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ne vale la pena
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martedì 12 febbraio 2008
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che risate ragazzi
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il film comico più bello della storia dopo brian di nazareth....m'ha fatto morire.....quando raccolgon la tipa che ha solo mezzo metro di ferro nel petto...."un due tre....olè"e poi via a correre...."ho un po di mal di testa"con un litro di sangue che gli esce dall'occhio....fenomenale davvero,ci vuole inventiva per tirar fuori ste perle....benigni puo andare in pensione,largo ai nuovi comici
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tramonto1883
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lunedì 11 febbraio 2008
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blair with project in versione stelle e strisce
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L'impressione é stata proprio quella di rivedere una variazione sul tema, in cui il mostro enorme (bravo l'autore a non mostrarlo prima di un buon quarto d'ora: crea attesa psicologica nello spettatore, il quale così riesce meglio ad immedesimarsi nei panni dell'attore) fa le veci del buio, come innesco per il vero tema del film: la paura incontrollata. L'idea è svolta bene, tanto più che per il primo quarto d'ora l'autore prepara lo spettatore a calarsi in una realtà normale di una festa tra giovani che viene improvvisamente interrotta e sconvolta dell'evento imprevedibile.
La telecamera, seguendo gli attori in fuga, si muove continuamente e rende abbastanza incalzante il ritmo. Non ci sono, almeno per i primi 45 minuti, scene davvero prevedibili.
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L'impressione é stata proprio quella di rivedere una variazione sul tema, in cui il mostro enorme (bravo l'autore a non mostrarlo prima di un buon quarto d'ora: crea attesa psicologica nello spettatore, il quale così riesce meglio ad immedesimarsi nei panni dell'attore) fa le veci del buio, come innesco per il vero tema del film: la paura incontrollata. L'idea è svolta bene, tanto più che per il primo quarto d'ora l'autore prepara lo spettatore a calarsi in una realtà normale di una festa tra giovani che viene improvvisamente interrotta e sconvolta dell'evento imprevedibile.
La telecamera, seguendo gli attori in fuga, si muove continuamente e rende abbastanza incalzante il ritmo. Non ci sono, almeno per i primi 45 minuti, scene davvero prevedibili.
Dunque il regista prepara molto bene la parte iniziale del film, ma poi lo spreca clamorosamente decidendo di buttarsi sulla storia d'amore. Di qui partono sequenze noiose e già viste di salvataggi all'ultimo respiro, che francamente assottigliano la psicologia dei personaggi ai classici film americani che si rifanno agli eroi della fumettistica.
Il finale, almeno un po' originale, quanto meno rende meno sgradevole la piega della seconda parte del film.
Piccolo capolavoro o operazione commerciale? Propendo più per la seconda ipotesi.
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iurone
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lunedì 11 febbraio 2008
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bella storia che enfatizza il lato umano
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Ragazzi, andate a vedere Truffault o Kieslowsky e lasciate perdere la fantascienze, è meglio!
Scusate, ma voi cosa capireste in una sittuazione del genere? NIOente! Ecco, il film ci meete nei panni del civile che non diventa supereroe, ma che cerca di salvare la pellaccia preso nel mezzo degli eventi!
Scommetto che tutti voi in mezzo ad un disastro ed in preda al panico vi fermereste a chiedervi "un, attimo, scoppia tutto, ma perchè? non scappiamo, indaghiamo!".
Il film all'inizio fa venire il mal di mare, è vero, ma il film vuole farti venire il mal di mare!
Sapete perchè non vado a vedere gli horror, anche quelli di cui sento parlare bene? Perchè non è il mio genere! Così evito di "rimanere fregato"!!! Se poi decido di andare a vedere un film che non è il mio genere prima mi informo e poi soprattutto sto zitto!
Perchè ritendo il film bello? Perchè invece di farci vedere il solito mostro generato dalle radiazioni/inquinamento/scienziato pazzo inca.
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Ragazzi, andate a vedere Truffault o Kieslowsky e lasciate perdere la fantascienze, è meglio!
Scusate, ma voi cosa capireste in una sittuazione del genere? NIOente! Ecco, il film ci meete nei panni del civile che non diventa supereroe, ma che cerca di salvare la pellaccia preso nel mezzo degli eventi!
Scommetto che tutti voi in mezzo ad un disastro ed in preda al panico vi fermereste a chiedervi "un, attimo, scoppia tutto, ma perchè? non scappiamo, indaghiamo!".
Il film all'inizio fa venire il mal di mare, è vero, ma il film vuole farti venire il mal di mare!
Sapete perchè non vado a vedere gli horror, anche quelli di cui sento parlare bene? Perchè non è il mio genere! Così evito di "rimanere fregato"!!! Se poi decido di andare a vedere un film che non è il mio genere prima mi informo e poi soprattutto sto zitto!
