Una città chiamata bastarda

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Un film di Robert Parrish. Con Martin Landau, Telly Savalas, Fernando Rey Titolo originale A Town Called Bastard. Avventura, durata 97 min. - Gran Bretagna 1971.
   
   
   

Un film mal riuscito Valutazione 2 stelle su cinque

di samanta


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domenica 27 luglio 2025

E' un film d'avventura/western ambientato nel Messico durante il periodo 1895-1905, due sono i registi: Robert Parrish bravo montatore, modesto regista con un non esaltante curriculum di direttore (La peccatrice di S.Francisco, Lo sperone insanguinato, James Bond Casinò Royale) l'atro è Irving Lerner che esordì nella regia a 44 anni, dirigendo diversi film non particolamente significativi (Assassino per contratto). 
Il film ha come tema la rivoluzione messicana contro la dittatura trentennale di Porfirio Diaz, evento che in realtà scoppiò più tardi nel 1911. Due rivoluzionari: l'Irlandese (Robert Shaw) e il Colonnello (Martin Landau), assaltano con un gruppo di rivoltosi una cittadina massacrando la guarnigione e poi sterminando i superstiti maggiorenti del paese riuniti in Chiesa per una funzione religiosa, uccidendo uomini, donne, bambini e il prete sull'altare; l'Irlandese si sofferma su una statuina di un angelo danneggiata dai colpi. 10 anni dopo la cittadina è dominata da un sadico bandito Don Carlos (Telly Savalas) aiutato dal vice Paco (Michael Craig), nella chiesa abbandonata vive un frate l'Irlandese con una bella ragazza Paloma (Paloma Cela), passando il suo tempo a restaurare la statuina dell'angelo, arriva dal Texas una vedova Alvira (Stella Stevens) su un carro funebre guidato da un suo fido, sdraiata su una  bara aperta (!), la donna dichiara che darà una ricompensa di 20.000 $ a chi le dirà chi ha ucciso il marito 10 anni prima. Gli eventi si susseguono confusi, Don Carlos affema che l'assasino è Aguila fantomatico capo della Rivoluzione, però è ucciso da un suo scagnozzo La Bomba (Al Lettieri), Paco gli subentra e individua nell'Irlandese Aguila, viene però interrotto dal Colonnello ora inquadrato nell'esercito governativo alla testa di molti soldati per trovare il misterioso Aguila. Un cieco (Fernando Rey) al tatto rivela che Aguila è l'Irlandese che ha ucciso il marito di Alvira per porre fine alle sue sofferenze per una ferita avuta durante uno scontro. La popolazione si rivolta massacrando i soldati e il Colonnello, quanto all'Irlandese è ucciso dal fido di Alvira e la vedova ritorna nel Texas con la salma nella bara.
La prima osservazione sul film è che alla base della vicenda c'é una sceneggiatura confusa, francamente senza capo né coda, con illogicità evidenti, dialoghi spesso senza senso, risultando una trama priva di spessore, sfilacciata. Il film è stato girato in Spagna non solo per gli esterni ma anche per gli interni (in uno studio di Madrid), sembra che i 2 registi abbiano girato ubriachi: flash back che non collimano con la trama, interni con scalinate che portano da nessuna parte, scene ridicole con Michael Craig che balla con la bombetta in testa una canzone da Vaudeville, la vedova che con aria truce vestita di nero viaggia sdraiata su una bara: d'accordo le hanno ammazzato il marito ma sono passati 10 anni! Il film horror sembra che abbia ispirato i registi oltre alla peggiore versione dei spaghetti western, sono presentate brutalità di ogni genere con Telly Savals che uccide chiunque gli capiti a tiro, utlizzando anche una tipologia di impiccagione particolarmente crudele, a mia avviso non praticabile. Il film ha problemi di montaggio e soprattutto una carenza nella direzione del cast, cominciando da Stella Stevens bella e brava attrice che recita in modo enigmatico e silenzioso, anche Martin Landau, Robert Shaw, e Telly Savalas tutti validi attori recitano poco
convinti. Robert Shaw (La battaglia dei Giganti, Lo squalo) recita fissando senza espressione la cinepresa, lo stesso Landau attore dalla lunga carriera con ruoli spesso non di primo piano ma significativi (Intrigo internazionale, Cleopatra) raggiungendo il successo a fine carriera (Gloden Globe per Tucker, Oscar per Ed Wood) qui sembra fare finta di essere un colonnello macchiavellico. In conclusione un film mediocre con una colonna sonora anch'essa mediocre.

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