Jack è un uomo come tanti. Accetta l'incarico di guardiano perchè allo scadere della stagione invernale, e quindi dell' incarico, prospetta di ritrovarsi con più soldi e un romanzo finito. La famiglia ha un ruolo fondamentale in questa vicenda. Ma essa non è unita, e ognuno, dentro l'albergo, finisce per condurre una vita propria. Wendy osserva i comportamenti del marito, Danny si imbatte in frequenti apparizioni di spettri. A mio parere, il tema principale di questo film è la solitudine. Questo nucleo familiare, composto soltanto da tre elementi, non ha solide basi per poter affrontare un'intera stagione invernale, isolato da tutto il mondo esterno. Cari miei, se qualcuno non se n'è accorto, Jack è già pazzo, prima ancora di trasferirsi nell'hotel: nel colloquio con il direttore dell'albergo, appare come un uomo scorbutico, ostile, e ciò lo si evince sia dall' atteggiamento che dalle parole. Dopo, chi risente maggiormente degli influssi negativi dell'albergo? Chi va alla costante e paranoica ricerca delle anime che popolano gli angusti corridoi? Jack. Jack che diviene pure un alcolizzato, per le frequenti bevute al pianobar. Wendy e Danny invece rimangono immutati, sono le anime pure di quest'intrinseco, orrido racconto. Esse si ribellano agli spiriti maligni, Jack ne è attratto, quasi fosse una parte di essi, quella parte malvagia che ha promosso lo sterminio di una famiglia che prima di loro aveva abitato l'hotel. Ma il film può essere visto sotto altri piani di comprensione. Forse il sangue chiama altro sangue, e il male vuole riproporsi sempre nella medesima forma. Così, il guardiano che molti anni prima fece a pezzi la moglie e le figlie gemelle, spingerebbe Jack a fare altrettanto con la sua famiglia, l'eco di quell'episodio suonerebbe alle orecchie di del nuovo guardiano. Ma è proprio il guardiano o è l'albergo che inevitabilmente si rende teatro di fatti atroci? Ricordiamo l'antefatto...Fra quelle montagne, dove è situato l'Overlook, avvenne anni prima e in tempi diversi, un episodio di cannibalismo. Quest'episodio fa di quel luogo un ambiente ostile. L'intera trama del film è articolata attraverso notevoli spunti mitologici e allegorici. Il manto di sangue che alla fine sgorga dall'ascensore, è il sangue di tutti coloro che perirono in quel posto. Il labirinto è una metafora della condizione psicologica di tutti i personaggi o, in alternativa, rappresenterebbe la salvezza: è lì che Jack viene attirato dal figlio Danny, è lì che muore assiderato. Come nelle favole, alla fine trionfa la figura del buono e il cattivo ha la sua giusta punizione.L'eroe e l'antieroe, come nei miti greci. Kubrik affronta in maniera geniale questi diversi piani di significato, mettendoli insieme in un enorme pentolone chiamato The Shining. La pietanza saprà di mille pietanze ma il sapore ben amalgamato e inimitabile. Kubrik si è reso la via maestra, e tutti coloro che oseranno seguire le sue gigantesche orme, non potranno mai competere con il peso del suo enorme ingegno. Ciò che colpisce maggiormente è il limitato numero di attori...come dire...pochi ma buoni. Nessuna distrazione, nessun estremo effetto speciale, ma pura recitazione in un grande schermo. Se mai la luccicanza esiste, è un dono che certamente apparteneva a Kubrik, che vide prima ciò che altri avrebbero visto solo attraverso lui.
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andrea
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giovedì 1 marzo 2007
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film
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nn hai capito nulla del film...
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silvia
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martedì 13 marzo 2007
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andrea...argomenta
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ho fatto delle ipotesi azzardate ma è molto opinabile l'affermazione che non ho capito nulla del film
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alex
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venerdì 15 giugno 2007
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hai perfettamente ragione:"Se mai la luccicanza esiste, è un dono che certamente apparteneva a Kubrik, che vide prima ciò che altri avrebbero visto solo attraverso lui".complimenti
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makon
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mercoledì 11 luglio 2007
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10/07/07 shining
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Sono d'accordo con te,ma non ho capito alla fine, quella foto in bianco e nero cè lui in mezzo ad altri(a un minuto dalla fine credevo di aver capito)be datemi una spiegazione aspetto.ciao
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(di dr. verne)
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silvia88
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giovedì 23 agosto 2007
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risposta a makon
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mi hai ricordato qualcosa di molto importante. Questa parte finale del film...anzi proprio l'ultima scena, sembra che possa mettere in discussione l'intero film. Ma credo ke essa sia stata inserita x il semplice gusto di sorprendere. Troviamo così anche il tema della reincarnazione: Jack era già stato in quell'albergo, in un'altra vita. Ma attenzione: nella vita precedente, Jack nn poteva essere il custode ke aveva sterminato la moglie e le figlie gemelle, perchè a quest'ultimo era già stato assegnato un volto (l'uomo incontrato nel bagno, durante la festa). Un messaggio negativo, celato sapientemente, potrebbe essere questo: Jack è morto ma...a questo punto sappiamo ke potrebbe reincarnarsi: ".
