A Rio Turbio, la trans Carlita sfida superstizioni e leggi diventando la prima donna minatrice di carbone, simbolo di lotta per diritti e libertà.        Espandi ▽
    
    
        
        
        Carla Rodriguez è nata e cresciuta in un bacino carbonifero della Patagonia argentina, con il sogno di lavorare un giorno lei stessa nel ventre buio della miniera. Una superstizione locale, però, vieta alle donne di scendere là sotto. È un’abile meccanica e proverà alla comunità e alla dirigenza della miniera che il suo posto è nelle gallerie sotterranee, dove le differenze non esistono, dove si è tutti uguali. Carla, che è nata maschio, ne sa qualcosa più di tutti di differenze e di discriminazioni, ma questo non è un film su una transizione di genere, bensì una storia con una protagonista trans, che sogna di fare un lavoro riservato agli uomini senza rinunciare alla sua nuova identità, faticosamente conquistata. Un racconto complesso, dunque, che la regista Agustina Macri e l’attrice e attivista transgender Lux Pascal, protagonista assoluta del film, rendono appassionato e limpido, sotto la patina nera della polvere di carbone.