Kinatay

Film 2009 | Drammatico 105 min.

Regia di Brillante Mendoza. Un film con Mercedes Cabral, Maria Isabel Lopez, Coco Martin, Lauren Novero, John Regala. Genere Drammatico - Filippine, 2009, durata 105 minuti. - MYmonetro 2,00 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 12 maggio 2009

Il giovane Peping, sposato con un figlio, si accompagna ad una gang di Manila per soldi e si ritrova testimone di un orrendo massacro ai danni di una donna. Il film è stato premiato al Festival di Cannes,

Consigliato no!
2,00/5
MYMOVIES 1,00
CRITICA
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO NÌ
Quando l'autenticità del soggetto viene incrinata dall'esibizionismo del regista.
Recensione di Marianna Cappi
martedì 19 maggio 2009
Recensione di Marianna Cappi
martedì 19 maggio 2009

Peping è un giovane studente di criminologia, con un bimbo piccolo e una ragazza che ha deciso di fare sua sposa. Per guadagnare un po' di soldi, decide di seguire il vecchio compagno di classe Abyong in una "missione speciale" particolarmente remunerativa, al servizio di una gang di malavitosi di Manila. Quello che si svolge nel tempo di una notte è il massacro -Kinatay, appunto- di una giovane prostituta, rea di aver contratto ripetuti debiti con un boss senza pietà.
Il filippino Brillante Mendoza principia il suo film letteralmente nel mezzo della via, nel caos del traffico della città, su e giù dai mezzi di trasporto, seguendo questo e quello prima di approdare sull'innocente Peping e farne un complice dell'orrore.
Non c'è inquadratura, nella prima parte del film, che non contenga almeno dieci esseri umani. Tutto cambia, in maniera fin troppo programmatica e manichea, quando cala la notte, la scena si svuota e la luce del sole lascia posto a un buio quasi pesto, che confonde le cose e lo spirito. L'orrore arriva oltre tempo massimo, sostituendo il proprio sonoro cinematograficamente codificato ai rumori diurni, raccolti come se si trattasse di un documentario. Per non farsi mancare nulla, nella ricerca del maggior contrasto, Mendoza filma il giorno in pellicola e la notte in digitale, evitando di ricorrere all'illuminazione extra-diegetica e facendosi piuttosto bastare i fari delle macchine, nelle scene girate nel pulmino, e le luci presenti nella casa, per la lunga sequenza del massacro.
L'intento, autoevidente, è quello di utilizzare l'autenticità in sede di ripresa perché il narrato stesso appaia il più veritiero possibile, ma l'equivalenza non è scontata e qui, di fatto, non si realizza. Incrinata dall'esibizionismo del regista, dal suo gusto per l'osceno, dal piacere sottile che si arroga di costringere lo spettatore a una visione faticosa per tempi e modi, senza che ci sia scambio, senza che lui ci offra un motivo per farlo e per divenire suoi complici.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 22 febbraio 2014
Dandy

Ottimo esempio di cinema "alternativo",ossia fatto da chi ha un'idea del cinema che non ha niente a che spartire con la nostra,e non risente(almeno per ora)dell'influenza cinematografica occidentale.Il resoconto quasi insostenibile di un massacro(come dice il titolo)perpetrato nell'arco di una notte intera.Prima il registra riprende scene di vita qualunque nella provincia di manila,per [...] Vai alla recensione »

mercoledì 18 maggio 2022
stefano fenara

Non condivido una parola!!!

martedì 1 febbraio 2011
franto70

Un film lento e tutto praticamente al buio

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RECENSIONI DELLA CRITICA
Jacques Mandelbaum
Le Monde

Voici quelques années déjà que les jeunes réalisateurs d'Asie du Sud-Est font parler d'eux dans les festivals de cinéma. Si l'on s'en tient au baromètre cannois, qui n'est pas le moins fiable, deux cinéastes ont plus particulièrement connu une ascension fulgurante, en intégrant à plusieurs reprises le cercle des compétiteurs officiels : le Thaïlandais Apichatpong Weerasethakul et le Philippin Brillante [...] Vai alla recensione »

NEWS
NEWS
domenica 24 maggio 2009
Giancarlo Zappoli

La palma d'oro a Il nastro bianco. Il Premio eccezionale della giuria ad Alain Resnais Verdetto molto articolato quello della Giuria del 62° Festival di Cannes e solo parzialmente condivisibile. Non si può esser che d'accordo sulla Palma d'Oro andata [...]

winner
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Festival di Cannes
2009
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