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mi hai ricordato qualcosa di molto importante. Questa parte finale del film...anzi proprio l'ultima scena, sembra che possa mettere in discussione l'intero film. Ma credo ke essa sia stata inserita x il semplice gusto di sorprendere. Troviamo così anche il tema della reincarnazione: Jack era già stato in quell'albergo, in un'altra vita. Ma attenzione: nella vita precedente, Jack nn poteva essere il custode ke aveva sterminato la moglie e le figlie gemelle, perchè a quest'ultimo era già stato assegnato un volto (l'uomo incontrato nel bagno, durante la festa). Un messaggio negativo, celato sapientemente, potrebbe essere questo: Jack è morto ma...a questo punto sappiamo ke potrebbe reincarnarsi: "...e il male vuole riproporsi sempre nella medesima forma", come ho scritto precedentemente. In questo modo dobbiamo escludere il lieto fine, suggerito dalla morte di Jack. Grazie a makon per avermi fatto riflettere su questo particolare.
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fra
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giovedì 28 febbraio 2008
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foto nel finale
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Ho un'altra interpretazione al riguardo. Jack, guardando allo specchio, vede il reale (il presente) mentre guardando dai suoi occhi vede il "presente" passato. Anche se il tempo effettivo è il presente, è come se lui stesse vivendo nel passato. Lui sta vivendo nel passato e il passato è presente nel presente, sottoforma di visioni. Lo specchio è come se fungesse da "Shine" per coloro che non ne dispongono: infatti Danny quando vede le due gemelle ha un flash che gliele mostra squartate, ma si salva perchè lo Shine lo riporta subito al presente e gli impedisce di cadere nella trappola del passato. Jack invece rimane "incastrato" nel passato.La foto può dimostrare come Jack sia rimasto talemente incastrato nel passato, alla fine, da farne parte veramente.
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Ho un'altra interpretazione al riguardo. Jack, guardando allo specchio, vede il reale (il presente) mentre guardando dai suoi occhi vede il "presente" passato. Anche se il tempo effettivo è il presente, è come se lui stesse vivendo nel passato. Lui sta vivendo nel passato e il passato è presente nel presente, sottoforma di visioni. Lo specchio è come se fungesse da "Shine" per coloro che non ne dispongono: infatti Danny quando vede le due gemelle ha un flash che gliele mostra squartate, ma si salva perchè lo Shine lo riporta subito al presente e gli impedisce di cadere nella trappola del passato. Jack invece rimane "incastrato" nel passato.La foto può dimostrare come Jack sia rimasto talemente incastrato nel passato, alla fine, da farne parte veramente. Ricordate anche il dialogo con il barista, come se si conoscessero da sempre... Jack si trova anche in mezzo alla festa in cui, molto probabilmente, fu scattata la famosa foto. Spero di essere stato chiaro.Ciao
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(di dr. verne)
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[+] e una trappola lo è veramente...
(di doc)
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dr. verne
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mercoledì 8 ottobre 2008
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interessante
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cara Silviami complimento per la tua critica davvero azzeccata soprattutto per quanto riguarda la visione solitaria dei personaggi ed il loro ruolo familiare aspetti quasi del tutto oscurati nelle altre recensioni nonchè nella spiegazione del filmancora complimenti. spero di incontrare di nuovo altre tue recensioni in questo sito.
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weach
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mercoledì 16 marzo 2011
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toc. toc posso?
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Posso complimentarmi?Cara Silvia .Spero!Mi associo e sottolineo che il silenzio, le imagini , l' associazione con la musica mettono in moto la grande profondità di KubricK, speciale, forse unica, forse irripetibile.Chi lo conobbe non lo amò perche fu, anzi mi scuso,è figura carismatica, dominante, potente , energetica.sofferta,allegorica, esistenziale.Siamo daccordo cara Silvia???Ripeto bella la tua recensione che coglie tutto stupedamente .bravaweach illuminati
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alessandro vanin
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lunedì 25 novembre 2013
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film epocale
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concordo pienamente aggiungo che shining comunque è un film che ha molte letture non è propriamente solo un thriller anche se ti inchioda allo schermo, non è solo film dell'orrore anche se c'è sangue, non è solo un film fanastico e di mistero anche se la scena finale spiazza. E' distante anni luce dal film di "genere" solo Kubrick poteva girarlo così Un vero film d'autore bravissimi tutti gli attori soprattutto il bambino
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