel suo cinema, caratterizzato da un citazionismo a tratti superfluo ma irresistibile.
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Tarantino, dopo i successi de Le Iene, Pulp Fiction e Kill Bill, utilizza come pretesto i tragici avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale disinteressandosi però dell'attendibilità storica, elemento a cui i film di questo genere ci avevano abituati, e raccontando una storia profondamente anticonvenzionale in cui gli Ebrei sono persone innocenti che, non avendo più nulla da perdere, partecipano ad una missione fatale pur di portare a compimento l'immensa soddisfazione della vendetta. Oltre ai temi ricorrenti della sua filmografia, dall'opera trasuda un amore profondo per l'arte cinematografica, intesa come strumento di denuncia estremamente potente ed efficace, insieme ad una conoscienza viscerale del cinema di nicchia che il regista altera e modernizza trasformandolo nel suo cinema, caratterizzato da un citazionismo a tratti superfluo ma irresistibile. Oltre alle riflessioni sul ruolo dell'arte nella società, la pellicola gode di scenografie e costumi incredibilmente realistici, un affascinante utilizzo dei cromatismi, una colonna sonora bellissima e, ovviamente, il genio del regista e sceneggiatore che si manifesta nei dialoghi geniali, nella sceneggiatura perfetta, nei personaggi femminili forti e pieni di carattere e nella magnifica direzione di tutti gli attori, straordinariamente sopra le righe. Tutto ciò rende il film scorrevole, coinvolgente, ricco di spunti e scene memorabili, anche se con qualche insignificante eccesso dovuto ad alcuni momenti troppo farseschi. Il personaggio e l'interpretazione di Christoph Waltz sono semplicemente indimenticabili. Il film forse più cinefilo di Tarantino ma al contempo il più maturo e complesso, in cui lo stile pulp si fonde in modo magistrale con un contenuto profondo e di grande importanza. Imperdibile, 4 stelle e mezzo su 5.
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fabio
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venerdì 22 febbraio 2019
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prolisso con qualche bella scena
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Il cinema di Tarantino è fatto di caratteristiche peculiari che lo rendono unico.
Chi lo apprezza lo seguirà sempre, gli altri rimarranno indifferenti.
Stavolta lo scenario è la 2a guerra mondiale: americani contro nazisiti. Ci sono le storie, i personaggi,il linguaggio, la tensione e la violenza.
Molto parlato e poche scene d'azione. Tutto questo per due ore e mezza. Francamente si dilunga parecchio ma anche questo è tipico di Tarantino.
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blowup
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venerdì 25 gennaio 2019
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finalmente!
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Dopo aver affilato una serie stupefacente di fesserie, finalmente torna il Tarantino che tutti amiamo, con le caratteristiche che lo hanno reso grande. Sceneggiatura ottima, ironia nera, libertà di espressione, quella tensione strisciante creata con dialoghi apparentemente innoqui, gente senza morale che si perde in questioni di principio, il male che appare inaspettato, immotivato e inutile, debolezze sentimentali pagate caramente. Insomma, quella rappresentazione dell'essere umano molto più sincera di quella propinata da tanti film. Speriamo che Quentin adesso non si perda di nuovo in manierismi senza sostanza.
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cinephilo
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sabato 8 dicembre 2018
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originale
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Solita trovata geniale di QT che ci delizia con un'altra grande sceneggiatura delle sue. Dialoghi mozzafiato spesso in più lingue diverse come quello iniziale tra il colonnello Hans Landa (uno straordinario C.Waltz) e il contadino francese. Peccato per le prestazioni degli attori che interpretano i "Bastardi" ,che secondo me non hanno reso al meglio, e per alcune scelte finali come il compromesso tra il colonnello e i bastardi per far finire la guerra che non mi sono piaciute e che secondo me hanno rovinato un po' il finale. Bastardi senza gloria rimane comunque un grandissimo film, non a livello di Pulp e Django ma comunque uno dei migliori di QT.
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carbonio14
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domenica 18 febbraio 2018
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capolavoro, secondo me.
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uno dei pochi film che mi ha tenuto attaccato al divano per tutte le quasi tre ore.
divertente e con dialoghi e scene che non ti lasciano neanche la possibilità di sbattere le palpebre.
per il mio personalissimo gusto, capolavoro.
