Anno | 1962 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Senegal |
Durata | 20 minuti |
Regia di | Ousmane Sembene |
Attori | Ly Abdoulay, Albourah . |
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CONSIGLIATO N.D.
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La triste giornata di un carrettiere, al lavoro per le vie di Dakar: l'uomo fa salire sul suo carretto alcuni passeggeri poveri, ai quali non se la sente di chiedere denaro, ma non può fare a meno di lamentarsi per la sua condizione. Alla fine, dopo aver accompagnato un uomo nella zona moderna e ricca di Dakar nella quale gli era proibito addentrarsi, viene fermato da un poliziotto che gli sequestra il carretto. E' così costretto a tornarsene con il cavallo nel suo quartiere, dove trova ad attenderlo la moglie che gli lascia il bambino da accudire, mentre lei esce per le strade a guadagnarsi da vivere.
Sembène Ousmane fonda nel 1962 la società di produzione Doomireew e realizza in coproduzione con Actualité Francaises il suo primo cortometraggio1: Borom Sarret, premiato a Tours e a Saint-Cast nel 1963. L’opera, tratta da una sceneggiatura originale, è la prima pellicola di finzione senegalese2 e dell’Africa Nera. Il film è realizzato in pellicola 16mm bianco e nero, dura 19 minuti e comprende 114 [...] Vai alla recensione »
TEMATICHE Borom sarret è il nome che viene dato, a Dakar, a coloro che con un miserabile carretto trainato da un cavallo sostituiscono i taxi. Tali mezzi di trasporto non possono fuoriuscire dai quartieri popolari. Nel film sono presenti le caratteristiche tipiche del cinema africano: la linearità dello sviluppo narrativo e una recitazione non drammatizzata all’occidentale supportano infatti un’opera [...] Vai alla recensione »
La scena del griot è anche una denuncia dell’aspetto mistificatore della religione. Il carrettiere è un musulmano praticante, come il griot. Il primo però è superstizioso, prega con il gris-gris quando deve entrare col carretto in un luogo interdetto e si lascia turlupinare dalle adulazioni dello scaltro santone. Anche la burocrazia viene ridicolizzata nella scena dell’accompagnamento del cadavere [...] Vai alla recensione »