Il è uscito nel 1954, diretto da Duilio Coletti, regista con un lungo curriculum iniziata nel 1935, nel dopoguerra diresse diversi film di guerra o d'azione (7 dell'Orsa Maggiore sull'affondamnto di 2 corazzate inglesi nel porto di Alesandria d'Egitto da parte degli incursori della marina, Londra chiama Polo Nord, Sotto 10 bandiere, Il grido della terra su un gruppo di ebrei che usciti da un lager entrano clandestinamente in Palestina9, ma anche concommedie (Il lupo della Sila, Miss Italia), fu anche co-regista con John Sturges di Io sono Valdez il mezzo sangue.
Durante la seconda guerra mondiale alla fine del 19411 e all'inizio del 1942 le forze italo-tedesche comandate dal maresciallo Rommel avevano respinto dalla Libia con una serie di battaglie vittoriose le forze inglesi entrando in Egitto per oltre 200 km in Egitto attestandosi nella località di El Alamein a circa 100 km da Alessandria, dove gli inglesi approfittando della conformazione del terreno si erano attestati. Nei primi di luglio gli inglesi attaccarono ma vennero respinti con gravi perdite, in quei giorni per via aerea venne trasportata ad El Alamein la divisione di paracadutisti Folgore appena costituita e che avrebbe dovuto partecipare alla presa di Malta. Il 23-24 ottobre si scatena l'offensiva delle forze inglesi ed alleate (francesi, australiane, sudafricani), il 24 ottobre la Folgore è attaccata da una brigata francese che viene respinta con gravi perdite, dal 25-28 ottobre è attaccata da preponderanti forze corazzate inglesi, i paracadutisti resistettero per poi su ordine di Rommel si ritirarono proteggendo nella ritirata un'ala dello schieramento, i paracadutisti combatterono, ma poi rimasti senza munizioni, acqua, cibo e medicinali vennero catturati l'8 novembre, era rimasti su 4.500 effettivi neanche 300 soldati, circa 200 erano riusciti a raggiungere la Libia dove continuarono a combattere.
Il film racconta la vicenda in modo asciutto, tecnicamente perfetto a cominciare dall'utilizzo in modo intelligente dell'effetto notte, in allora le pellicole non recepivano l'immagine per la scarsa luce nottuna, di conseguenza le scene erano girate di giorno e poi ritoccati i fotogrammi in sede di montaggio spesso con risultanti non esaltanti, ma non in questo caso. La vicenda si dipana in 2 parti, nella prima si descrive l'addestramento, sono tutti volontari provenienti dai corpi armati più disparati (alpini, marinai carabinieri ...) uno con precedenti penali per sfuggire alla legge, c'è anche un giovane frate cappuccino P. Gabriele (Aldo Buffi Landi), il film si sofferma su alcune figure come: il duro sergente Turchi (Fausto Tozzi), il capitano Martini (Ettore Manni) e il tenente Corsini (Marco Guglielmi), in un ruolo minore recita Massimo Girotti (il futuro Terence Hill). Il racconto non abbonda di retorica anzi è profondamente umano e rispecchia una realtà completamente diversa da quella attuale e forse difficilmente comprensibile, tutti affrontano la durezza dell'addestramento, non mettendo in discussione (talvolta obtorto collo e con mugugno) il dovere e l'obbedienza, la disciplina è accettata come in seguito il morire per la patria, motivati dal fatto di apartenere a un corpo speciale. Nella seconda parte del film c'é l'inferno del desertocon una temperatura che talvolta sfiora i 50 gradi, il tormento della sete e le mosche, le continue scaramuce con i nemici. Il film mostra cosa consista il termine eroico, spesso adesso usato impropriamente per descrivere comportamenti che escano dall'ordinario, l'eroismo qui non è solo per cameratismo ma per un'ideale che sembra astratto: la patria che è poi semplicemente la terra dei padri, un'identità anche modesta che si è ereditato e che può comportare il sacrificio della propria vita da parte di persone provenienti da ambienti i più disparati e che apparentemente non avevano nulla in comune.Il regista ha saputo dirigere con sapienza un gruppo di attori, alcuni dei quali rimasti sconosciuti, altri invece di successo: come Fausto Tozzi (El Alamein, La città si difende, Il brigante di Tacca di Lupo, Il Tormento e l'estasi) Ettore Manni (La tratta delle bianche, Poveri ma belli, Susanna tutta panna, La città delle donne). In conclusione un film che descrive con sobrietà ed efficacia drammatica una dei più importanti episodi della storia militare italiana.
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