dal1934giograntildettocherydoc
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martedì 4 luglio 2023
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tossici senza accorgersene? film.
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Storia che non si sarebbe mai detto, perchè dopo un decennio
di autarchia e criminalità quei ragazzacci si riscattano
drogandosi e diventando tossici, senza che chiunque se lo
aspettasse parlando di maigrant e tante inultilità per
confondersi dalle loro responsablità
dando sfogo alla ignoranza e superficialità di
cui anche il più stupido del paese
da un pezzo se ne sono accorti. Con scene
di assurdità e lo spettacolo del film.
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gondebec
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mercoledì 11 agosto 2021
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storie immemorabile film.
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Una specie di cult, alcune persone che si
riunivano per la condivisione e il divertimento sembrano
finire poi in un vortice di assurdità sino a diventare
tossici deliranti e sparlanti vs il cittadino onesto nella
speranza di espiare i peccati, peccato che
non gli crede nessuno, i problemi sorgono di solito quando non
possono più mantenere le promesse che son soliti fare per
la loro dose di roba. Film per qualche generazione di
persone, ogni tanto pure adesso in qualche posto ritornano a parlare
dello Zoo dove il direttore o il maestro non sembra che essere
un tossico alle prese con qualche dose di chissàcchè con
gli intenti di non sfigurare innanzi appunto a quello
zoo che lo sberleffa se non assume il comportamento
tipico dello zoo perchè gli ha fronito la sua maschera e il guadagno facile, per
il tempo più che delle mele delle pere, ora ci sembra quasi fantascienza
in quei periodi una forma d'esistenzialismo altresì
un pò per il titolo e per l'argomento più che il divertimento, sembra
degno comunque di molte cineteche e quasi memorabile film.
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Una specie di cult, alcune persone che si
riunivano per la condivisione e il divertimento sembrano
finire poi in un vortice di assurdità sino a diventare
tossici deliranti e sparlanti vs il cittadino onesto nella
speranza di espiare i peccati, peccato che
non gli crede nessuno, i problemi sorgono di solito quando non
possono più mantenere le promesse che son soliti fare per
la loro dose di roba. Film per qualche generazione di
persone, ogni tanto pure adesso in qualche posto ritornano a parlare
dello Zoo dove il direttore o il maestro non sembra che essere
un tossico alle prese con qualche dose di chissàcchè con
gli intenti di non sfigurare innanzi appunto a quello
zoo che lo sberleffa se non assume il comportamento
tipico dello zoo perchè gli ha fronito la sua maschera e il guadagno facile, per
il tempo più che delle mele delle pere, ora ci sembra quasi fantascienza
in quei periodi una forma d'esistenzialismo altresì
un pò per il titolo e per l'argomento più che il divertimento, sembra
degno comunque di molte cineteche e quasi memorabile film.
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emanuele1968
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venerdì 15 dicembre 2017
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bello
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Ricordo che ero in terza media, era il 1983 credo, venne proposto dalla scuola per poi trarre un tema e approfondire l'argomento, in quei tempi se non stavi attento era come una moda, ancor di piu alla fine degli anni 70. E stato il primo film biografico che abbia visto, personalmente oggi come allora film molto bello, toccante.
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maurizio biondo
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lunedì 23 maggio 2016
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e' un film sull'amore. superbo!
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Prezioso capolavoro filmico.
Profondo e delicato,crudo e irripetibile. La parte debole del film,è la canzone cantata al concerto da Bowie..è una forzatura che andava evitata...chissenefrega della presenza di Bowie in un film già capolavoro?!?!? Non ce ne era bisogno,una sottospecie di videoclip,buttato dentro il film. Per il resto è un intensissimo viaggio nei sentimenti umani.
La parte più coinvolgente ed emozionante,per me, è il delicatissimo amore che sospinge Cristiane verso Detlef...preziosissima resa cinematografica di un sentimento.
Non è un film sulla droga,è un film d'amore.
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Prezioso capolavoro filmico.
Profondo e delicato,crudo e irripetibile. La parte debole del film,è la canzone cantata al concerto da Bowie..è una forzatura che andava evitata...chissenefrega della presenza di Bowie in un film già capolavoro?!?!? Non ce ne era bisogno,una sottospecie di videoclip,buttato dentro il film. Per il resto è un intensissimo viaggio nei sentimenti umani.
