Titolo originale | Dervis |
Anno | 2001 |
Genere | Storico |
Durata | 133 minuti |
Regia di | Alberto Rondalli |
Attori | Antonio Buil Puejo, Yuksel Arici, Soner Agin, Cezmi Baskin, Haldun Boysan . |
MYmonetro | 2,63 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Superbo, maestoso, raffinato... Ma anche tanto noioso, sicuramente indirizzato ad un pubblico colto attento al particolare meticoloso sino alla paranoia e logorroico come un vecchio accademico in pensione.
CONSIGLIATO NÌ
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Siamo intorno al 1900, in una provincia dell'impero ottomano. Ahmed Nurettin è il capo della comunità civile e religiosa dei Mevlevi. Il mondo di Ahmed è un mondo di certezze assolute e verità incontestabili e legittimate dal Corano. Vive lontano dal quotidiano e da tutte quelle persone che peraltro pretende di guidare; tutto fino a quando suo fratello non viene arrestato senza alcun motivo... Le certezze cominciano a vacillare... Ottimo esercizio di stile, realistico e meticoloso nella ricostruzione storica, affascinante e raffinato nella fotografia che, per toni e contrasti, riesce a concretizzare, nell'evanescente sostanza della luce, la tragedia che conduce il mite derviscio al suo ineluttabile destino. Si tratta di un film sicuramente bello e sicuramente perfetto, ma noioso... noiosissimo.
Non capita tutti i giorni di vedere un film di produzione italiana parlato in turco e ambientato a cavallo del Novecento in Anatolia. Ma non è solo per questo che Il derviscio, terza e ultima pellicola nostrana in concorso al Festival, ha suscitato grande interesse. A ispirare l'intensa opera prima di Alberto Rondalli, regista di teatro e autore di un premiato mediometraggio Quam Mirabilis (1993), [...] Vai alla recensione »
Alberto Rondalli viene dalla scuola di cinema di Ermanno Olmi e ha diretto tre film, tutti con personaggi e temi legati alla sfera del sacro. Percorso singolare, quindi, nel panorama italiano: dall’austero e ambiguo Quam mirabilis (1994), sull’attrazione tra due suore di clausura (suo miglior risultato), al televisivo Padre Pio da Pietrelcina (1997), a questo Derviscio che ci trasporta in una provincia [...] Vai alla recensione »