Titolo originale | The Last Time I Saw Paris |
Anno | 1954 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 116 minuti |
Regia di | Richard Brooks |
Attori | Walter Pidgeon, Elizabeth Taylor, Van Johnson, Donna Reed, Eva Gabor, Kurt Kasznar George Dolenz, Roger Moore, Sandy Descher, Celia Lovsky, Peter Leeds, John Doucette, Odette Myrtil. |
Tag | Da vedere 1954 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 4,02 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ai campi Elisi francesi e alleati festeggiano la liberazione di Parigi. Charly, giovane ufficiale americano, viene baciato da una bellissima ragazza c...
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Ai campi Elisi francesi e alleati festeggiano la liberazione di Parigi. Charly, giovane ufficiale americano, viene baciato da una bellissima ragazza che ritrova qualche ora dopo a una festa. Conosce dunque Elena, americana che vive a Parigi con suo padre e sua sorella Mary. Quest'ultima ha subito un debole per Charly, ma Elena... è Elizabeth Taylor. Charly decide di rimanere a Parigi e di lavorare per un giornale, inoltre sta scrivendo un libro. Elena e Charly si sposano e si divertono, persino troppo. Nel frattempo il manoscritto viene respinto. Charly beve, tutti bevono. Riprova a scrivere, ma è un'altra delusione. Il matrimonio comincia a scricchiolare, anche se è nata una bambina. Una notte Elena, cagionevole, rimane fuori della porta, nella neve, Charly ubriaco non la sente. Ricoverata muore di polmonite. La bambina viene affidata alla cognata che può vendicarsi dell'antico smacco. Quando dopo qualche anno Charly torna a Parigi, Mary non vuole ridargli la figlia. Ma all'ultimo momento cambia idea. Charly potrà avere la sua famiglia. Uno dei grandi mélo della Metro degli anni Cinquanta, con tante belle prerogative. Prima di tutto la base: un racconto di Scott Fitzgerald dal titolo Babilonia rivisitata, ambientato dopo la prima guerra mondiale e opportunamente trasferito all'altro dopoguerra. Poi la regia, affidata a Brooks, allora giovane autore, della generazione che avrebbe dedicato grande attenzione al rigore e alla verità. Da ricordare anche la colonna sonora e la bellissima canzone del titolo. Il film è giocato su flash-back e riproduce la Parigi invasa dagli americani, la vita nei caffè e la voglia di divertirsi a oltranza. In sostanza il malinconico mondo di Fitzgerald nonostante le profonde interpolazioni. Una menzione per Walter Pidgeon, nella parte di uno dei papà più simpatici di tutto il cinema.
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Uscito nel 1954 con uno splendido Tecnicholor, il film è una commedia drammaticache ebbe un grosso successo di pubblico (budget 2 milioni di $, box office 14 milioni), tra i protagonisti appare in grande spolvero Elisabeth Taylor che dopo essere passata da commedie sentimentali o brillanti (Lassie, Il padre della sposa) affrontò commedie drammatiche, caratterizzandosi come una delle migliori [...] Vai alla recensione »
Ebbene sì, lo confesso : non sopporto Litz Taylor. Con queste (tutte) sue interpretazioni figées, che trasudano compiacimento (ma quanto mi ha fatto bella mamma), dove tutto è finto, anzi fintissimo, non riesco nemmeno a godermi il kitch patinato americano anni Cinquanta (che con i suoi colori, i suoi fiocchetti, i suoi tacchetti, i suoi tailleurini, a noi donne comunque fa [...] Vai alla recensione »