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laurence316
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mercoledì 12 luglio 2017
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il miglior film dopo pulp fiction: memorabile
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Scritto nell'arco di oltre un decennio dal regista, più volte accantonato dallo stesso in favore di altri progetti, Bastardi senza gloria è senza dubbio il suo miglior film post-Pulp Fiction.
E' il ritorno in grande stile di uno dei più influenti cineasti della propria generazione, un film che proclama l'assoluta libertà e potenza illusoria del cinema, che si può permettere anche di prescindere dalla realtà storica. Insulse proprio per questa ragione le polemiche circa l'inattendibilità del film. Perché Bastardi senza gloria va visto soprattutto come un gigantesco giocattolone, una perfetta macchina di divertimenti, uno sconfinato mosaico di citazioni (a cominciare dal titolo, omaggio a Quel maledetto treno blindato, di Enzo G.
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Scritto nell'arco di oltre un decennio dal regista, più volte accantonato dallo stesso in favore di altri progetti, Bastardi senza gloria è senza dubbio il suo miglior film post-Pulp Fiction.
E' il ritorno in grande stile di uno dei più influenti cineasti della propria generazione, un film che proclama l'assoluta libertà e potenza illusoria del cinema, che si può permettere anche di prescindere dalla realtà storica. Insulse proprio per questa ragione le polemiche circa l'inattendibilità del film. Perché Bastardi senza gloria va visto soprattutto come un gigantesco giocattolone, una perfetta macchina di divertimenti, uno sconfinato mosaico di citazioni (a cominciare dal titolo, omaggio a Quel maledetto treno blindato, di Enzo G. Castellari, che presenta due storpiature lessicali nell'originale), un film iperdialogato ma anche carico d'azione, iperviolento ma ironico e autoironico. Abbandonandosi al gioco, non si potrà che rimanere ammaliati fra innumerevoli rimandi, dialoghi memorabili e scene dirette magistralmente (indimenticabile il finale).
Impregnato di quella sottile vena di umorismo nero tipica del regista, è un'opera il cui multilinguismo è del tutto funzionale al racconto e rappresenta un ulteriore punto di forza del film (irresistibile la scena in cui Pitt e compagni tentano maldestramente di parlare in italiano). Inoltre, la lunga sequenza iniziale è fra le pagine più alte del cinema di Tarantino. Bastardi senza gloria si avvale di contributi tecnici di prim'ordine ed è recitato benissimo, a cominciare da Waltz, vera rivelazione del film. Ma da non dimenticare rimangono la Laurent, Pitt, la Kruger e Bruhl. Bastardi senza gloria è un film indimenticabile, assolutamente imperdibile.
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no_data
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giovedì 6 ottobre 2016
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un pacco clamoroso.
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Lungo, noioso, insopportabile, inverosimile. Insopportabili anche gli attori, soprattutto Brad Pitt.
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floyd80
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mercoledì 14 ottobre 2015
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potrebbe essere il suo capolavoro
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Meravigliosa pellicola di un grande regista che ormai ritengo il mio preferito (mi dispiace Carpenter ma tu ti sei fermato).
Il film dura quasi tre ore ma sono ore che passano veloci, senza sbadigli, senza lacune, senza inutili lungaggini (vedi Grindhouse A Prova di morte).
Gli attori sono ottimi, la fotografia è sensazionale e le musiche ispirate a Morricone sono da brividi.
Ogni scena, ogni inquadratura è un omaggio al cinema, un film fatto con amore, un film fatto con ferocia.
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Meravigliosa pellicola di un grande regista che ormai ritengo il mio preferito (mi dispiace Carpenter ma tu ti sei fermato).
Il film dura quasi tre ore ma sono ore che passano veloci, senza sbadigli, senza lacune, senza inutili lungaggini (vedi Grindhouse A Prova di morte).
Gli attori sono ottimi, la fotografia è sensazionale e le musiche ispirate a Morricone sono da brividi.
Ogni scena, ogni inquadratura è un omaggio al cinema, un film fatto con amore, un film fatto con ferocia...basta mi sto dilungando troppo...prendete 7 euro e andate al cinema. Non ve ne pentirete.
Potrebbe essere il suo capolavoro...
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