Perchè ritendo il film bello? Perchè invece di farci vedere il solito mostro generato dalle radiazioni/inquinamento/scienziato pazzo inca..ato perchè gli umani gli hanno rapito la prole o perchè lo hanno svegliato nel mezzo del pisolino del dopopranzo che viene sconfitto dall'eroe di turno che trova lo scienziato genio ma non ascoltato che ci spiega sulla base del nulla vita morte e miracoli del mostriciattalo, ci fà vedereil lato umano della vicenda! Certo è perfettibile ma raggiunge alla perfezione ciò che si prefiggeva di raggiungere.
Insomma questo è un film che non vuole dare risposte ma porre domande!
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gianniepinotto
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lunedì 11 febbraio 2008
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la madre di tutti i film catastrofici
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IL MIGLIORE,IL PIù MODERNO:VELOCITà,TENSIONE,PACCHIANO IL GIUSTO.CERTO ALL'INIZIO è DA NAUSEA,MA SE SI PENSA AD ARMAGEDDON O DEEP IMPACT ,ROBA DA SONNO PROFONDO.BRAVO JJ E TUTTO LO STAFF,CONTINUATE A STUPIRCI.
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giuseppe marino
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lunedì 11 febbraio 2008
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era meglio gozzilla
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Quattro parole: brutto, 11 settembre, blair witch project, lost.
La prima è il giudizio sul film, le altre tre esauriscono le citazioni obbligatorie, quelle per far capire che ho capito. Anche io ho saputo dell'11 settembre, ma il film è comunque una bufala.
La storia è quella di un enorme mostro mutato per le radiazioni che si chiama Gozzilla che rade al suolo Tokyo...
No, la cosa è MOLTO più raffinata: la storia è quella di un enorme mostro nato non si sa come e addirittura senza nome che rade al suolo Manhattan. Inquietante, vero? no.
Dall'inizio. Il film è girato tutto in simil-amatoriale, con una telecamerina a mano. Sappiamo che è una telecamerina, ma l'effetto è più quello di una microcamera inserita negli occhiali, quelle delle candid, o sospesa e dondolante tramite un piercing al naso.
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Quattro parole: brutto, 11 settembre, blair witch project, lost.
La prima è il giudizio sul film, le altre tre esauriscono le citazioni obbligatorie, quelle per far capire che ho capito. Anche io ho saputo dell'11 settembre, ma il film è comunque una bufala.
La storia è quella di un enorme mostro mutato per le radiazioni che si chiama Gozzilla che rade al suolo Tokyo...
No, la cosa è MOLTO più raffinata: la storia è quella di un enorme mostro nato non si sa come e addirittura senza nome che rade al suolo Manhattan. Inquietante, vero? no.
Dall'inizio. Il film è girato tutto in simil-amatoriale, con una telecamerina a mano. Sappiamo che è una telecamerina, ma l'effetto è più quello di una microcamera inserita negli occhiali, quelle delle candid, o sospesa e dondolante tramite un piercing al naso. Fatto sta che io una videocamera ce l'ho e la totale impossibilità di tenere un soggetto all'interno del quadro non l'avevo ravvisata. Non mi sto riferendo a quando la Creatura si magna tutto, ma ai primi 20 minuti di film. I primi 20 minuti, pari quasi a un terzo della durata complessiva, consistono in un filmino di una festa. Registrato con una videocamerina. Cioè un vero filmino della festa. Girato da un demente. Cioè un vero filmino della festa. Splendido. Poi comincia la mattanza. Il più fesso del gruppo, per la prima volta con una videocamerina in mano, decide di registrare tutto e commentare con frasi memorabili. Perchè l'altra grande genialata del film è che anche la sceneggiatura è amatoriale.
In generale i film di mostri devono convivere con un senso di insoddisfazione. Per quanto un mostro possa essere grande, lo si può immaginare MOLTO più grande. Anche il doppio. E' un problema di carattere quantitativo che praticamente non ha soluzioni. Nel film l'intoppo è relativo, perchè il mostro non si vede quasi mai, così è molto più metaforico. In generale potremmo dire che questo film è così metaforico che praticamente non c'è nulla da vedere.
