Anno | 2008 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia, Francia, Romania |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Federico Bondi |
Attori | Ilaria Occhini, Dorotheea Petre, Corso Salani, Vlad Ivanov, Maia Morgenstern Theodor Danetti, Vincenzo Versari, Giuliana Colzi, Marius Silagiy. |
Uscita | venerdì 30 gennaio 2009 |
Tag | Da vedere 2008 |
MYmonetro | 3,21 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Angela è una badante romena che si occupa di Gemma, un'anziana signora che vive a Firenze. Quando il marito di Angela scompare, le due donne decidono di partire insieme per la Romania. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, 1 candidatura a David di Donatello, In Italia al Box Office Mar Nero ha incassato 125 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Angela è appena giunta in Italia dalla Romania avendo trovato un posto come badante a Firenze. La donna anziana di cui si deve occupare è Gemma che ha un figlio sposato che vive a Trieste. Il marito le è appena morto e ha bisogno di aiuto. È però una donna dal carattere molto rigido e autoritario e fa fatica ad accettare che una sconosciuta le giri per casa. Progressivamente però si affeziona alla giovane romena che desidera mettere da parte un po' di soldi per poi poter avere un figlio dal marito Adrian. Il quale però, durante le festività natalizie, smette di rispondere alle sue telefonate. Angela, che ha saputo che l'uomo è stato licenziato, vuole tornare in Romania per affrontare la realtà.
"Gemma è mia nonna e Angela è stata la sua 'badante'". Così dichiara Federico Bondi. È quindi dalla costante osservazione del rapporto instauratosi tra due persone reali che nasce una sceneggiatura riveduta poi da Ugo Chiti. Alla sua opera prima il giovane regista toscano rivela già una notevole propensione alla sobrietà stilistica e, al contempo, si mostra assolutamente in grado di lavorare con gli attori ottenendo da essi il massimo. Ogni singolo gesto di quella grande attrice che è stata ed è Ilaria Occhini rivela la fiducia reciproca che è intercorsa tra regista e attrice. Qualcuno potrà trovare l'argomento un po' d'occasione ma non è così. Lo si avverte soprattutto nell'attenzione che viene prestata all'evoluzione della dinamica del rapporto tra le due donne. Gemma rivede se stessa giovane in Angela, un po' alla volta e superando i pregiudizi. La Romania odierna ricorda ancora troppo da vicino l'Italia del secondo dopoguerra per non indurre raffronti e la volitiva fiorentina finisce con l'apprezzare la quieta determinazione della romena che finisce con il considerare come una figlia. Il pudore dei sentimenti che si nasconde dietro un'iniziale ruvidità lascia progressivamente il passo a un'intimità che non si avvale mai della retorica dei buoni sentimenti. Un film d'esordio quindi come ce ne vorrebbero tanti nel panorama del cinema italiano.
Angela è sul treno che da Sulina, città della Romania, dove ha lasciato famiglia è amore, la porta a Firenze, dove ad aspettarla, o forse no, c'è Gemma( interpretata grandiosamente da Ilaria Occhini), un'anziana donna, da poco vedova e madre di un solo figlio, Enrico, che vive a Trieste con la moglie. Gemma, indurita nel carattere dalla vita, dai dolori e da un forte [...] Vai alla recensione »
Angela ha lasciato il suo Villaggio sul Mar Nero in Romania per cercare fortuna in Italia. Il suo fidanzato è rimasto a lavorare lì per pochissimi soldi, ma lei è determinata a cambiare le prospettive della loro vita, vuole una famiglia. Finisce per fare la badante a Gemma, una anziana signora di Firenze, che vive sola e già scottata dall’esperienza con la badante [...] Vai alla recensione »
Storia di puro sentimento, stupendamente interpretato riesce a toccare le corde del cuore..... Bello veramente!! Da vedere!!
Avevo intuito cenni autobiografici per la delicatezza e l'attenzione di alcuni tratti intimi e profondi. Il film rende onore e merito a tutte quelle persone che, proveniendo da una situazione disperata, cercano lavoro da noi e nel contempo ci alleviano in genere dall'accudire i nostri anziani. Un film delicato e che ti resta dentro soprattutto a chi, come me, ha avuto bisogno dell'aiuto di badanti, [...] Vai alla recensione »
Forse ho visto un film diverso ma io l'ho trovato lento, insigificante e squallido. Brava la Occhini che per me è l'unica nota positiva del film che spero non sia stato finanziato da soldi pubblici.
Gemma e un'anziana vedo1 va tormentata da violenti dolori alle ossa e dal "tradimento" del figlio andato a vivere a centinaia di chilometri. Un supplizio che non le dà tregua e si traduce in lamenti e recriminazioni, in ondate di parole sgradevoli mai tenute a freno. Gemma non suscita pietà, è una donna insopportabile, inavvicinabile. Difficile piuttosto non provare empatia per il figlio.
Due corpi e un continente, l'Europa, che troppo spesso consideriamo un'astrazione. I corpi appartengono a due donne che nulla hanno in comune, non l'età, né la cultura né il censo. Il primo è il corpo sofferente di Gemma (una grande Ilaria Occhini, tutta rabbia e affetti repressi, giustamente premiata a Locarno), anziana fiorentina inasprita dagli anni e dalla recente vedovanza, "parcheggiata" dal [...] Vai alla recensione »
Nordafricani, albanesi, zingari. Ora romeni. Il babau viene sempre da lontano, i nostri politici e il qualunquismo di una società ormai terrorizzata puntano il dito sul mappamondo e a seconda del flusso migratorio prevalente -spesso neanche per quantità ma semplicemente per qualità dell'informazione che se ne occupa- decidono il popolo, il paese e la cultura contro cui scatenare la xenofobia degli [...] Vai alla recensione »
Che quello dell' esordiente Federico Bondi sia un "occhio cinematografico" ce lo dimostra l' inquadratura in cui appare per la prima volta Gemma: da lontano, attraverso il cristallo appannato di una macchina. Poco a poco faremo conoscenza con l' anziana signora e con la sua badante, la giovane Angela; poco a poco, il loro rapporto evolverà dalla diffidenza alla comprensione.
Tenera e toccante commedia del carneade Federico Bondi, girata in stretta economia in una Firenze fortunatamente antituristica, che con un pizzico (sopportabile) di demagogia spalanca la porta all'Europa allargata. Mar Nero è la storia dell' imprevedibile amicizia tra la scorbutica vedova Gemma e la dolce badante Romena Angela (Dorotheea Petre), accolta nell'appartamento con malcelata ostilità.
Ci vuole un'Angela. Una giovane rumena di nome Angela, arrivata in Italia dal Mar Nero (questo il titolo della delicata opera prima di Federico Bondi) per accudire un'anziana bizzosa di Firenze, Gemma. La quale non ne vuole sapere di avere quell'estranea per casa: il territorio è suo, e dalla morte del marito qualsiasi altra presenza viene vissuta come un'occupazione indebita.
Molti rumeni, oltre a essere latini, oltre a essere culturalmente vicini a noi del «sud europa», veneti compresi, perché il Mediterraneo e il Mar Nero comunicano da secoli, oltre ad essere eredi di chi ospitò l'esule politico Ovidio «mai più schiavo di Roma»), oggi vengono a lavorare qui e diventano via via italiani al 100%, così come lo sono tanti senegalesi, indiani, peruviani, cinesi.