La parte più coinvolgente ed emozionante,per me, è il delicatissimo amore che sospinge Cristiane verso Detlef...preziosissima resa cinematografica di un sentimento.
Non è un film sulla droga,è un film d'amore.....Cristiane ama Detlef.
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jacop
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venerdì 25 marzo 2016
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il tema è..
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..molto +articolato e intrigato.Essere cosi riduttivi ,beh...posso capire l'eta',l ingenuità,ma a 14 anni inizi a capire le cose basilari del fenomeno.Non intendo essere colui che ti illumina,bisogna considerare che con le generazioni il fenomeno droga si evolve,e ho da dissentire a colui che ha affermato che la droga ci sarè sempre,ma quei tempi,appunto sono stati i precursori ,poi l informazione e la prevenzione serve,in quanto al resto noi siamo gli artefici ...voglio dirvi una cosa,non per giustificare tali azioni,ma per cercare di avere maggiore tolleranza,poichè non abbiamo tutti lo stesso temperamento,ci sono ragazzi che ,per quanto stupido possa sembrare,iniziano per non sentirsi esclusi,esi trovano nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
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..molto +articolato e intrigato.Essere cosi riduttivi ,beh...posso capire l'eta',l ingenuità,ma a 14 anni inizi a capire le cose basilari del fenomeno.Non intendo essere colui che ti illumina,bisogna considerare che con le generazioni il fenomeno droga si evolve,e ho da dissentire a colui che ha affermato che la droga ci sarè sempre,ma quei tempi,appunto sono stati i precursori ,poi l informazione e la prevenzione serve,in quanto al resto noi siamo gli artefici ...voglio dirvi una cosa,non per giustificare tali azioni,ma per cercare di avere maggiore tolleranza,poichè non abbiamo tutti lo stesso temperamento,ci sono ragazzi che ,per quanto stupido possa sembrare,iniziano per non sentirsi esclusi,esi trovano nel posto sbagliato nel momento sbagliato..ragazzi che subiscono l influenza dell inferiorita',depressi o con svariati problemi di ogni genere,illudendosi all inizio che sia una liberazione,poichè ti cancella le emozioni e..quindi i problemi,poi quando realizzano che è una maledizione prima e una schiavitu' poi,è tardi,aggiungendo un problema + grande di tutti quelli xhe' pensavi prima,potrei rimanere sino a domattina,farne una recensione,ma non servirebbe,ritengo che dovremmo convenire che il problema a monte è di tipo sociale,ovvio,ma non politico,economico o legislativo,il problema è la xrisi morale..di noi stessilo smarrimento dell uomo nel sensi,significato della vita,I disagi e le contraddizioni sociali e familiarie specialmente giovanili ,sono conseguenzr della mancanza dei veri valori..quelli umani,spirituali,non ciò che quantifichiamo sul denaro...l uomo ha smarrito se stesso, e con se vive un profondo vuopto esistenziale che lo tormenta,che lo affligge..forse dovremo fermarci piu' spesso e rimanere soli con se stessi,e interrogarsi in maniera cruda su ciò che non funziona nella nostra vita,periodicamente,specialmente i giovani,per conoscersi...e divenire maggiormente maturi e responsabili.Non è la sostanza,lacausa principale,non dimentichiamo che vi sono molteplici forme di dipendenza,chi va a donne,alle slot machine,al gioco,solo xhe la droga è oiu' appariscente, quindi se troviamo l itinerarario per essere in armonia e in pace ,sereni..non abbiamo bisogno di provare ulteriori incentivi,poiche' il benessere dobbiamo trovarlo con la rivalutazione dei valori e dei canoni di vita.
_Un ex
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aristoteles
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martedì 8 settembre 2015
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ce la faremo?????
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Comincio da quello che non mi e' piaciuto.
Certamente, per quanto belli e giovani,i protagonisti non sono impeccabili nella recitazione.
Lei e' stata chiaramente scelta per quel delizioso volto angelico che quando inizia a sfiorire diventa un pugno nello stomaco.
