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fenix1984
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sabato 29 marzo 2008
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masochismo
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Scusate ma questo film non vi sembra molto, molto simile a "The Blair Witch Project"?A me l'uso di una telecamera amatoriale non è sembrato così innovativo e geniale!!!Anzi, stare 85 minuti a guardare uno schermo gigante che traballa, è un'esperienza che può definire "capolavoro" solo un'animo masochista!
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caisar/riccardo cesari
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venerdì 28 marzo 2008
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cloverfield : innovativo ed apocalittico
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Sbagliano coloro che giudicano i libri dalla copertina: certo, la trama del mostro che giunge nella grande metropoli e fa strage di tutto ciò che incontra è stata vista e rivista dai modesti cinefili di tutto il mondo: da king kong al più recente godzilla; ma Matt Reevers pone l'inquietante Cloverfield su una luce diversa, rispetto a quella che ha illuminato i suoi vecchi predecessori.Le inquadrature perfette e gli effetti speciali oramai fin troppo dettagliati vengono sostituiti dalle 'imperfette' ma incredibilmente realistiche riprese della telecamera utilizzata da un gruppo di ragazzi con lo scopo di documentare la catastrofe. Tutto questo mix contribuisce a creare un cocktail di adrenalina, tensione che coinvolge lo spettatore e lo tiene incollato con la 'vinavil' alla poltrona del cinema più vicino, non facendogli rimpiangere di avere speso dieci euro inutilmente.
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Sbagliano coloro che giudicano i libri dalla copertina: certo, la trama del mostro che giunge nella grande metropoli e fa strage di tutto ciò che incontra è stata vista e rivista dai modesti cinefili di tutto il mondo: da king kong al più recente godzilla; ma Matt Reevers pone l'inquietante Cloverfield su una luce diversa, rispetto a quella che ha illuminato i suoi vecchi predecessori.Le inquadrature perfette e gli effetti speciali oramai fin troppo dettagliati vengono sostituiti dalle 'imperfette' ma incredibilmente realistiche riprese della telecamera utilizzata da un gruppo di ragazzi con lo scopo di documentare la catastrofe. Tutto questo mix contribuisce a creare un cocktail di adrenalina, tensione che coinvolge lo spettatore e lo tiene incollato con la 'vinavil' alla poltrona del cinema più vicino, non facendogli rimpiangere di avere speso dieci euro inutilmente. Inquietanti sono le riprese di Hud intento a fuggire insieme agli amici dalla furia devastatrice del mostro , del quale finalmente i protagonisti non hanno il tempo di chiedersi le origini ed il perchè del suo arrivo; cosa da non dimenticare è che grazie a questa nuova tecnica le emozioni e le paure degli sventurati cittadini di New York vengono ampliate e trasmesse al pubblico, ma facendogli capire che senza questa sensazionale innovazione Cloverfield non sarebbe stato altro che un film già e privo di quel brivido che lo ha reso innovativo. Che dio punisca coloro che giudicano i libri dalla copertina
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gus da mosca
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mercoledì 26 marzo 2008
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dalla russia con furore
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La redazione di Mymovies ha operato una drastica censura sulla mia pseudo-"recensione" di Cloverfield, cancellandola a poche ore dall'inserimento: posso capire perche'. Ad una lettura rapida poteva dare l'impressione di svelare parti essenziali del film. Inoltre conteneva alcuni spezzoni tratti dal testo originale, sotto copyright Universal, per l'uso dei quali sarebbe forse necessario un nulla osta del distributore. Per evitare problemi legali, comprendo la decisione di cancellarla dal blog. Io non avevo intenzione di creare un danno al film, ma al contrario di promuovere la visione dell'imminente DVD (crediateci o no). Visto il tipo di film, avevo preparato una "non-recensione", che permettesse al pubblico piu' giovane, ultracritico contro questo film, di superare il singulto da vomito e le conseguenti volgarita' con cui ha riempito il blog.
