Il film è uscito nel 1950, con la regia di Fritz Lang è poco conosciuto e a suo tempo venne proiettato nei circuiti cinematografici per pochi giorni, invece costituisce una sorpresa e resta, a mio avviso, una delle opere piu significative del regista austriaco. Lang fuggito in USA dalla Germania all'avvento del nazismo dove aveva girato film importanti (Dr. Mabuse, Metropolis) cominciò nel 1936 l'attività di regia affrontando temi sociali (Fury) per poi dirigere thriller e noir (La donna del ritratto, La strada scarlatta, Quando la città dorme, L'alibi era perfetto), effettuando sortite nel western ((Il vendicatore di Jess James, Duello mortale, Rancho Notorious), l'anno stesso in cui diresse questo film realizzò un film di guerra: I guerriglieri delle Filippine.
Il film è ambientato alla fine del 1800 o agli inizi del '900,Stephen Byrne (Louis Hayward) è uno scrittore senza successo, sposato con la bella Marjorie (Jane Wyatt), ha un fratello maggiore John (Lee Bowman) che dirige l'azienda di famiglia generosamente gli ha lasciato gran parte dell'eredità aiutandolo economicamente per tirarlo fuori dai pasticci che combina; Stephen vive in una casa lungo un fiume vicino al delta, in un punto in cui la bassa e l'alta marea portano su e giù i rifiuti. In casa c'è una giovane e attraente cameriera Emily (Dorothy Patrick), una sera assente la moglie la giovane fa la doccia, Stephen che da tempo l'ha puntata vedendola in vestaglia che scopre le gambe cerca di baciarla e usarle violenza con lei che strilla, per impedire che la senta la vicina curiosa Mrs. Ambrose (Ann Shoemaker) cerca di soffocare gli strilli e l'uccide. Viene sorpreso sconvolto vicino al cadavere dal fratello John, questi vorrebbe chiamare la polizia, ma Stephen lo suppplica e mentendo gli rivela che Ann aspetta un figlio, John pur controvoglia accetta. Stephen in una sacca per la legna imprestatagli settimane prima da John mette il corpo e poi in barca con l'aiuto del fratello lo butta nel fiume vicino al delta. Stephen per rendere convincente la scomparsa di Emily, ha nascosto degli orecchini di brillanti della moglie e alcuni vestiti per fare credere che la ragazza ha rubato ed è fuggita. Quando il corpo viene trovato (per la bassa marea) l'inchiesta non risolve il caso, ma tutti sospettano di John. Nel finale Stephen cerca di uccidere John che vuole rivelare la verità e poi la moglie che ha scoperto un nascondiglio in cui trova gli orecchini e un romanzo-memoriale in cui viene raccontato l'omicidio. La donna è salvata da John sopravvissuto e Stephen fuggendo cade dalle scale terrorizzato dal fantasma di Emily e muore.
E' un film che, come scritto prima, è poco conosciuto, una "chicca" di Fritz Lang che deve essere considerata, una delle sue opere più importanti, la vicenda è raccontata creando un'atmosfera di terrore ed angoscia, ma senza ricorrere all'utilizzo dei soliti "effettacci" granguignoleschi che spesso negli ultimi anni approfittando degli effetti speciali della grafica computerizzata vengono utilizzati nelle pellicole; Lang che non è (per fortuna) un Lanthimos, semplicemente e maestralmente usando le sfumature del bianco/nero o un'inquadratura particolare come l'immagine di una carcassa di vacca che galleggia nel fiume, ovvero gli occhi spiritati di Stephen che in preda alle allucinazioni vede Emily, riesce a determinare nello spettatore una suspense efficace. Il regista nella storia fa risaltare i suoi temi abituali: l'angoscia per il male fatto, la morte, l'innocente creduto colpevole, il destino avverso che colpisce all'improvviso., però in questo caso c'è un filo di speranza nel rapporto affettivo che si crea tra Marjorie e John. Ottima la recitazione dei protagonisti che interpretano personaggi che alcune delle volte fanno sorridere come l'invadente Mrs. Ambrose o l'acida governante di John invaghita senza speranza. In conclusione un Lang che assicura allo spettatore 90 minuti di una storia avvincente.
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