I dialoghi non sono mai troppo convincenti e complessivamente la sceneggiatura poteva essere sviluppata in modo migliore.
Quello che convince e' il senso di degrado,la tristezza per tanti giovani vite distrutte dalla maledetta droga.
Sopratutto in quegli anni,l'informazione sulle malattie e sugli effetti della "roba" non era come quella odierna,e in tanti,oltre che farne uso,ne facevano sopratutto abuso con effetti devastanti.
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Comincio da quello che non mi e' piaciuto.
Certamente, per quanto belli e giovani,i protagonisti non sono impeccabili nella recitazione.
Lei e' stata chiaramente scelta per quel delizioso volto angelico che quando inizia a sfiorire diventa un pugno nello stomaco.
I dialoghi non sono mai troppo convincenti e complessivamente la sceneggiatura poteva essere sviluppata in modo migliore.
Quello che convince e' il senso di degrado,la tristezza per tanti giovani vite distrutte dalla maledetta droga.
Sopratutto in quegli anni,l'informazione sulle malattie e sugli effetti della "roba" non era come quella odierna,e in tanti,oltre che farne uso,ne facevano sopratutto abuso con effetti devastanti.
In questo,il film e' di una denuncia impeccabile e disarmante.
"CE LA FAREMO" purtroppo lo dicono ancora oggi.
Speriamo che un giorno non lo dica piu' nessuno,anche se i venditori di morte sono sempre dietro l'angolo.
Il monito del film e'impetuoso:Non Cominciate,difficilmente si torna indietro.
Non fosse per alcune scene troppo dure andrebbe visionato a scuola.
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novelz00
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venerdì 12 settembre 2014
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la noia sotto forma di film
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Premetto che questa recensione sarà molto sintetica perchè non ho voglia di parlare di questo film. Ho odiato a morte questo film per quattro principali motivi: 1- la recitazione, le espressioni degli attori sembrano sempre uguali, a parte quando si drogano che sembrano disabili, 2- la noia, è più divertente fissare per due giorni una sedia, 3- la tendenza del film a idolatrare una ex tossicodipendente, anche se il film voleva lasciare un messaggio contrario quello che ha lasciato era questo, 4- le incongruenze "storiche", la musica che ascoltano e i tour delle star risalgono dopo degli avvenimenti del film, semplicemente mediocre.
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novelz00
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venerdì 12 settembre 2014
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quando la noia fa da padrone a un film
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forse una stella è un po esagerato come giudizio ma di certo non merita più di una stella e mezzo. Un film terribile a mio avviso per quattro principali motivi: primo ,la recitazione, va bene che non sono attori professionisti ma un minimo di espressione al viso gli si può anche dare, secondo ,la noia, questo film è dominato dalla noia, forse è più divertente fissare per 2 ore e 20 una tartaruga che dorme piuttosto che questo film, terzo, la tendenza del film ad idolatrare la figura di christiane f., non capisco cosa c'è da idolatrare nella figura di una ex tossicodipendente e nella sua banda di amici quasi tutti morti, il messaggio del film era diverso, ma il film tende quasi a giustificarla e perdonarla per aver abusato di droghe.
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forse una stella è un po esagerato come giudizio ma di certo non merita più di una stella e mezzo. Un film terribile a mio avviso per quattro principali motivi: primo ,la recitazione, va bene che non sono attori professionisti ma un minimo di espressione al viso gli si può anche dare, secondo ,la noia, questo film è dominato dalla noia, forse è più divertente fissare per 2 ore e 20 una tartaruga che dorme piuttosto che questo film, terzo, la tendenza del film ad idolatrare la figura di christiane f., non capisco cosa c'è da idolatrare nella figura di una ex tossicodipendente e nella sua banda di amici quasi tutti morti, il messaggio del film era diverso, ma il film tende quasi a giustificarla e perdonarla per aver abusato di droghe... pazzesco !!!! Quarto, le incredibili incongruenze cronologiche del film !!!! La maggior parte della musica e dei CD e della musica che ascoltano compresi i tour delle star sono futuri ai fatti raccontati nel film. Qui finisco la mia recensione perchè non ho neanche più voglia di discutere su un film talmente assurdo.
