Titolo originale | Sylvester |
Anno | 1923 |
Genere | Drammatico |
Regia di | Lupu Pick |
Attori | Eugen Klöpfer, Edith Posca, Frida Richard . |
Tag | Da vedere 1923 |
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CONSIGLIATO SÌ
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Il capolavoro del "Kammerspiel". Una sera di festa, un bettoliere (Eugen Klópfer) assiste al sorgere d'un violento conflitto tra sua madre (Frieda Richard) e sua moglie (Edith Posca), e finisce col suicidarsi. Questa tragedia di gente minuta rispetta la legge delle tre unità. Si svolge sempre nello stesso luogo (una stanza da pranzo in un retrobottega) e dura il tempo della proiezione. Gli unici elementi esterni a questo ambiente chiuso, sono alcuni volti di mendicanti (colti dal vivo) e una veduta del mare che commentano indirettamente il film. La semplicità lineare dell'azione rende superflue le didascalie. Tutto è spiegato dalle espressioni del volto dei tre personaggi, legati a certi elementi simbolici. Quando scoppia il conflitto, per esempio, la vecchia se la prende con la stufa degli sposi (un fornello di maiolica), la culla (una carrozzina da bambino), una foto in cui sono ritratti il figlio e sua moglie, che ha appena finito di disporre tre coperti su una tavola rotonda. Semplificazione estrema della scenografia, che è realistica e non espressionistica. La mimica degli attori è sobria, statica, un po' accentuata, e l'espressione è affidata in parte ai movimenti della macchina da presa. L'azione è dominata da un pesante senso di fatalità: una volta definiti i caratteri, è evidente che la tragedia è inevitabile, e l'uomo si uccide al primo scoccare della mezzanotte.