Uscito nel 1954 con uno splendido Tecnicholor, il film è una commedia drammaticache ebbe un grosso successo di pubblico (budget 2 milioni di $, box office 14 milioni), tra i protagonisti appare in grande spolvero Elisabeth Taylor che dopo essere passata da commedie sentimentali o brillanti (Lassie, Il padre della sposa) affrontò commedie drammatiche, caratterizzandosi come una delle migliori attrici di Hollywood (Il gigante, La gatta sul tettoche scotta, Improvvisamente l'estate scorsa) conseguendo 2 Oscar (Venere in visone, Chi ha paura di Virginia Woolf?). La regia è di Richard Brooks, un bravo artigiano di Hollywood (I professionisti, La gatta sul tetto che scotta, Lord Jim) che seppe agevolmente trattare i più diversi generi, dirigendo le migliori stars dell'epoca.
Siamo a Parigi il 25 agosto 1945 la città è stata liberata dagli americani cacciando gli occupanti tedeschi,il tenente Charles Willis (Van Johnson) ingaggiato dall'esercito, incontra le sorelle Ellswirth: Marion (Donna Reed) ed Elena (Elisabeth Taylor) di famiglia americana che "non è ricca ma vive da ricchi, papà dice che è più economico", il padre James (Walter Pidgeon) è un simpatico gentiluomo, Elena s'innamora di Charles, ricambiata, e si sposano, anche Marion si era innamorata di lui, ma poi sposa il suo fidanzato francese Claude (George Dolenz). I primi anni di Elena e Charles sono felici allietati da una bambina Vicky,ma poi Charles che ha un impiego modesto presso una agenzia giornalistica, scrive diversi romanzi tutti rifiutati dalle case editrici, per la disillusione beve e diventa alcolizzato. I 2 coniugi si distaccano: Elena accerta la corte del "ganimede" Paul, mentre Charles fa la corte a una ricca americana Lorraine (Eva Gabor) con 4 mariti alle spalle. Una sera ubriaco Charles ritorna a casa mette il chiavistello cadendo addormentato, Elena nel frattempo è fuggita da Paul, sperava di vivere con lui che freddamente le dice che vuole una avventura non una relazione stabile, la donna sconvolta corre ha casa è inverno e nevica, non riesce ad entrare perché Charles addormantato non sente il campanello,Eelena va dalla sorella ma si prende una polmonite (era recidiva) fulminante e muore. Charles è distrutto comprende che Elena era il grande amore della sua vita, lascia la figlia da Marion e ritorna in USA dove diventa scrittore di successo. Quando ritorna a Parigi Marion non vuole ridargli la bambina, ma cede quando Claude le svela che si era accorto che lei era innamorata di Charles e si vuole vendicare, Charles e Vicky ritornano in America.
La vicenda, è interessante specie nella prima parte (2/3 della pellicola), quando descrive la vita spensiarata "bohemienne" di una Parigi uscita dall'incubo nazista, la sceneggiatura ispirata da un racconto di Francis Scott Fizgerald (ambientato però nel primo dopoguerra) è ben costruita, nella seconda parte si avverte il melodramma, la vicenda è però supportata da una recitazione di alto livello. Il racconto è vista come un lungo flashback di Charles che ritornato a Parigi non ritrova più la spensieratezza degli anni felici con Elena, tutto è ormai cambiato. Una pellicola di questo argomento si deve fondare su 2 elementi: il primo sono i dialoghi che in questo caso sono accurati, vivaci e intelligenti e poi l'interpretazione. Nel film troviamo la presenza di 4 assi del cinema, circondati da bravi comprimari tra cui la simpatica Eva Gabor che recita, molto bene , sé stessa. Le 4 star nell'ordine sono: Elisabeth Taylor che oltre una sfolgorante bellezza è stata una delle migliori attrici di Hollywood, qui interpreta una giovane ragazza entusiasta della vita che diventa una donna con un matrimonio in crisi; Van Johnson che prima di lasciare il cinema per la tv dimostrò di essere non solo un attore da musical ma anche capace di interpretare autorevolmente parti drammatiche (Joe il pilota, L'ammutinamento del Caine, 23 passi dal delitto); Walter Pidgeon crea una figura indimenticabile di suocero adorabile, che affronta la vita e anche la sofferenza (un ictus lo ridotto in carrozzella) con il sorriso e l'eleganza, infine Donna Reed brava star del cinema indimenticabile protagonista di La vita è meravigliosa. La colonna sonora ha come sottofondo il motivo della bella canzone che ha il titolo del film The last time i saw Paris ed è tratta da un precedente film (Lady be good), molto bene la fotografia degli esterni anche quelli ricostruiti in studio, di una Parigi che non esiste più.
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