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La redazione di Mymovies ha operato una drastica censura sulla mia pseudo-"recensione" di Cloverfield, cancellandola a poche ore dall'inserimento: posso capire perche'. Ad una lettura rapida poteva dare l'impressione di svelare parti essenziali del film. Inoltre conteneva alcuni spezzoni tratti dal testo originale, sotto copyright Universal, per l'uso dei quali sarebbe forse necessario un nulla osta del distributore. Per evitare problemi legali, comprendo la decisione di cancellarla dal blog. Io non avevo intenzione di creare un danno al film, ma al contrario di promuovere la visione dell'imminente DVD (crediateci o no). Visto il tipo di film, avevo preparato una "non-recensione", che permettesse al pubblico piu' giovane, ultracritico contro questo film, di superare il singulto da vomito e le conseguenti volgarita' con cui ha riempito il blog. Attraverso una "drammatizzazione" in soggettiva di alcuni passaggi selezionati del film, ricuciti in ordine diverso, volevo evidenziare l'interessante ed originalissimo modo di concepire lo script del film "a strati sovrapposti" di storie comuni. Quindi distogliere l'attenzione infantile dal "mostro a tutti i costi" per far notare il reale meccanismo che sta alla base dello script: la paura che entra nella vita di un gruppo di giovani normali, la cui felicita' si basa sulla stabilita' dello stile di vita' vissuto. Concetti "noiosi" espressi cosi', ma penso efficacemente comunicati con la "non-recensione", censurata. Forse qualcuno leggendo avrebbe potuto pensare. "...aspetta, io il film non l'ho visto cosi',... fammelo rivedere meglio, io pensavo al mostro, invece c'e' dell'altro". Suggerisco alla redazione di recuperare la recensione, post-datandola per farla galleggiare nel blog, il giorno in cui noterete che la vendita del DVD va a picco: "...perche' il mostro tutti l'hanno gia' visto", prima dei futuri passaggi tv. Cloverfield non e' un filmetto per undicenni (con tutto il rispetto per loro). Il fatto che non sia perfetto e sia disseminato di imperfezioni, non lo fa scivolare automaticamente tra i film spazzatura. Come dite voi di Mymovie: "trovera' il suo piccolo posto nella storia del cinema", a dispetto di tanti altri film piu' patinati.
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[+] io non ho undici anni
(di paleutta)
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[+] sperimentale piu' che geniale,comunque commerciale
(di gus da mosca)
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bleah
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martedì 25 marzo 2008
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fa pena
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hopeseeker
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martedì 25 marzo 2008
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orribile
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Sono veramente sconcertato. L'unico pregio di questo film è quello di durare poco. Ed è una consolazione, seppur misera.
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due tredicenni
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martedì 25 marzo 2008
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in un periodo in cui la paura domina.....
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il film in questione è un piccolo capolavoro che credo abbia una morale che ognuno di noi può intendere a modo proprio . Davvero un bel film in cui ognuno di noi può immaginare come sia fatto il mostro ke riguarda questo film . potremmo dire ke il mostro sia dentro di noi e ke sia la paura di ciò ke noi, nel 21' secolo cerchiamo di debellare. si parla di terrorismo armi atomiche e ci si dimentica della paura della forza della natura che si ribella, lo ricordate godzilla, era stato creato dalle radiazioni atomiche le stesse che credo potrebbero uccidere tutta l' umanità. In un possibile futuro post-apocalittico. é realtà non fantasia. è così che domani succederà.........................?
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milanoa
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martedì 25 marzo 2008
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disastro poco originale
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mosaico di film gia visti
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giorgio
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sabato 22 marzo 2008
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statene alla larga
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nancy kean
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venerdì 21 marzo 2008
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bello e brutto come tutto il resto...
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L'operazione commerciale (mirabile e azzeccata) fa leva sul nuovo voyeurismo dell'era di YOUTUBE & company! L'esperimento è senza dubbio interessante e tutto quel che concerne con la messa in scena rappresenta il risultato di una certa alchimia, nonchè di un'abile conoscenza del mezzo tecnico.
Il film prende. Crea confusione e nausea. C'è suspence. E tutto questo è bene.
Ma sappiamo, in fondo, che qualcosa non va. Cos'è?
Sto parlando di qualcosa che è aldilà delle inevitabili incongruenze tipo "inquadrature fisse in punto di morte" oppure "obiettivi puntati su gente che ti prenderebbe a calci nella realtà"; alludo a un senso di incompiutezza, quel motivo stesso che fa di CLOVERFIELD il sintomo più rappresentativo della nostra era: l'INCOMPIUTEZZA del FATTO visibile in sé.
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L'operazione commerciale (mirabile e azzeccata) fa leva sul nuovo voyeurismo dell'era di YOUTUBE & company! L'esperimento è senza dubbio interessante e tutto quel che concerne con la messa in scena rappresenta il risultato di una certa alchimia, nonchè di un'abile conoscenza del mezzo tecnico.
Il film prende. Crea confusione e nausea. C'è suspence. E tutto questo è bene.
Ma sappiamo, in fondo, che qualcosa non va. Cos'è?
Sto parlando di qualcosa che è aldilà delle inevitabili incongruenze tipo "inquadrature fisse in punto di morte" oppure "obiettivi puntati su gente che ti prenderebbe a calci nella realtà"; alludo a un senso di incompiutezza, quel motivo stesso che fa di CLOVERFIELD il sintomo più rappresentativo della nostra era: l'INCOMPIUTEZZA del FATTO visibile in sé.
Il film in tal senso è magistrale e racchiude tanti significati storici, culturali e politici. Come ogni opera pop è anch'esso il risultato del mix che la realtà propone. In tali casi (e forse anche negli altri) l'arte è come una videocamera accesa sulle sventure, le mode e i gusti del mondo circostante.
CLOVERFIELD è una monnezza, CLOVERFIELD è un capolavoro. Tutto suona bene a pari merito. Come in politica (DESTRA/SINISTRA) dove tutto suona indistintamente, male o bene, a pari merito.
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