E' un film drammatico poliziesco, uscito nel 2019 diretto da Benedict Andrews regista teatrale australiano con un curriculum cinematografico che comprende un altro film (Una), il soggetto riguarda una parte della vita dell'attrice Jean Seberg americana (1968-!972).
La trama. Jean Seberg (Kristen Stewart) star cinematografica, icona della Nouvelle Vague vive prevalentemente in Francia dove ha girato diversi film dopo l'inizio a Hollywood (Santa Giovanna e Buongiorno Tristezza) ha sposato Roman Gary famoso romanziere e anche diplomatico, entrambi hanno divorziato dai rispettivi coniugi ed hanno un figlio di 6 anni quando lei nel 1968 decide di ritornare in USA per girare un film, in aereo incontra Kamil Jamal (Anthony Makie) esponente delle Pantere Nere movimento estremista di sinistra e mussulmano, che patrocina la difesa dei diritti degli afro americani. Incuriosita lo va a trovare a casa nella periferia di L.A., lo seduce intrecciando una relazione e finanziandone l'attività politica. La sua attività attira l'interesse del FBI che in base al programma COINTELPRO (controllo sospetti di attività eversive) la controlla e poi mette "cimici" nel suo appartamento e in auto, uno degli agenti Jack Solomon (Jack O'Connell), manifesta la sua contrarietà quando il FBI per screditarla diffonde la notizia della relazione con Jamal tramite i media, conseguenza vanno in crisi il matrimonio di Jean e quello di Jamal con Dorothy (Zazie Beetz), Jean s'imbottisce di tranquillanti ed alcolici anche perché Dorothy le fa una scenata con una pistola sparando alcuni colpi. Jean rimane incinta ascoltando il suo telefono lo scopre l'FBI che fa diffondere la notizia che è stata messa incinta da Jamal, (indirettamente si comprende che è stata messa incinta da un giovane messicano), il figlio una bimba muore dopo 2 giorni e Jean la fa fotografare per dimostrare che è bianca. Il film nelle didascalie finali informa che Jean ritornata in Francia nel 1979 si suicida.
La realtà. Jean Seberg dopo un promettente inizio a Hollywood a 18 anni nel 1958 (Santa Giovanna, Buongiorno tristezza) gira in Francia A bout de souffle film di grande successo che le dà notorietà, gira molti film in Francia e Italia pur con qualche puntata ad Hollywood, nel 1968 ritorna in USA dove interpreta vari film tra cui Aiport, durante le riprese nel giugno 1968 di La ballata della città senza nome intreccia una relazione torrida con Clint Eastwood (sposato con 2 figli, con relazione stabile con un altra donna), Jean individua in lui l'uomo della sua vita e lo comunica agli amici e al marito che la prende male, quando terminarono le riprese Clint la mollò come non la conoscesse, Jean rimase devastata sentimentalmente. Iniziò una relazione con Jamal leader politico, a 20 anni aveva già alle spalle 4 anni di carcere e il manicomio, convertito all'Islam, uomo violento e manesco con Jean ebbe una relazione tossica approfittando anche personalmente dei suoi soldi come d'altra parte fece un altro militante africano Raymond Hawitt con cui ebbe una relazione parallela. Le pantere nere non solo creavano scuole per bimbi e distribuivano cibo ma anche patrocinavano la lotta armate per la creazione di una Nazione africana. FBI allarmato dai finanziamenti ingenti di Jean la mise sotto controllo utilizzando gli stessi mezzi illegali di infiltrazione, disinformazione e intercettazione, che aveva usato da sempre contro il Ku Klux Klan la mafia, le spie naziste e quello sovietiche. Grazie a intercettazioni mise in circolazione in modo anonimo che Jean era incinta di un figlio avuto da Hawitt (in realtà il padre era Carlos Navarro giovane rivoluzionario messicano). Sconvolta Jean esagerò con alcool e pasticche, partorì con 2 mesi di anticipo e la figlia morì. Ritornò in Francia divorziò da Gary, si sposò 2 volte, girò qualche film, si suicidò nell'anniversario della morte della figlia lasciando un biglietto al figlio "Perdonami ma non riesco a convivere con i miei nervi".
Conoscere i fatti è essenziale perché il film ha fatto un'opera maldestra di disinformazione per creare un'icona dei diritti civili che appare invece come un personaggio negativo: la classica radical chic che finanzia i movimenti dei diritti civili e seduce il buon Jamal, perseguitata da una FBI cattiva, intendiamoci Hoover non era un santo ma un uomo di potere che resse Il FBI per 48 anni fino alla morte, uomo che non si faceva scrupoli di ricattare il Presidente (John Kennedy) in questo caso si accanisce contro una donna fragile, penso per dare un segnale ad Hollywood. Il film non mette in luce la sventatezza di Jean donna fragile che vive fra le nuvole non capendo che si era ficcata in una situazione politica grave (i tumulti degli afro americani di quel periodo), viene raccontata una vicenda interessante molto banalmente, senza nessuna tensione narrativa, creando un personaggio come Jack Solomon del tutto inverosimile e che agisce in modo improbabile come il furto del dossier Seberg che vorrrebe consegnare in riparazione all'attrice che rifiuta (ci mancava solo che trovata in possesso di questo, l'arrestassero per furto con scasso nella sede FBI!), oppure la scena inventata dello sfogo armato di Dorothy che appare penosa, mentre nella realtà telefonò al padre di Jean perché la figlia lasciasse il marito. Anche i dialoghi sono piatti, la storia non avvince; Kristen Stewart attrice un pò sopravalutata non riesce ad emanare quel fascino sensuale ma nello stesso tempo sbarazzino che aveva Jean Seberg che riusciva a "bucare gli schermi", mediocri le prestazioni degli altri interpreti come Jack O'Connel un agente FBI non credibile. Il film costato 8 milioni di $ ne incassò 400.000, i produttori si salvarono in parte vendendo i diritti ad Amazon.
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