Senza disseppellire Blair Witch, che piuttosto scoprì che l'uomo ha paura del buio (mentre Cloverfield sfrutta l'amore dell'uomo per i pipponi), in molti hanno favorito l'immedesimazione nelle scene "d'azione" adoperando uno stile di ripresa lontano da quello cinematografico, più simile ai documenti che ci mostrano la realtà di alcune situazioni. Chi mi viene in mente è Mann, che in momenti anche inattesi nel bellissimo Collateral e molto più spesso nel brutto Miami Vice passa al reportage giornalistico, con le scene e la grana che siamo abituati a vedere nei tg, nei servizi sulla guerra. Nel film di Reeves l'immedesimazione è al massimo, con l'obiettivo del telefonino che solitamente riprende le mani nei culi delle professoresse prima di passare su youtube. Eventi che acquisiscono poi, giustamente, rilevanza quantomeno nazionale, e nell'esplorazione dell'ignoto si pongono una spanna sopra Cloverfield.
Si potrebbe dire altro: Cloverfield Vs Dogma, Cloverfield Vs il cinema, ma credo sia meglio non sbrodolare troppo.
Pare ne stiano già girando la seconda parte. Speriamo il mostro sia un po' più grande.
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[+] evviva gozzilla
(di paleutta)
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-sud-
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lunedì 11 febbraio 2008
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capolavoro?! per piacere!
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se basta una telecamera a mano -peraltro gia vista nel molto più riuscito Blair Witch Project- per fare un capolavoro non ho veramente capito nulla del cinema...lo spunto può anche essere interessante, ma il prodotto finale lo trovo poco più di un noioso copia e incolla in soggettiva...l'unica cosa apprezzabile degli striminziti e patinati 80 minuti sono i frammenti della giornata al lunapark che veniva sovrascritto e che raccontava il rapporto tra protagonista e la sua fiamma[?]da slavare..
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tia
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lunedì 11 febbraio 2008
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perplesso, ma soddisfatto
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il film è bello, l'idea di girarlo con una videocamera a mano ha dato i suoi frutti e non da tutti sti problemi tipo mal di mare che vogliono far credere, ma immedesima molto nella storia.
Trovo pertinente la scelta del finale e del non spiegare nulla: chi riprende è una persona comune, l'occhio del regista onniscente non esiste in questo film, tutti sanno solo quello che sa lo spettatore, ma qualche dettaglio poteva appagare di più.
Io critico la prima parte del film , banale soprattutto nei dialoghi, e appunto questo finale troppo troncato, ma il mio giudizio è positivo.
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francesco
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lunedì 11 febbraio 2008
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si ama o si odia
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E' questo il bello di Cloverfield, o si ama o si odia. un film al di fuori di tutti i canoni fin qui visti nelle sale, che sicuramente non può passare inosservato. A me è piaciuto tantissimo, come è vero che durante l'intervallo un terzo della sala si era rifugiata in bagno a vomitare.
L'idea di girarlo tutto con la macchina da presa di per se è affascinante; da apprezare anche il coraggio degli autori, che si sono inbarcati in un impresa che aveva incerte possibilità di riuscita.
Cloverfield ha anche altri aspetti interessanti, come le poche immagini del mostro, l'estremo opposto di godzilla per esempio.
Certo se uno è abituato a sentirsi dire dalla voce narrante il come, quando, dove e perchè è meglio che stia a casa.
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E' questo il bello di Cloverfield, o si ama o si odia. un film al di fuori di tutti i canoni fin qui visti nelle sale, che sicuramente non può passare inosservato. A me è piaciuto tantissimo, come è vero che durante l'intervallo un terzo della sala si era rifugiata in bagno a vomitare.
L'idea di girarlo tutto con la macchina da presa di per se è affascinante; da apprezare anche il coraggio degli autori, che si sono inbarcati in un impresa che aveva incerte possibilità di riuscita.
Cloverfield ha anche altri aspetti interessanti, come le poche immagini del mostro, l'estremo opposto di godzilla per esempio.
Certo se uno è abituato a sentirsi dire dalla voce narrante il come, quando, dove e perchè è meglio che stia a casa.
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pollon
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lunedì 11 febbraio 2008
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come siamo delicati!
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Mi dispiace tanto per quei poveri piccoli esserini indifesi con lo stomaco delicato, che si fanno venire il vomito per guardare un film capolavoro girato con la cinepresa digitale a mano! Piuttosto, non sarà stata la me..a che mangiate prima o durante il film (pop corn, patatine, coca-cola, schifezze varie) a farvi venire la nausea? E pensare che (e per questo meriterei una tiratina d'orecchie!) anch'io mangiavo le caramelle durante il film eppure non ho avuto nausea per niente! Se avete problemi così gravi da non poter vedere un film e poi scrivere commenti crudeli dando come voto solo una stellina, fatevi visitare, datemi retta!
[+] e,r,
(di ariccia)
[ - ] e,r,
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pollon
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lunedì 11 febbraio 2008
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capolavoro
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Miglior. Film. Della. Storia. Nient'altro da dire!
[+] daccordo con te
(di anonimo224448)
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