Querelle (in italiano significa "magnaccia") è un bel marinaio imbarcato sulla nave Vangeur nel porto di Brest. A terra c'è un bordello dove intreccia nefande tresche e rapporti omosessuali. Espandi ▽
Querelle (in italiano significa "magnaccia") è un bel marinaio imbarcato sulla nave Vangeur nel porto di Brest. A terra c'è un bordello dove intreccia nefande tresche e rapporti omosessuali. Poi s'imbarca di nuovo e si concede al suo comandante, innamorato di lui da tempo. Ultimo film di Fassbinder tratto dal romanzo omonimo di Jean Genêt, è già diventato un cult-movie. In Italia il film è stato rimaneggiato dalla censura che ha tagliato 48 metri di pellicola. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un regista e una troupe di attori occupano un albergo solitario e diroccato sulle rive dell'Atlantico, in Portogallo, che fa da sfondo ad un film di f... Espandi ▽
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un film epocale. Aprì finalmente gli occhi su un fenomeno esploso nell'indifferenza generale. Drammatico, Germania1981. Durata 138 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
La quattordicenne berlinese Christiane scivola lentamente nell'abisso dell'eroina, giungendo a prostituirsi per la dose quotidiana. Espandi ▽
Un film epocale, tratto da un omonimo libro-inchiesta ancora più dirompente pubblicato nel 1978, quando la tossicodipendenza da eroina non era ancora percepito come un problema collettivo. La vera Christiane F. si chiama Vera Christiane Felscherinow, nel ’78 aveva sedici anni e raccontandosi ai giornalisti Kai Hermann e Horst Rieck, che con lei avrebbero poi scritto Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino, poteva considerarsi una sopravvissuta; una dannata dell’eroina uscita per qualche ragione dalla tossicodipendenza. Se il libro e il film hanno avuto un merito, forti di un successo che oggi perdura nell’immaginario collettivo, è l’aver contribuito ad aprire gli occhi dell’opinione pubblica su un fenomeno che fino a quel momento era esploso nell’indifferenza generale. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Les maîtres du temps (1982) è il secondo lungometraggio di René Laloux che affida il comparto grafico al suo connazionale Jean Giraud, in arte Moebius. Dopo un incidente con una navicella spaziale, Claude lascia il figlioletto Piel sul pianeta Perdide, a prima vista desolato. Piel deve mettersi in contatto con l'amico Jaffar, avventuriero della galassia, affinché possa essere tratto in salvo. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Tutto parte da un'idea, che forse in parte è vera visto che ha fatto arrabbiare la Shell, che sostiene l'esistenza di una formula creata dagli scienziati nazisti che permette di realizzare un carburante di tipo sintetico. Espandi ▽
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Questo film è la bellissima versione cinematografica dell'omonima opera mozartiana, indiscutibile capolavoro del teatro lirico, reso qui dalla prestig... Espandi ▽
Questo film è la bellissima versione cinematografica dell'omonima opera mozartiana, indiscutibile capolavoro del teatro lirico, reso qui dalla prestigiosa orchestra dell'Opéra di Parigi, diretta da un superbo Lorin Maazel. La trasposizione ambientale, che da Siviglia si sposta alle eleganti ville venete palladiane, crea un'impostazione scenografica di notevole fascino. Com'è noto, il libretto di Da Ponte usato da Mozart è una delle tante versioni del mito di Don Giovanni, il famoso gentiluomo spagnolo che calpesta ogni legge morale per appagare il suo spirito d'avventura. Finirà infatti trascinato all'inferno dalla statua del Commendatore che lui stesso aveva ucciso in duello mentre questi cercava di difendere l'onore della figlia. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Nella Germania del diciannovesimo secolo, il fuciliere Franz Woyzeck arrotonda la sua paga prestandosi agli esperimenti di un medico esaltato, per poter mantenere la ragazza a cui è legato e il figlio avuto da lei. Espandi ▽
A metà del XIX secolo in una guarnigione tedesca, il fuciliere "irrequieto come un ragno" Friedrich Johann Franz Woyzeck cerca come può di racimolare soldi per sostentare la moglie Maria e il figlioletto: rasa il capitano dell'esercito al mattino, si offre come cavia per un medico pazzoide, mangia per sei mesi solo piselli e acconsente anche ad altre bizzarrie. Ben presto, tuttavia, la sua stabilità mentale vacilla. Maria, intanto, lo tradisce con un aitante tamburo maggiore dell'esercito; Woyzeck sospetta prima, poi scopre la tresca e va ad affrontare il rivale che, però, lo umilia e lo malmena. Il protagonista, così sprofondando nella follia, trascina Maria ad un lago e la pugnala. Di ritorno in osteria, si accorge presto che più clienti cominciano a sospettare del suo misfatto.
