Borom Sarret

Un film di Ousmane Sembene. Con Ly Abdoulay, Albourah Drammatico, durata 20 min. - Senegal 1962.
   
   
   

Un corto che ha fatto la storia (simboli) Valutazione 5 stelle su cinque

di enrico omodeo salè


Feedback: 4312 | altri commenti e recensioni di enrico omodeo salè
giovedì 14 gennaio 2010

La scena del griot è anche una denuncia dell’aspetto mistificatore della religione. Il carrettiere è un musulmano praticante, come il griot. Il primo però è superstizioso, prega con il gris-gris quando deve entrare col carretto in un luogo interdetto e si lascia turlupinare dalle adulazioni dello scaltro santone. Anche la burocrazia viene ridicolizzata nella scena dell’accompagnamento del cadavere di un bambino al cimitero. Il padre possiede un foglio per la sepoltura ma non lo sa leggere (accenno al problema dell’analfabetismo in Senegal). Il guardiano ha bisogno di un altro tipo di autorizzazione per l’inumazione. Vi è poi il personaggio del funzionario che trasloca furtivamente durante il crepuscolo chiedendo aiuto a Borom Sarret. Non appena l’agente di polizia arresta il carrettiere, si daalla fuga. La descrizione della burocrazia, che qui viene considerata superficialmente e in maniera indiretta, sarà al centro della narrazione di Le mandat. Il poliziotto infine è il tipico rappresentante del nuovo governo post-coloniale: esegue (con eccessivo zelo) gli ordini dell’amministrazione nei confronti dei poveri, mentre lascia dileguarsi il ricco funzionario, vera causa del gesto illegale del carrettiere. SIMBOLI Borom Sarret all’inizio della giornata possiede un cavallo, simbolo della forza, e un carretto, che rappresenta la tradizione. Il denaro, scopo del duro lavoro del protagonista, viene mostrato solo nella sequenza del trasporto al Plateau del ricco borghese, ma non viene mai incassato dal carrettiere, nonostante i numerosi clienti che trasporta. E’l’illusione della prosperità post-coloniale, che viene presto sostituito dalla rassegnazione reale dell’eroe che torna a casa senza un soldo. La medaglia, schiacciata dal poliziotto dopo la confisca del carretto e la multa, fa serrare i pugni del protagonista. Sembra quasi più dispiaciuto per il gesto irriverente dell’agente di polizia piuttosto che della confisca della sua unica fonte di guadagno; probabilmente la medaglia è un premio di guerra a cui il carrettiere tiene particolarmente. E’un pessimismo senza speranza quello che il regista vuole comunicare allo spettatore? Probabilmente no: più che un messaggio, il film esprime l’inquietudine di un popolo per il proprio futuro. Il bambino di Borom Sarrett, che tiene tra le braccia nell’ultima scena, è l’emblema del grande punto interrogativo che incombe sull’Africa post-coloniale. La questione finale è: “cosa diventerà il figlio di Borom Sarret”?

[+] lascia un commento a enrico omodeo salè »
Sei d'accordo con la recensione di enrico omodeo salè?

Sì, sono d'accordo No, non sono d'accordo
100%
No
0%
Scrivi la tua recensione
Leggi i commenti del pubblico

Ultimi commenti e recensioni di enrico omodeo salè:

Vedi tutti i commenti di enrico omodeo salè »
Borom Sarret | Indice

Recensioni & Opinionisti Articoli & News Multimedia Shop & Showtime
MYmovies

Pubblico (per gradimento)
  1° | enrico omodeo salè
  2° | enrico omodeo salè
  3° | enrico omodeo salè
Scheda | Cast | News | Frasi | Pubblico | Shop |
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies® // Mo-Net All rights reserved. P.IVA: 05056400483 - Licenza Siae n. 2792/I/2742 - credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità