The Shining
Di stanley kubrick
Anno di produzione 1980.
Cominciamo , per chiarezza, da una intervista resa da Stanley Kubrick al Newsweek il 3 gennaio 1972: ”odio che mi si chieda come “funziona un mio film , cosa avevo in mente , e così via .Dal momento che (il cinema )si muove su di un livello non solo (verbale ), l’ambiguità è invitabile.
Ma è l’ambiguità di ogni arte , di un bel pezzo di musica o di un dipinto;”spiegarli” non ha senso , ha solo un superficiale significato “culturale “ buono per i critici e gli insegnanti che devono guadagnarsi da vivere “
Altro??? Si!!
Aggiungo , è vero, “inscatolare “un produzione artistica equivale a danneggiare la sua libera fluttuazione energetica multi direzionale; significa svilire un esperienza che proietta l’artista verso un contatto con “l’afflato di Dio “;l’arte è performance creativa di qualcosa che prima non esisteva ed ora è qui accanto a noi indefinibile ma ammirabile, assorbibile,illuminante,intuitiva.
Chiarita la premessa “entriamo” in The Shining .
Perché trarre ispirazione da un romanzo dell’ orrore ed in particolare dall’omonimo romanzo di Stefen King ?
Bella domanda!!ma è altrettanto evidente la risposta ; King è solo uno spunto, poi di prepotenza entra Kubrick elaborando un film , diverso,più articolato, meno leggibile , aperto, proprio come vuole questo grande genio indiscusso.
Il film fu talmente diverso dal l romanzo che, stizzito, King, non si sentì mai di esprimere giudizi positivi sul lavoro di Kubrick, del resto kubrick prese spunto solamente dal citato romanzo solo per poi espandere la sua idea di introspezione psicologica articolata,uscendo la classico horror parapsicologico o spiritista..
Qualcuno chiese a Kubrick le motivazioni di siffatta rielaborazione della storia ma il suo silenzio fu la vera risposta che concesse a chi domandava .
Da interpretazioni di discorsi, interviste, pensieri personali di Kubrick oggi appare evidente che un semplice film horror, calato nella materia ed nell’immanenza non avrebbe consentito di sviluppare l’introspezione psicologica o psichiatrica che si voleva affrontare nel silenzio, nella solitudine , durante un intenso viaggio dentro noi stessi..
Finalmente in questa nuova veste Shining diviene un “documento aperto” consentendo allo spettatore di “irrompere nel film con la sua personalissima lettura….così nasce il dibattito ed il mito di un capolavoro.
La visone horror e parapsicologica del male trasmuta in thriller psicologico, fantastico ,irrequieto, schizofrenico, minaccioso, introspettivo,enigmatico, emblematico.
Jack Torrens scrittore, alias Jack Nicholson, oggi in presidio invernale dell’ hotel. sente presenze del male che fu, le fa sue percependo vibrazioni negli ambienti vuoti e spaziali nel silenzio della montagna;Jack cambia velocemente comportante , diviene conflittuale con sua moglie Werdy ed il figlio Danny; sopraggiunge in lui anche una follia omicida: è solo la pazzia dell‘uomo che cresce nel silenzio oppure sono reali gli influssi negativi dell’ albergo ?Non è data risposta ma aperto è il dibattito per noi spettatori ci sentiamo coinvolti nel cercare la nostra lettura..
Ad esempio affiora o subito una domanda :perché Wenduy e Denny non sentono influssi negativi dell’ambiente circostante come invece Jack Torrens?
Diamo la nostra lettura.
Stanley Kubrick era perfettamente consapevole del dramma dell’ uomo ,che in continuo conflitto con se stesso, in realtà obbedisce a forze cosmiche primordiali,complementari,contrapposte , con autorevolezza descritte dalla scuola Taoista quella dell’yin e dello yung , forze presenti in tutto l’universo conosciuto , sia nell’infinitamente piccolo che nell’ infinitamente grande;due forze unite e sperate nello stesso tempo da una forza che le neutralizza ;le similitudini sono evidenti con le moderne conoscenze sulla struttura delle forze che operano all’interno atomo.
Su di un piano spirituale queste due forze , sopra descritte,sono viste come soma e psiche oppure paura ed amore ;o ancora voglia di armonizzare e distruggere ,capacità di condividere o separare
Nel nostro film i personaggi rivestono i ruoli fisici degli gli opposti energetici, necessari entrambi perché possa esistere un campo energetico in dinamica espansione ed in possibile esplorazione .
C’è speranza in un a vittoria del energie positive su quelle negative:? Implicita è la risposta :a volte prevarranno le une , in altre situazione le altre , lungi da un giudizio di ordine morale, entrambe sono indispensabili perché si possano marcare le altre come opposte;dove prevarrà un indirizzo energetico in altro contesto prevarrà l’opposto.
Per completezza parleremo ora delle immagini, della musica , della simbologia , della” luccicanza.”
La musica pe rKubirck, strumento noto per accedere a livelli più profondi di comunicazione,nel film si integra mirabilmente con le immagini ; il linguaggio sonoro e visivo divengono un unico imput;per entrare nel merito delle scelte musicali di Kubrick dobbiamo rilevare che nel caso di specie parliamo appropriatamente di un collage musicale : sintesi di lavoro di più collaborazioni vedi quella di Wendy Carlos,Rachael Elkind, Béla Bartonòk il tutto integrato con vari motivi ballabili degli anni “20 e “30.
Le immagini sono la conseguenza dell’ utilizzo di tecnologie innovative quali quella della macchina da presa la steadycam che da l’opportunità di cogliere movimenti veloci senza perdere in nitidezza ;poi le inquadrature a distanza che lentamente si sovrappongono a quello a ridosso del soggetto che agisce nel proscenio: il lento incedere della cinepresa genera attesa , ansia , aspettativa.
Circa le simbologie in Shining qualcuno ha parlato del labrinto. “luogo di ricerca istintiva, dove in ogni svolta ,senza occhi e senza memoria,è richiesto un atto di fede ; il labirinto è comunque luogo creato dalla mente per annientare e mettere in scacco noi stessi.”
Il labirinto è “groviglio della psiche” che è in conflitto con l’istinto di morte che nel nostro caso si vorrebbe consumare all’interno del nucleo familiare .
L’enigma resta denso di vibrazione in noi che osserviamo questo capolavoro, patrimonio infinito per noi tutti se vogliamo cercare in uno spazio più ampio.
“Luccicanza” , no grazie , se ne è parlato troppo, non amo la traduzione in italiano del temine inglese e probabilmente anche Kubrick dissentirebbe, non ne facciamo un ulteriore labirinto inutile!!!!
Buona visione al cospetto di un capolavoro che vale 5 stelle d’oro luccicanti.
Weach lilluminati
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