Titolo originale | The War of the Roses |
Anno | 1989 |
Genere | Commedia |
Produzione | USA |
Durata | 116 minuti |
Regia di | Danny DeVito |
Attori | Kathleen Turner, Michael Douglas, Danny DeVito, Marianne Sägebrecht, G.D. Spradlin Peter Brocco, Sean Astin, Roy Brocksmith, Ellen Crawford, Robert Harper, Heather Fairfield, Peter Donat, David Wohl, Dan Castellaneta, Harlan Arnold, Prince Hughes, Lisa Howard (III), Shirley Mitchell, Tony Crane, Gloria Cromwell, Mary Fogarty, Rika Hofmann, Patricia Allison, Philip Perlman, Susan lsaacs, Trenton Teigen, Bethany McKinney, Michael Adler, Jeff Thomas, Jacqueline Cassel, Vickylin Reynolds, Eunice Suarez, Julia Elliott, Shaun Wickers, Catherine Donohue, Sue Palka, Morrison Jones, Popeye, Tyler, Peter Hansen, Danitra Vance, Mary Donohue. |
Tag | Da vedere 1989 |
MYmonetro | 3,59 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 7 settembre 2016
Un avvocato mette in guardia un cliente raccontandogli la storia di due coniugi che, all'inizio, sembrano i più felici di questo mondo, ma finiscono ad odiarsi tantissimo. Il film ha ottenuto 3 candidature a Golden Globes,
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CONSIGLIATO SÌ
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Un avvocato mette in guardia un cliente raccontandogli la storia di due coniugi che, all'inizio, sembrano i più felici di questo mondo, ma finiscono con l'odiarsi e desiderare la morte dell'altro. Danny De Vito, che ha sempre raggiunto appena la sufficienza come attore, dimostra con questo film che si può fare di una commedia un capolavoro, Allen docet. Già il titolo originale occhieggia ironicamente alla guerra delle due rose e di conflitto sanguinario si tratta veramente. Fino al termine della prima parte si crede di essere nel bel mezzo di una commedia hollywoodiana, anche se le carte in tavola sono già un po' mischiate, ma ci si accorge ben presto che i due si odiano davvero e il finale non è per nulla consolatorio. Le migliori interpretazioni della carriera di Douglas e della Turner. Non adatto a chi crede nella famiglia e al lieto fine.
Oliver Rose rappresenta l'incarnazione del Sogno Americano: è un avvocato benestante e di successo, è sposato con una donna bellissima, Barbara, dalla quale ha avuto due figli, e vive in una grande casa arredata con eleganza. Ma all'improvviso qualcosa incrina la felicità della famiglia Rose, e in breve tempo i due coniugi si ritrovano l'un contro l'altra armati, in una furiosa guerra senza esclusione di colpi.
La famiglia (e in particolare i rapporti fra marito e moglie) è sempre stato uno dei temi centrali del cinema statunitense, in particolar modo negli anni '80; e in questo caso specifico, il regista e attore Danny DeVito ha scelto di analizzare gli effetti della separazione e del divorzio in una tipica famiglia borghese americana. Se nel 1979 Dustin Hoffman e Meryl Streep si sfidavano in tribunale per ottenere l'affidamento del figlio in Kramer contro Kramer, dieci anni più tardi in questo La guerra dei Roses, adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Warren Adler, Michael Douglas e Kathleen Turner se le suonano di santa ragione (nel senso letterale del termine) direttamente all'interno delle pareti domestiche.
Sceneggiato da Michael J. Leeson e prodotto da James L. Brooks, il film - il cui titolo strizza l'occhio alla nota Guerra delle Due Rose - segna la reunion del terzetto già protagonista di due fortunati film d'avventura, All'inseguimento della pietra verde (1984) e Il gioiello del Nilo (1985): Michael Douglas, Kathleen Turner e Danny DeVito (qui, come già detto, anche in veste di regista), che si ritaglia la parte dell'ambiguo avvocato divorzista Gavin D'Amato, voce narrante delle vicende del film. Accolto da un grandissimo successo di critica e di pubblico, La guerra dei Roses è un'esilarante e corrosiva black-comedy che può essere definita come una versione farsesca di Chi ha paura di Virginia Woolf?, caratterizzata da tempi comici perfetti, da un'affiatatissima squadra di interpreti e da una formidabile mistura di dramma e commedia. Tutta la pellicola è incentrata proprio sulla spietata lotta fra i coniugi Rose, separati in casa e pronti ad ogni colpo basso pur di danneggiare l'avversario.