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evildevin87
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venerdì 7 marzo 2014
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scioccante
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Come deve essere d'altronde. Tratto dall'omonimo romanzo/intervista del 1978, Uli Edel ci propone una triste realtà dell'epoca ambientata in una lugubre Berlino: una gioventù allo scatafascio, in balìa della droga e del degrado. Gioventù di cui la protagonista Christiane è diventata simbolo. Per ovvie ragioni il film è molto incompleto rispetto al libro (e se vogliamo anche meno crudo, il che è tutto dire), ma rende estremamente bene l'atmosfera e la gravità del problema esposto, e lo espone in maniera distaccata e imparziale quasi a voler lasciare alla coscienza dello spettatore giudicare la questione. Le scene sono molto crude e alcune inducono all'ancoscia e persino al disgusto.
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Come deve essere d'altronde. Tratto dall'omonimo romanzo/intervista del 1978, Uli Edel ci propone una triste realtà dell'epoca ambientata in una lugubre Berlino: una gioventù allo scatafascio, in balìa della droga e del degrado. Gioventù di cui la protagonista Christiane è diventata simbolo. Per ovvie ragioni il film è molto incompleto rispetto al libro (e se vogliamo anche meno crudo, il che è tutto dire), ma rende estremamente bene l'atmosfera e la gravità del problema esposto, e lo espone in maniera distaccata e imparziale quasi a voler lasciare alla coscienza dello spettatore giudicare la questione. Le scene sono molto crude e alcune inducono all'ancoscia e persino al disgusto.
Certo, l'unica che recita in maniera sufficiente è Natja Brunckhorst nei panni di Christiane, per il resto si tratta quasi totalmente di attori presi dalla strada. Buona comunque la partecipazione di David Bowie, che ha sicuramente contribuito a rendere più in vista la pellicola. Anche le musiche sono sue, e tra queste voglio citare un attimo "Sense of Doubt" nella scena in cui Christiane vaga nella metro in mezzo a tanti ragazzi tossicodipendenti, che contribuisce anche da sola a mettere uno strascico e un'angoscia inenarrabili.
Il film svolge egregiamente il suo dovere e si lascia decisamente ricordare. Consiglio anche la lettura del libro che, se vogliamo, rende anche meglio il tutto ed è ancora più crudo e colmo di degrado.
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williamdionisi
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martedì 1 ottobre 2013
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il film che tutti gli adolescenti devono vedere...
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Un film che TUTTI gli adolescenti dovrebbero vedere: ecco cos'è veramente la droga e dove si finisce con essa !!!
Questo film è tratto da una tragica storia vera, quella di Christiane Felscherionw, scrittrice e musicista tedesca tutt'ora vivente, che in passato aveva vissuto in un mondo inimmaginabile.
Un'infanzia difficile, genitori assenti, brutte compagnie, si inizia con una sigaretta e si dice che non si proverà mai la droga...poi si dice la provo una volta e basta, "tanto io riesco a controllarmi"....poi la si vuole di nuovo e di nuovo e di nuovo....ma lei costa e cosa si è disposti a fare per averla ? Tutto, fino ad arrivare a.
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Un film che TUTTI gli adolescenti dovrebbero vedere: ecco cos'è veramente la droga e dove si finisce con essa !!!
Questo film è tratto da una tragica storia vera, quella di Christiane Felscherionw, scrittrice e musicista tedesca tutt'ora vivente, che in passato aveva vissuto in un mondo inimmaginabile.
Un'infanzia difficile, genitori assenti, brutte compagnie, si inizia con una sigaretta e si dice che non si proverà mai la droga...poi si dice la provo una volta e basta, "tanto io riesco a controllarmi"....poi la si vuole di nuovo e di nuovo e di nuovo....ma lei costa e cosa si è disposti a fare per averla ? Tutto, fino ad arrivare a......
Il regista Uli Edel ha raggiunto pienamente l'obiettivo prefissato di girare un film "d'insegnamento e di documentazioni", rispettando la realtà e ricostruendola (Berlino 1970-80).
La qualità del video e del sonoro è pessima, volutamente: le scene crude assumono ancor più significato e ci impressionano tanto da farci quasi rigurgitare...
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