Les chansons d'amour

Film 2007 | Musicale 95 min.

Regia di Christophe Honoré. Un film con Louis Garrel, Ludivine Sagnier, Clotilde Hesme, Chiara Mastroianni, Brigitte Roüan. Cast completo Genere Musicale - Francia, 2007, durata 95 minuti. - MYmonetro 2,61 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 10 maggio 2010

Julie ama Ismael e per lui e' disposta anche anche a un rapporto a 3. Ma quando la ragazza morira' che ne sara' di lui? Al Box Office Usa Les chansons d'amour ha incassato nelle prime 10 settimane di programmazione 82,9 mila dollari e 20,5 mila dollari nel primo weekend.

Consigliato nì!
2,61/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA 2,25
PUBBLICO 3,58
CONSIGLIATO NÌ
Un'opera cantata pretenziosa e molto parigina.
Recensione di Giancarlo Zappoli
venerdì 18 maggio 2007
Recensione di Giancarlo Zappoli
venerdì 18 maggio 2007

Ismael è un giovane parigino amato da Julie la quale è disposta a condividerlo (anche in rapporti sessuali a 3) con l'amica Alice. Ismael sta troppo bene in questa condizione per decidersi a fare le scelte che Julie vorrebbe (coppia, figli...). Un giorno la ragazza muore all'improvviso e Ismael, che è benvoluto dalla famiglia di lei, comincia a perderne l'appoggio perché sembra elaborare molto rapidamente il lutto. Non sarà così e diverranno necessarie scelte ancora più radicali.
Christophe Honoré ha messo insieme un cast interessante per questo suo 'musical' atipico. Avete letto bene: musical. Perché nel corso del film i personaggi cantano ben 13 canzoni. Se partiamo dalla considerazione che Carla Bruni canta (e anche vende cd) non c'è alcun motivo di scandalizzarsi per le flebili voci degli improvvisati (tranne Chiara Mastroianni) cantanti. Resta però il problema che questo tipo di omaggi alla canzonetta sono stati già fatti (ricordate Parole, parole, parole di Alain Resnais?) e con testi ben più efficaci di quelli che Alex Beaupain ha messo a disposizione del regista.
Non dimentichiamo poi l'inarrivato modello costituito da Les parapluies de Cherbourg. Ecco allora che ci troviamo di fronte a un'opera pretenziosa a partire dal suo protagonista Louis Garrel che, troppo consapevole del suo aspetto da bel tenebroso, se lo porta in giro per le scene e nelle strade del 10* arrondissement (in cui si è girato senza bloccare il traffico e il passaggio delle persone) con grande supponenza paraintellettuale. La morte prematura del personaggio interpretato dalla Sagnier priva il film del suo controcanto quotidiano e misuratamente sentimentale. Nella seconda e terza parte il film prende a girare a vuoto alla ricerca della relazione 'scandalosa' (non si sa bene per chi). Un film quindi molto francese, anzi molto parigino, anzi molto 10* arrondisment per poter avere il giusto respiro internazionale. Ne fanno le spese gli attori che all'improvviso cantano testi come questo "Ma quando si ha il coraggio di amare/ per la bellezza del gesto/questo verme nella mela/ ci scivola tra i denti/ci profuma il cuore/e il cervello e ci lascia/ dentro il suo profumo." Difficili da reggere anche in una lingua musicale come quella francese.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 9 novembre 2012
aparisi

Riguardo alla recensione di Giancarlo Zappoli: certo il film non è eccezionale e il plot farraginoso, ma, tra i tanti difetti, il suo punto di forza è proprio l'essere così parigino, anzi così 10ème arrondissement. I testi non sono male. Io l'ho visto in francese, non so che razza di sottotitoli abbiano messo in italia, ma il verso citato non fa affatto [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Giona A. Nazzaro
Rumore

Honoré è un talento strettamente parigino. Il suo esordio, tratto da Bataille, è da dimenticare mentre Dans Paris, proprio sul finire, quando veniva evocato il fantasma di Jacques Demy, spiccava il volo. Volo di cui Honoré deve essersi ricordato per questo suo Chansons d'amour, il migliore dei suoi lavori sinora, che a Demy deve ogni suo respiro. Una ronde ophülsiana, nelle intenzioni, che a tratti [...] Vai alla recensione »

Kevin Thomas
The Los Angeles Times

For the beguiling and bittersweet "Love Songs," French writer-director Christophe Honoré has imaginatively strung together the plaintive music and lyrics of 13 Alex Beaupain tunes, some of them already extant, others written specifically for the film. So well integrated are the songs, which enrich the story and its characters immeasurably, that dialogue flows into them with an easy naturalness.

A. O. Scott
The New York Times

The Paris of Christophe Honoré’s “Love Songs” (“Les Chansons d’Amour”) belongs unmistakably to the present. Its residents talk on cellphones and drop the name of Nicolas Sarkozy (still an aspirant to the Élysée Palace rather than an occupant when the movie was being shot). But they also dwell, just as noticeably, in the Paris of classic French movies — in a vague, bracing atmosphere of good old Nouvelle [...] Vai alla recensione »

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