Anno | 2003 |
Genere | Thriller |
Produzione | Spagna, Francia |
Durata | 106 minuti |
Regia di | María Ripoll |
Attori | Leonardo Sbaraglia, Najwa Nimri, Tchéky Karyo, José Garcia, Emma Vilarasau Fele Martínez, Héctor Alterio, Juan Carlos Vellido, Rodrigo García (II), Jorge Bosch. |
Uscita | venerdì 11 agosto 2006 |
MYmonetro | 2,42 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 6 dicembre 2017
Thriller coprodotto da Francia e Spagna: Madrid è la base di una pericolosa società segreta.
CONSIGLIATO NÌ
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Sin da piccolo Adrián ha il dono di vedere le cose prima che accadano. Con l'aiuto di Utopía, una società segreta di cui fanno parte anche altre persone con le sue stesse doti extrasensoriali, inizia a comprendere quelle strane visioni, ma ben presto si rende conto di non essere capace di prevenire i mali che lo perseguitano come sogni lucidi. L'uccisione accidentale della moglie e del figlio del poliziotto Hervé lo portano ad allontanarsi da Utopía, ma sei anni più tardi viene scovato dalla società che lo spinge, suo malgrado, ad accettare un ultimo incarico. La ragazza che deve trovare e aiutare è Ángela, che ha abbandonato la famiglia benestante per sostenere la causa di un gruppo terroristico sudamericano in segno di riconoscimento per essere stata salvata durante un attentato; anche Hervé è sulle tracce della giovane, e presto le strade dei due uomini si incroceranno nuovamente.
La regista di Tortilla Soup, nel tentativo di introdursi in un territorio sconosciuto - il thriller paranormale - si circonda di autorevoli personaggi del cinema: il maestro della fotografia David Carretero e l'egregio Tcheky Karyo (Hervé), oltre all'argentino Leonardo Sbaraglia (Adrián) e a Najwa Nimri (Ángela) che offrono un'ottima interpretazione. Ma l'errore di María Ripoll, forse dovuto all'ingenuità, è di voler raccontare un mondo complesso e dare infinite risposte con il risultato di non darne alcune, facendo scorrere i titoli di coda su un finale sin troppo semplicistico. Sebbene la regia sia coinvolgente, i continui flashback e le visioni di Adrián fanno perdere il filo narrativo e rendono la trama sconclusionata, a tratti addirittura banale. Una pellicola che non riuscirà a conquistare un pubblico abituato a film come The Eye o Minority Report.