La terza stagione di Damages affronta la crisi economica.
di Mattia Nicoletti
Donne al potere
Patty Hewes è uno degli avvocati più spietati del piccolo schermo. Ed è anche uno di quelli che, per principio, lotta fino alla morte. Damages, giunto alla terza stagione (ogni venerdì su AXN alle 21,55), è un legal thriller solido in cui le donne la fanno da padrone. Patty, interpretata da Glenn Close, ed Ellen Parsons (Rose Byrne) si scontrano psicologicamente senza tregua, malgrado abbiano lo stesso obiettivo: fare giustizia. Se nella passata stagione i temi portanti erano l'inquinamento e l'ecologia, in questa è la crisi economico-finanziaria a essere affrontata. In particolare, viene messo in scena un crack finanziario molto simile a quello che ha coinvolto Bernie Madoff.
Il caso
Probabilmente Damages, più di altre serie televisive si confronta con la realtà attuale e riesce a esorcizzarla. La frode finanziaria di Madoff, dopo il crollo di Lehman Brothers, ha minato l'equilibrio statunitense in modo molto più estremo di quanto la crisi conseguente abbia fatto in Italia. Molte persone sono passate da ricchezza a povertà, hanno dovuto vendere la casa, le automobili. La serie ideata dai fratelli Todd e Glen Kessler e da Daniel Zelman, in questo senso, rappresenta una vendetta per gli spettatori che si trovano di fronte a un imputato che ha ridotto sul lastrico migliaia di incauti investitori. Naturalmente non manca il morto per rendere il tutto ancora più interessante.
Finzione Vs. Realtà
La sceneggiatura complessa della serie, costruita come sempre con un flash iniziale (potremmo ormai definirlo un flash forward 6 mesi in avanti) per poi ripartire da 6 mesi prima, prevede la presenza di interpreti eccelsi. La produzione, di conseguenza, oltre a Glenn Close ha coinvolto Lily Tomlin (Oscar per Nashville), Martin Short e Campbell Scott.
La terza stagione di Damages non delude e mantiene le promesse delle due precedenti, confermando che si può fare finzione rimanendo ancorati alla realtà.