Attraverso i toni del grottesco e dell'humor nero, La guerra dei Roses mette in scena la disgregazione di una famiglia yuppie americana, nella quale la retorica dei buoni sentimenti cede il posto ad una satira feroce ed impietosa dei miti di perfezione dell'era reaganiana. E ad essere usati come "armi" in questo scontro fra coniugi sono proprio i classici simboli del benessere e dello status sociale: la casa, i mobili, gli oggetti e perfino gli animali domestici, destinati ad andare in frantumi sul "campo di battaglia" della perduta serenità familiare. Il risultato è un film crudele e venato di amarezza, eppure al tempo stesso irresistibilmente divertente, con una strepitosa coppia di protagonisti ed un finale "in nero" ben poco rassicurante.
Un grande film sulla crisi di coppia e sicuramente il migliore di DeVito regista. Tutto all'inizio sembra una grande favola, lui addirittura si esprime con "Che Dio ti benedica"nella prima notte d'amore,lei gli compra la macchina dei sogni,arrivano soldi,case,figli, etc. Poi qualcosa si rovina e passo dopo passo si arriva al tracollo.
Terzo ed ultimo film che vede come protagonista l’affiatatissima coppia composta da Michael Douglas e Kathleen Turner; le precedenti due pellicole erano il riuscitissimo e fortunato “All’inseguimento della pietra verde” di Zemeckis ed il meno convincente seguito dal titolo “Il gioiello del Nilo” (questo secondo diretto dal modesto Lewis Teague).
Esistono dei film che sono spesso e troppo universalmente giudicati come iconici, come capolavori ecc.. quando in realtà non lo sono. La guerra dei Roses è uno di questi. Indiscutibile che abbia un cast pazzesco e che anche DeVito sia bravissimo come regista, la debolezza sta nella storia. Banale, stucchevole, grottesca, noiosa. E se vogliamo anche maschilista perchè i colpi bassi [...] Vai alla recensione »
Vedendo "la guerra dei roses"non si può fare a meno di notare che sembra un "carnage" d'altri tempi,io preferisco carnage,ma anche la guerra dei roses è un gran bel filmone!!!Commedia nerissima e spietata (che raffiguri il degrado sociale???) fà fare le risate più taglienti che si possano immaginare: da mariti sbarrati nella sauna dalla moglie a [...] Vai alla recensione »
Bel film, parodia del divorzio. Il film comincia in modalità quasi soap opera, poi si evolve per diventare coinvolgente e inaspettato fino alla fine, altalenante fra momenti divertenti e momenti quasi seri.
Questa è la perfezione della moderna black comedy ed ad oggi lo ritengo un film ancora insuperato; dedicato a tutti noi divorziati che, grazie a questo film, ci siamo fermati un istante prima dell'irreparabile!
Se l’ondata di film made in Usa su famiglia e dintorni ha dato negli ultimi tempi l’impressione che l’America si stia trasformando in un giardino di rose, di magnolie o quantomeno in un giardino d’infanzia, è arrivato per fortuna chi ha voglia di dissentire. Danny De Vito, al suo secondo film dietro la macchina da presa, The War of the Roses - da tradurre, con perdita inevitabile di allusività, La [...] Vai alla recensione »
Divertentissima commedia coniugale nera e crashfilm, è la storia, raccontata a un cliente da un avvocato divorzista, d’un lungo matrimonio perfetto che finisce in un attimo: mentre il marito è in ospedale la moglie si sente felice e libera al pensiero che muoia, e quando lui guarisce gli comunica di voler divorziare. Nessuno dei due intende però rinunciare alla bella casa, che è il simbolo della loro [...] Vai alla recensione »