Melbourne

Film 2014 | Drammatico, +13 93 min.

Anno2014
GenereDrammatico,
ProduzioneIran
Durata93 minuti
Regia diNima Javidi
AttoriPayman Maadi, Negar Javaherian, Mani Haghighi, Shirin Yazdanbakhsh, Elham Korda Roshanak Gerami, Alireza Ostadi.
Uscitagiovedì 27 novembre 2014
TagDa vedere 2014
DistribuzioneMicrocinema
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,30 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Nima Javidi. Un film Da vedere 2014 con Payman Maadi, Negar Javaherian, Mani Haghighi, Shirin Yazdanbakhsh, Elham Korda. Cast completo Genere Drammatico, - Iran, 2014, durata 93 minuti. Uscita cinema giovedì 27 novembre 2014 distribuito da Microcinema. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,30 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento domenica 15 marzo 2015

Un film drammatico e teso come un thriller, in cui la menzogna e il senso di colpa rischiano di segnare il destino di due esseri in procinto di cambiare radicalmente la loro vita.

Consigliato sì!
3,30/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 4,40
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO SÌ
Un'opera prima ben congegnata che affronta la forza violenta dell'imprevedibilità.
Recensione di Marianna Cappi
giovedì 28 agosto 2014
Recensione di Marianna Cappi
giovedì 28 agosto 2014

Amir e Sara sono una giovane coppia in procinto di lasciare l'Iran per la lontana Australia, per ragioni di studio. Il film entra in casa loro mentre inscatolano le ultime cose e si danno appuntamento con i parenti più stretti per i saluti all'aeroporto. È tutto pronto, il futuro è alle porte. Occorre solo che un vicino di casa passi a riprendere la sua bambina di pochi mesi, che la babysitter ha lasciato in custodia a Sara. Ma qualcosa non va: la bambina, che credevano addormentata, non dà segni di vita.
C'è la forza violenta dell'imprevedibilità alla base di questo racconto, piccolo nei mezzi ma non nelle ambizioni. Quella forza che viene a smantellare i piani degli esseri umani, a metterli alla prova per riscrivere loro la strada o per testare i limiti di quella stessa umanità.
Come già in Una Separazione di Ashgar Farhadi, con il quale questo film instaura un colloquio così stretto che dal film di Farhadi si direbbe direttamente ispirato (ben al di là della presenza dello stesso attore), la generazione dei trenta-quarantenni iraniani di oggi viene inquadrata di fronte a una scelta morale da fare, a una responsabilità da assumere o da rifiutare. Ma ci sono cose che fanno la differenza e che permettono di distinguere anche epidermicamente il prototipo di rilievo dall'epigono accattivante ma più gonfio che pieno.
L'opera prima di Nima Javidi, estremamente ben architettata negli snodi narrativi e nella tempistica dell'andirivieni teatrale delle figure coinvolte, manca di quel terzo sguardo che nel film di Farhadi era incarnato dalla figlia della coppia, ed è una mancanza significativa, che deruba l'opera di un'intera dimensione, quella più ampia e politica, quella che si apre sul cambiamento. Qui il dramma, nonostante l'altrove evocato nel titolo, resta cementato nella dinamica di coppia e nell'esercizio cinematografico in stile kammerspiel.
La bravura degli attori protagonisti, la modalità con la quale è tratteggiata la loro relazione, con lo stretto indispensabile, e la tensione del prologo fanno vibrare qualche corda, ma il sentimento è il grande escluso di questo film, che bada alla dinamica narrativa prima che a tutto il resto (ma come farsi andar bene, allora, tutte quelle piccole forzature?) I due possono solo immaginare le conseguenze dell'accaduto, ma è un sentire per procura, che fa il gioco del giallo e poco più. Sfuma così anche una possibile dimensione più intima del film. Resta la certezza delle capacità di Javidi e la speranza che il suo cinema futuro saprà aggiungere cuore e sostanza alla tecnica e all'idea.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 22 marzo 2015
Filippo Catani

Iran. Una giovane coppia è in procinto di partire per Melbourne. Tutto però viene messo in discussione quando i due si accorgono che la bambina affidatagli da una babysitter è morta nel loro letto. Il cinema iraniano appare più vivo che mai e non solo per la recente affermazione di Taxi ma anche per i bellissimi Una separazione e Il Passato.

