Shining

Effettivamente, come qualcuno dice, molti seguono come pecorelle il verbo di Kubrick senza sapere neanche in cosa veramente consiste il suo cinema. Neppure io posso considerarmi un esperto in questo campo ma a me piace tantissimo "Shining" anche se a tutti piace. Non voglio scrivere il contrario solo per uscire da quel coro ovino tanto biasimato. Ebbene si: secondo me Kubrick con questa perla non propriamente horror ha segnato la storia del cinema. Ma non voglio parlare del ruolo avuto nel cinematografo ma delle mie idee personali su "Shining". Subito all'inizio con quelle musiche acute e i movimenti di camera sul paesaggio montuoso s'intuisce che il film non racconta certa una vacanza di finesettimana. Un campanellino d'allarme per avvisarci di questo ci viene subito dato dal discorso che viene fatto a Jack Torrance riguardo al macabro episodio avvenuto molti anni prima all'Overlook hotel. La storia entra nel vivo quando la famiglia Torrance viene lasciata sola a badare all'immenso albergo. Da lì in poi è un crescendo di tensione grazie allo straordinario montaggio e alle musiche che creano un'atmosfera davvero orrorifica. Un tocco del genio di Stanley ci viene dato con le stupende corse con il triciclo che svolta a destra e a sinistra e non si sa mai cosa c'è dietro la curva. L'angoscia è alle stelle ormai ma esplode nel apice una volta che Jack decide di passare all'azione. Ecco che Kubrick, da vero conoscitore del cinema, applica tutte le regole dell'horror, dalla vittima braccata dall'assassino, alle fughe in gallerie senza fine, senza contare morti, sangue e violenza che però non eccede mai. La fine è emblematica come nel miglior Kubrick. Le interpretazioni degli attori sono perfette. Di Jack Nicholson è inutile parlare perchè ormai la sua performance è divenuta leggenda. Assolutamente degne di nota le recitazioni di Shelley Duvall e Danny Lloyd (soprattutto quest'ultimo è un vero enfant prodige). Anche i comprimari (pochi) sono molto bravi. Per ultimo è dovere dire che dal libro del maestro King, Kubrick si allontana decisamente offrendo un'interpretazione della storia del tutto diversa.