Tre storie-denuncia sulla condizione della donna in una società afgana profondamente patriarcale.
Drammatico,
ights 2019.
Durata 86 Minuti.
Tre donne afgane si trovano di fronte a dei problemi da risolvere legati alla loro condizione femminile. Espandi ▽
Sahraa Karimi, prima donna a presiedere l’Afghan Film, conosce bene la storia della condizione femminile in Afghanistan e sa come focalizzarne le problematiche più inquietanti. Ad uno sguardo superficiale si potrebbe ritenere di trovarsi di fronte a tre cortometraggi che avrebbero potuto tranquillamente seguire un loro percorso separato. Lo spettatore avrà modo di comprendere che non è così. Perché ciò che la regista vuole portare alla luce è che non sono le differenze di condizione sociale (anche se hanno una loro incidenza) a creare uno stato di sudditanza per le donne afgane ma una consuetudine atavica che, anche in assenza dell’oppressione talebana, fa sì che gli uomini si ritengano detentori di diritti indiscutibili. Grazie a tre attrici assolutamente efficaci nel calarsi nei loro ruoli Karimi ci offre l’occasione per riflettere ed interrogarci. Perché sarebbe comodo concludere che si tratta di accadimenti che riguardano ‘loro’ e la ‘loro’ cultura. Se si estrapolano le situazioni dal contesto ci si può rendere conto che gli elementi di base permangono anche nelle ‘nostre’ culture solo apparentemente emancipate e libere.