Film dalla produzione lampo (appena concluso Nosferatu, il principe della notte, bastarono otto giorni di riprese e quattro di montaggio al regista per concluderlo) si lascia riscoprire oggi, al tempo della società del controllo, come un J'accuse sulle devastanti conseguenze della repressione - a Herzog raramente interessano le cause - di sistemi sociali libertari solo in apparenza, nei fatti spersonalizzanti e coercitivi. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il conte Dracula secondo Herzog: un reietto che vorrebbe amare ma è condannato alla solitudine. Un film sempre attuale. Drammatico, Francia, Germania1978. Durata 107 Minuti.
Harker va al castello del conte Dracula per trattare l'acquisto di una casa. Tutti cercano di fargli cambiare idea, ma lui non ha paura né dei vampiri né dei misteri. Espandi ▽
Wismar. Metà Ottocento. I presagi della moglie Lucy e gli avvertimenti della comunità gitana non frenano l'immobiliarista Jonathan Harker: per soldi raggiunge un castello stregato su un monte della Transilvania perché Dracula vuole acquistare un appartamento in città. Il Conte lo accoglie nella magione spettrale, firma il contratto, lo imprigiona nel maniero, lo assoggetta, lo vampireggia e, nascosto in una bara, raggiunge Wismar via nave. Jonathan, intanto, ristabilitosi in parte dal morbo, lo rincorre a cavallo per proteggere la moglie. Il principe della notte, però, sbarca in incognito in città e, seminata ovunque la peste tramite topi trasportati nelle cassa da morto, si accinge a ghermire anche Lucy. Non sa, però, che la candida donna sta imparando dai libri come fronteggiarlo.
A quarantasei anni dall'uscita, Nosferatu non ha perso un briciolo di attualità e pregnanza stilistica per gravitas funerea; magniloquenza iperbolica della messinscena (fu Orso d'Argento a Berlino 1979 per la scenografia); espressività dei chiaroscuri e solennità musicale (il pentagramma di Fricke, fido collaboratore di Herzog, è alternato alle musiche di Wagner e Gonoud). Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un divertissement di elevata fattura che da rilievo al décor, alla recitazione, alla scansione temporale rielaborando il concetto di 'falso colpevole'. Drammatico, Francia, Germania1976. Durata 107 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Siamo verso la fine del secolo diciottesimo, nell'Italia del nord. I cosacchi attaccano un castello e tentano di violentare la marchesina Giulietta. Espandi ▽
In una città dell'Italia settentrionale un gruppo di borghesi commenta un annuncio sul giornale locale: la marchesa von O chiede all'uomo che l'ha messa incinta di presentarsi presso la sua abitazione perché intende sposarlo. Un flashback ci porta al 1799 quando le truppe del generale Souvarof occupano la sua casa ed alcuni soldati tentano di violentare la donna che è vedova e ha due figli piccoli. Il conte F. la salva e le viene somministrata una pozione calmante che la fa cadere in un sonno profondo. Al risveglio la donna vorrebbe ringraziare il suo salvatore ma le truppe russe sono già ripartite. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Road movie quieto che è anche un viaggio nella Germania del dopo guerra e pre unificazione. Drammatico, Germania1975. Durata 176 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Bruno fa il riparatore di proiettori cinematografici, così gira di frequente per piccole città. Espandi ▽
Bruno fa il riparatore di proiettori cinematografici, così gira di frequente per piccole città. Conosce Robert che ha cercato di suicidarsi dopo la separazione dalla moglie e insieme proseguono il viaggio. Bruno rivedrà i luoghi della sua infanzia, mentre Robert farà visita al padre. L'opera fa conoscere al mondo intero il genio di Wim Wenders, cineasta che fa spesso uso del viaggio per proporre temi psicologici e ritratti di una società in decomposizione. Un film difficile per il grande pubblico, ma amato dalla critica e dai cinefili. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Squarcio di vita piccolo borghese in cui Margot, casalinga, moglie e madre, è preda di angosce e paure. Eppure vive, aspettando chissà cosa. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La rivisitazione personale di Herzog della leggenda bavarese. Un'opera fondamentale per capire la grandezza del cineasta. Drammatico, Germania1974. Durata 109 Minuti.
Norimberga, 1828. All'alba, in una piazza, compare come dal nulla un giovane sporco, lacero e allucinato, che stringe tra le mani una lettera anonima. Espandi ▽
Norimberga, 1828. All'alba, in una piazza, compare come dal nulla un giovane sporco, lacero e allucinato, che stringe tra le mani una lettera anonima nella quale si spiega che il ragazzo, abbandonato dalla madre, è stato allevato da un contadino che ora lo affida al capitano di cavalleria. Subito iniziano a fiorire le ipotesi: che lo sconosciuto sia un figlio illegittimo di Napoleone? Un principe in disgrazia? Il ragazzo finirà in carcere e poi esposto come fenomeno da baraccone nelle piazze e nelle fiere. Morirà cinque anni più tardi, ucciso da un sicario, e l'autopsia rivelerà la causa della sua idiozia: Kaspar Hauser, simbolo d'innocenza, era un minorato e aveva il cervello piccolo. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.