Colpo rovente

Un peccato che il talento registico (c'é e si vede) del buon Zuffi imploda in una storia pasticciata,dove l'interesse é piuttosto da ascriversi al mood psichedelico ed alla presenza di superbi attori. La Miranda,in particolare,crea un cameo godibilissimo. Reardon é il paradigma dell'attore americano belloccio ed inespressivo. Montaggio effettuato con la mannaia.

Bel colpo per un primo film. Scenografo, pittore, esperto del melodramma, il romagnolo Piero Zuffi, dopo aver collaborato a qualche film, ha sentito il solletico. Aveva a disposizione un buon soggetto, elaborato, probabilmente, durante le visite in USA: nella quale nazione, come sappiamo, dilaga la moda, presso grandi e piccini, dell' "erba", delle varie droghe che procurano paradisi artificiali. Vai alla recensione »

Assolutamente indispensabile vedere il film dall'inizio. Solo nella ultimissima scena, infatti, si mostra l'autore del colpo in questione, dopo che per quasi due ore Piero Zuffi, valentissimo scenografo passato con questa pellicola alla regìa, ci ha guidati in una movimentata cavalcata attraverso tutti i meno ortodossi ambienti della società statunitense.