lunedì 6 aprile 2015
stefano capasso

Amir e Sara stanno preparando i bagagli. Sono una giovane coppia Iraniana in procinto di trasferirsi per qualche anno a Melbourne. La baby sitter del vicino di casa per un imprevisto deve uscire, e chiede loro se possono tenere per qualche ora la piccola di pochi mesi. Poco più tardi la coppia scopre che la bambina è morta e comincia per loro un dramma dal quale sembra non esserci via [...] Vai alla recensione »

venerdì 5 dicembre 2014
Flyanto

 Film in cui si narra di una coppia di giovani sposi iraniani i quali, per motivi di studio, decidono di trasferirsi per tre anni nella città di Melbourne in Australia. Nel corso dell'ultima loro giornata in cui si preparano a lasciare definitivamente la propria casa ed a preparare gli ultimi bagagli, la bimba neonata di un vicino di casa che viene loro affidata per poche ore, viene [...] Vai alla recensione »

mercoledì 18 marzo 2015
rampante

Una giovane coppia, Amir e Sara, in partenza per un viaggio studio a Melbourne in Australia viene involontariamente coinvolta in un imprevedibile quanto tragico evento che rimette esistenza e coscienza in discussione. Improvvisamente un dramma imprevisto nel loro appartamento che diventa una prigione e al tempo stesso l'unico rifugio possibile.

giovedì 12 ottobre 2017
astromelia

ho trovato questo film discutibile all'eccesso,la sceneggiatura fa acqua,il fatto tragico meritava ben altro approfondimento e il finale è scandaloso,tra l'altro mi fa pensare ad un seguito (?) perchè una vicenda che finisce in quel modo non merita neanche attenzione dal pubblico,non avrei voluto vederlo,irritante....e si parla di un neonato....mah

venerdì 28 novembre 2014
goldy

Vado al cinema da 60 anni ma non mi ricordo di aver mai visto un film capace di innescare un'angoscia così intollerabile. Un'a tensione vera devastante  in una dimensione  di assoluta credibilità per una concatenazione di eventi che potrebbe  che potrebbe accadare a ciascuno di noi. E non c'è  redenzione finale!!

sabato 6 dicembre 2014
brian77

mah, non capisco che tensione ci sia nel vedere persone che restano lì impalate per tutto il film e fanno le cose più assurde e irrazionali. Lo trovo un film completamente fasullo, oltre che con un ritmo lentissimo. Non c'è nessuna capacità di scandire le paure e le angosce dei protagonisti, solo un'idea di partenza che non viene mai sviluppata in modo efficace né [...] Vai alla recensione »

lunedì 1 dicembre 2014
fragola

Film angosciante con un finale irrazionale.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Hitchcock si è reincarnato in un iraniano? Improbabile, ma nel caso abbiamo un nome: Nima Javidi, regista e sceneggiatore che ha conquistato pubblico e critica con l'opera prima Melbourne, apertura dell'ultima Settimana della Critica a Venezia. Le atmosfere non vi risulteranno sconosciute: siamo dalle parti di Asghar Farhadi, l'autore di About Elly e dell'ultrapremiato Una separazione, da cui viene [...] Vai alla recensione »

Roberto Nepoti
La Repubblica

Dopo i film di Ashgar Farhadi (Oscar per Una separazione). il cinema iraniano continua l'indagine generazionale sulla borghesia del Paese. Lo fa raccontando una vicenda racchiusa tra le pareti di un appartamento di Teheran ma capace di aprirsi a interrogativi universali. Melbourne è la destinazione di una giovane coppia che conta di perfezionarvi gli studi Mentre assaporano la partenza, l'imprevisto [...] Vai alla recensione »

Silvana Silvestri
Il Manifesto

Inquadrato tra l'arrivo e la partenza i un taxi, Melbourne di Nima Javidi è il primo film d'esordio presentato dalla Settimana della Critica. Le generazioni di cinema iraniano si susseguono, con la caratteristica di un livello sempre alto di realizzazione e questo non fa eccezione, anzi ci porta una visione nuova della realtà iraniana soprattutto perché il racconto si fa geometrico, astratto.

Francesco Alò
Il Messaggero

Giovane coppia di ingegneri lascia appartamento di Teheran per un lungo viaggio di studio a Melbourne (« Tre o quattro anni» dice lui; «Solo tre» ribatte lei). L'Iran si abbandona in allegria mentre amici già senza barba (un segno di rottura con il look maschile) li aspettano garruli in Oceania collegati via skype. Ma all'impmvviso il dramma: la bambina affidata loro per qualche ora dalla baby-sitter [...] Vai alla recensione »

Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Una giovane coppia di Teheran in partenza per l'Australia viene sorpresa da un imprevisto che rimette esistenza e coscienza in discussione. In apertura, della Settimana della Critica, un'opera prima da applausi, che offre il raro miracolo di raccontare e sintetizzare il mondo in un appartamento. Un Kammerspiel teso e potente, con echi da Asghar Farhadi e finale senza buonismi: che volete di più? Da [...] Vai alla recensione »

NEWS
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lunedì 27 ottobre 2014
Paolo Bertolin

La selezione di ogni festival, e in particolare la vetrina centrale di un concorso internazionale, si presenta spesso come un viaggio attraverso culture, lingue e continenti diversi. Non v'è dubbio che anche al Festival Internazionale di Tokyo, il pubblico [...]

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