Anno | 2002 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia, Svizzera |
Durata | 118 minuti |
Regia di | Silvio Soldini |
Attori | Ivan Franek, Barbara Lukešová, Ctirad Götz, Caroline Baehr, Cécile Pallas Petr Forman, Zuzana Mauréry, Pavel Andel. |
Uscita | venerdì 18 gennaio 2002 |
Distribuzione | 01 Distribution |
MYmonetro | 3,00 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 7 settembre 2015
Tobias Horvath vive in Svizzera e da dieci anni lavora in una fabbrica di orologi. Ogni giorno la quotidianità si ripropone in modo ripetitivo. Ha vinto un premio ai Nastri d'Argento, Il film ha ottenuto 4 candidature a David di Donatello,
CONSIGLIATO SÌ
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Tobias Horvath vive in Svizzera e da dieci anni lavora in una fabbrica di orologi. La vita scorre monotona. Tobias ha però un passato oscuro e misterioso. La sua ossessione è una donna chiamata Line. Un giorno arriva nella fabbrica una nuova operaia. È Line che non può riconoscerlo ma a cui ben presto lui si rivela. Line è sposata e si trova in Svizzera solo per un anno. La passione di Tobias ora esplode e non può essere senza conseguenze. Soldini torna al cinema che gli è più congeniale. Un cinema di tensioni interiori, di nodi esistenziali da sciogliere, di fatica del vivere. Brucio nel vento ha però due difetti apparentemente contraddittori: la fedeltà assoluta al libro fino all'epilogo e il finale, invece, che se ne distacca in modo netto.
Si è parlato molto, la scorsa stagione, di rinascita italiana, quando il talento consolidato di Nanni Moretti e quello emergente di Gabriele Muccino hanno fatto sperare in una nuova fioritura del nostro cinema. Poi lo sboccio con la parziale delusione di Venezia è parso frenato. Però la rinascita c'è. Lo dimostra una produzione coraggiosa e difficile come Brucio nel vento, film forse non perfetto ma [...] Vai alla recensione »
Il mondo degli emigrati dall´Europa dell´Est nella Svizzera francese. Una storia d´amore tra fratellastri, una donna e un uomo nati dallo stesso padre che vivono senza turbamenti la passione: "Al tempo dei Faraoni si pensava che il matrimonio migliore fosse tra fratello e sorella...". Il pensiero tormentoso d´aver ucciso il padre. La "corsa idiota", ripetitiva e infelice, della vita quotidiana.
"Sono nato in un villaggio senza nome, in un paese senza importanza": parte in questi termini la storia dell'infanzia perduta di Tobias, figlio di una madre conosciuta nel villaggio come la ladra, la mendicante, la prostituta. Il protagonista anni prima da quel paese dell'Est europeo è scappato da un'infanzia segnata dalla vergogna e dalla miseria, convinto di aver ucciso la madre ed il padre naturale, [...] Vai alla recensione »
Brucio nel vento poteva essere il più bel film europeo della stagione. Ha mancato questo appuntamento. Brucio nel vento è il più bel film italiano della stagione. Ma non è un film italiano. Entro questo paradosso si muove l'ultima opera del regista milanese Silvio Soldini. Vediamo perché. Brucio nel vento è tratto dal romanzo (meglio definirlo racconto lungo) Ieri della scrittrice ceca Agota Kristof [...] Vai alla recensione »
perchè è un passo avanti) l'amarezza dell'anima divisa in due: Tobias, fuggiasco da un'infanzia oppressa nella quale ha accoltellato il padre ed è rimasto folgorato dalla sorellastra, è un non riconciliato. Emigrato dall'Est in un anonimo paese svizzero, è diventato operaio per vivere e scrittore segreto per non morire, uomo nudo di quelli che "sappiamo solo ciò che non siamo, ciò che non vogliamo", [...] Vai alla recensione »
"Oggi ricomincio la corsa idiota" Dice Tobias ad alta voce e scrive, con una matita, i suoi pensieri sullo schermo nero usato come un diario, un quaderno. La scrittura (letteraria e cinematografica) come deposito del desiderio di un'altra vita: fare lo scrittore, essere altrove, essere un altro, aspettare una donna sconosciuta e irreale, staccarsi dalla macchina con cui fabbrica pezzi da assemblare [...] Vai alla recensione »